Qualche giorno fa, alle dirette monotematiche che sto organizzando quotidianamente su Instagram e Facebook è intervenuto, con mio sommo piacere, il dottor Giovanni Salti, specialista in Medicina e Chirurgia Plastica ed Estetica, uno dei massimi esperti a livello internazionale in tecniche iniettive.
Si tratta di un nome che chi mi segue conosce benissimo. Ho infatti dedicato parecchi articoli alle tecniche da lui utilizzate, alcune delle quali testate direttamente su me stessa, basandomi su articoli e relazioni presentate da lui ad alcuni congressi ai quali anche io ho partecipato ( Il ringiovanimento del viso con filler a base di acido ialuronico. Nuove logiche iniettive (prima parte) Il ringiovanimento del viso con filler a base di acido ialuronico e botox. Nuove logiche iniettive (seconda parte) La ridefinizione del contorno mandibolare con i fillers a base di acido ialuronico: l’esperienza di mia sorella Francesca Ringiovanire lo sguardo con i filler: il riempimento della palpebra superiore ).
Nella chiacchierata, che potete seguire nel video sotto pubblicato, abbiamo deciso di parlare degli inestetismi che riguardano l’area perioculare per cercare capire quali tecniche non chirurgiche e prodotti possono essere utilizzati per cercare di migliorare questa zona così delicata che spesso è caratterizzata da vari problematiche anche concomitanti.
Quali sono gli inestetismi più frequenti che possono presentarsi nell’area perioculare
Le problematiche che riguardano questa zona sono molteplici e differenti per razza, sesso ed età . Si tratta infatti di una zona molto piccola in cui possono coesistere:
- rughe,
- borse,
- occhiaie,
- abbassamento del sopracciglio,
- invecchiamento della pelle,
- occhio incavato.
Diciamo che le richieste più frequenti riguardano il miglioramento:
- delle borse,
- delle occhiaie,
- della rugosità e/o lassità cutanea.
Ma è importante sottolineare che quasi mai una sola procedura è sufficiente per risolvere il problema, neppure la chirurgia.
Cosa fare in caso di occhiaia?
Vista la delicatezza della zona , rischiosa dal punto di vista anatomico e spesso soggetta ad effetti collaterali ( ipercorrezione, edemi cronici persistenti e protratti), si può procedere in due modi:
- laddove sia possibile, è preferibile cercare di migliorare la zona dell’occhiaia lavorandovi, non direttamente, ma agendo nella zona circostante (tempia, zigomi e zona malare),
- nel caso non sia possibile, si può utilizzare un filler molto leggero e dedicato da infiltrare al di sotto del muscolo, per evitare effetto collaterali,
- lipofilling, molto fluido (nanofat o microfat) per evitare accumuli, che riesce anche a migliorare la texture cutanea e il colorito della pelle.
In questa zona, ricordo che si DEVE utilizzare SEMPE E SOLO cannula .
Cosa fare in caso di rugosità o la lassità della pelle della palpebra inferiore ?
Per le rughe del canto esterno dell’occhio viene utilizzata la tossina botulinica.
Per migliorare la qualità della pelle nella zona della palpebra inferiore non utilizzo fillers, ma preferisco, per aumentare lo spessore della pelle, agire con:
- rivitalizzanti o skinbooster,
- peeling (Il PEELING ANTIETA’: 3 STEP STIMULATION PEEL DI OBAGI, PRX-T33: il peeling che sostituisce le punturine Il peeling domiciliare: il DMAE mandelato),
- laser CO2 (frazionato e non),
- PRP
- botox intradermico a volte mixato con un rivitalizzante, ma solo in pazienti giovani o che hanno una buona elasticità cutanea. Considerimao che in quella zona le unità di tossina che possiamo utilizzare sono pochissime (1/2 al max).
Cosa fare nel caso di edema persistente dovuto a fillers precedenti?
