L’armonizzazione del volto: il trattamento della regione malare e mandibolare con i fillers. La mia esperienza

Indice

Nella vita, per fortuna si incontrano persone straordinarie. Umanamente straordinarie.

Incrociano il tuo cammino e ringrazi il cielo.

Perché rifletti e ti ricredi su tutto quello che avevi pensato fino ad un momento precedente. E finalmente scopri che l’umanità non è così crudele arida e avida come potevi avere pensato fino ad un istante prima, ma è in grado di trasmette emozioni e sensazioni che mai ti saresti aspettato. E questo ti fa dire che la vita è bella e vale la pena di essere vissuta. Nonostante tutto. E che niente succede per caso.

Con il mio blog entro in contatto con tante persone.  E quotidianamente conosco tanta varia umanità, prevalentemente fatta di donne  che mi fanno sentire costantemente  la loro stima, il loro affetto profondo e  che sento vicine se pur fisicamente lontane. Mi spronano continuamente ad andare avanti e mi fanno capire che mi vogliono bene. Anzi me lo dicono proprio e io capisco che non è tanto per dire. Lo sento che sono sincere

E mi riferisco sia a voi, le mie follower che mi piace più definire le mie bellezze/amiche (la parola follower alla fine identifica un numero e per me voi non siete numeri), sia ai tanti medici che, se pur conosciuti da poco, sento più vicini di persone con cui ho condiviso lunghi tratti del mio cammino.

Ebbene una di queste è la dottoressa Michela Zazzaron.

La conobbi  al primo congresso Agorà al quale partecipai. La fermai per chiederle di cosa avrebbe parlato e se potevamo fare una story insieme  (è salvata sul mio profilo Instagram) per raccontarlo a chi allora mi seguiva.

Gliel’ho ricordato proprio l’altro giorno e le ho detto “ Dì la verità. Quella volta quando ti fermai al volo, mi prendesti per una stalker. Avrai pensato che ero una scappata di casa”

E lei “Ma va là (la dottoressa è veneta). Guarda che ti conoscevo già. La dottoressa Enrica Zorzan  (altra dottoressa che annovero tra queste perle rare) già ti conosceva e ti seguiva e mi parlava sempre di te”

Insomma da allora sono successe tante cose belle e tante altre molto brutte. Ma lei per me c’è sempre stata. E non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano.

La dottoressa Zazzaron mi piace perché oltre ad essere una professionista eccellente ed ad essere un’eccellente Injector riconosciuta a livello internazionale, è una donna di rara sensibilità. Svolge il proprio lavoro con amore e dedizione e per lei essere medico non è una professione, ma una missione. La soddisfazione  e l’aspetto psicologico delle pazienti è fondamentale ed è centrale nel suo lavoro.

La dottoressa Zazzaron è medico estetico e tricologo. Mi ha raccontato: “Spesso le problematiche dei capelli e della pelle si intersecano e ti obbligano ad osservare il paziente sotto tanti aspetti non ultimo quello psicologico. Ecco perché mi sono appassionata a questa materia.  Nella tricologia non puoi fermarti alla superficie”.

Con lei come sapete da circa un anno conduciamo sui social, una rubrica quindicinale, “La medicina estetica in pillole”, in cui ogni volta trattiamo un argomento differente.

Ultimamente sono stata un paio di volte a trovarla nel suo studio.

L’ultima qualche settimana fa. C’eravamo viste a Milano, un giorno, dopo una sua masterclass in Agorà ed eravamo andate a pranzo insieme. Mentre stavamo parlando ad un certo punto guardandomi mi aveva detto: “Senti ti devo simmetrizzare un pochino la zona malare e ricreare l’angolo mandibolare con una tecnica da me messa a punto”.

Le avevo risposto: “Nessuno mi ha mai voluto toccare la mandibola. Non rischio di diventare un mascellone tipo Big Jim?”

Lei ridendo mi aveva guardato e mi aveva detto: “E’ corretto quello che ti hanno detto gli altri colleghi.  Ma non conoscono la mia tecnica . Fidati.”

E come non fidarsi?

Qualche settima dopo ero nel suo studio per fare entrambi i trattamenti

  • simmetrizzazione della regione malare,
  • creazione dell’angolo mandibolare.

Ma prima di raccontarvi la sua tecnica e mostrarvi cosa ho ottenuto con i trattamenti eseguiti, vediamo di capire quali sono i motivi per cui  la zona mandibolare e  malare invecchiano, quando  si rende necessario intervenire su queste aree e con quali modalità.

Per quanto riguarda l’analisi sul contorno mandibolare riassumo questo articolo 

 

Quali sono i fattori che influiscono sulla scarsa definizione della mandibola

I fattori che  contribuiscono principalmente alla scarsa definizione della linea mandibolare sono:

  • costituzionali,
  • dovuti all’invecchiamento.

I fattori costituzionali: l’importanza dell’analisi del volto e delle sue proporzioni

Nonostante non esista una formula rigorosa  che possa stabilire quali siano le proporzioni ideali di un viso, le quali  possono variare in relazione ai gusti, alle mode,  all’età, alla razza,  è possibile, analizzando un volto, individuare alcuni parametri di riferimento che possono essere di aiuto e far capire quando e se è necessario eseguire un trattamento di ridefinizione della mandibola con gli iniettabili.

L’analisi delle proporzioni del volto: il meridiano zero Di Gonzallez- Ulloa

Nell’analisi delle proporzioni facciali basata sui tessuti molli, importanza fondamentale riveste l’analisi del mento nella quale entrano in gioco: 

  • la Frannkfort line: tracciata dal bordo inferiore dell’orecchio esterno al bordo inferiore dell’occhio (rima cigliare inferiore)
  • la Facial plane la linea perpendicolare alla Frankfort line e che passa attraverso il naso .

Courtesy of Giovanni Salty (“Jawline remodeling with a combination of injectables”. Published on September 25th, 2016 – Recorded during IMCAS World Congress 2016)

Uno dei  metodi più  rilevanti per l’analisi della proporzione facciale basata sui tessuti molli è quella proposta da  Gonzallez-Ulloa nell’articolo  Quantitative principles in cosmetic surgery of the face (profiloplasty) pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery Transplant Bull Febbraio 1962. Nello studio è stata tracciata una linea perpendicolare alla linea orizzontale di Frankfort e tangenziale alla nasion (punto della depressione della radice nasale più profonda, nella linea mediana), chiamata meridiano zero. 

Gonzallez-Ulloa indicò  che,  in un viso con proporzioni ideali, il pogonion (il punto più prominente del mento) dovrebbe essere sulla linea del meridiano zero o immediatamente posteriore ad esso (5mm).

Egli classificò  lo spostamento all’indietro del mento rispetto al meridiano come: 

  • retrognazia di grado 1 nel caso si abbia uno spostamento di 1 cm,
  • retrognazia di grado  2 quando lo spostamento è tra 1 e 2 cm, 
  • retrognazia di grado 3 quando lo spostamento supera i 2 cm.

Nei casi di Retrognazia di grado 3 è opportuno, per migliorare l’inestetismo, ricorrere alla chirurgia ortognatica.

 

Courtesy of Giovanni Salty (Jawline remodeling with a combination of injectables Published on September 25th, 2016 – Recorded during IMCAS World Congress 2016)

0 0 voti
Valutazione
Iscriviti
Notificami
guest
12 Commenti
Il più votato
Più recente Il più vecchio
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
12
0
Mi piacerebbe avere le tue opinioni, commenta pure.x