La prima cosa da fare è utilizzare la ialuronidasi che spesso viene effettuata anche nel caso in cui vi sia un edema non direttamente legato a fillers precedenti, visto il suo potere drenante.
Cosa fare nel caso di borsa palpebrale?
La scelta dipende dalla situazione. Nel caso si tratti di borse:
- completamente erniate non esiste altro rimedio che la chirurgia,
- parzialmente erniate si può eseguire un camouflage della borsa andando ad iniettare un filler nell’area malare.
Esistono anche tecniche non chirurgiche che vengono eseguite iniettando fibre laser nella borsa, ma non esiste una sufficiente letteratura a supporto.
Non utilizzo neppure i lipolitici in quella zona perchè iniettare con un ago la borsa, può comportare:
- edema importante e lungo da smaltire (8/10giorni). Consideriamo inoltre che prima di ottenere un risultato, il trattamento deve essere ripetuto più volte e che quindi la paziente si troverebbe con un gonfiore da dover gestire a lungo nel tempo,
- rischio di sanguinamento, che se non controllato, potrebbe estendersi nella zona dell’orbita e comprimere il bulbo oculare.
Cosa fare per migliorare l’effetto Tyndall?
Anche in questo caso, consiglio di utilizzare la ialuronidasi.
Cosa fare per migliorare la qualità della pelle della palpebra superiore?
Non ci sono molte soluzioni, ma soprattutto si tratta di una zona in cui gli eventuali inestetismi possono essere facilmente mascherati con il trucco. Eventualmente si può utilizzare un biorivitalizzante, se proprio se ne sente la necessità.
Cosa fare per migliorare i cosiddetti Dark circles?
Nel caso del cosiddetto “occhio nero” c’è veramente poco da fare. Anche i depigmentanti servono a poco.
Cosa si puo fare per l’occhio incavato?
Se l’occhio è infossato per:
- retrusione del bulbo oculare dovuto ad alcune patologie, si può risolvere con chirurgie molto complesse effettuate da oculoplastici esperti ,
- perdita di tessuto adiposo è possibile dare un pò di volume alla cornice orbitaria lavorando con i filler nella zona del sopracciglio, della tempia e della cornice orbitaria inferiore (vedi art: Il rimodellamento della fronte, delle tempie e del sopracciglio con filler a base di acido ialuronico Il rimodellamento della fronte, delle tempie e del sopracciglio con filler a base di acido ialuronico ).
Come si può innalzare il sopracciglio che tende ad abbassarsi?
Si può lavorare combinando tossina botulinica e fillers. (vedi art.Il ringiovanimento del viso con filler a base di acido ialuronico. Nuove logiche iniettive (prima parte) Il rimodellamento della fronte, delle tempie e del sopracciglio con filler a base di acido ialuronico)
Alla fine delle vostre domande ho rivolto un quesito al dott. Salti su una questione relativa alla migrazione dei fillers che, se pur esulava in parte dall’argomento, mi stava particolarmente a cuore. Si tratta di un tema su cui si dibatte spesso, oggetto di discussioni interminabili anche sui vari gruppi Facebook di medicina estetica, su cui ,anche gli esperti del settore che intervengono, non sembrano concordare.
I fillers possono migrare?
Dipende molto dal tipo di filler utilizzato e dalle quantità iniettate, ma per avere una regola universale diciamo che i fillers:
- non migrano se vengono impiantati tra la fascia muscolare e le ossa,
- possono migrare se iniettati tra la fascia muscolare e la pelle (vengono iniettati in questo piano quando si vogliono ad esempio riempire le rughe). Questo perchè il tessuto adiposo è soggetto a gravità e si muove con la mimica facciale. Quindi effettivamente il filler iniettato in questo piano e soprattutto se utilizzato in grandi quantità potrebbe essere spostarsi.
E al prossimo incontro con il dott. Salti abbiamo deciso di parlare di ridefinizione di contorno mandibolare. Stay tuned!
Forza ragazze
CE LA FAREMO!