Zona Malare: perchè e come invecchia, anatomia, correggerla con i fillers, quali tecniche e filler utilizzare, effetti collaterali e tempi di recupero del trattamento, costi
I motivi per cui la zona malare invecchia
Un viso giovane e attraente è caratterizzato da una regione malare ben sagomata e convessa. Questa zona del viso è meglio visualizzata con un angolo di 75 ° ed è stata utilizzata fin dall’antichità dagli artisti per enfatizzare la bellezza del viso e, più recentemente, dai fotografi e nella preparazione di modelli digitali 3D.
L’invecchiamento dell’area malare è dovuto a vari fattori analoghi a quelli già individuati per l’area mandibolare :
- riassorbimento del tessuto osseo dello zigomo e e dell’area piriforme,
- invecchiamento e rilassamento della pelle con formazione delle pieghe nasolabiali,
- riassorbimento e scivolamento del tessuto adiposo superficiale e profondo,
E’ importante sottolineare che la perdita di volume maggiore avviene principalmente, come precedentemente osservato, a livello osseo e nei compartimenti adiposi.


La perdita di osso nell’area del piriforme indebolisce il supporto della cartilagine nasale. L’incavarsi della mascella determina la formazione della piega naso-labiale e l’arretramento del labbro superiore adiacente (The courtesy of https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3404279/)
Cosa accade alla zona Malare con l’invecchiamento
Purtroppo la perdita di tessuto osseo causato dal processo di invecchiamento associato all’atrofia ed allo scivolamento verso il basso dei cuscinetti adiposi determinano una perdita di volume in quest’area, che gradualmente si appiattisce e, in casi estremi, diventa concava.
Anche la perdita di peso e la predisposizione congenita possono causare questa perdita di volume.
Nel corso del tempo, il malar fat pad si atrofizza, in particolare nella sua parte superiore, la più sottoposta alle contrazioni muscolari dell’orbicolare dell’occhio. Questo, negli anni, conferisce un aspetto allungato alla palpebra inferiore.

La zona delle occhiaie è spesso la prima area periorbitaria a escavarsi. La fusione della parte superiore del malar fat pad si associa alla ptosi della sua parte bassa, che non poggia su alcun sostegno osseo. Meno le basi ossee sono forti e forniscono sostegno, più l’invecchiamento mediofacciale da ptosi del malar fat pad è precoce e veloce.

L’anatomia dell’area malare
L’anatomia dell’area malare è ben illustrata in questa immagine
La posizione del solco nasogiugale corrisponde al bordo inferiore dell’orbicularis oculi. Linea tratteggiata blu, corrisponde il tear trough; linea tratteggiata rossa, solco naso-giugale; OF orbital fat, (grasso orbitale); OS, setto orbitale; SOOF, grasso oculi sub orbicolari; PO, parte palpebrale del muscolo oculi orbicularis; LLSAN, levator labii superioris alaeque Nasi muscle; MFP, malar fat pad; OOM, orbicularis oculi muscle.
Per volumizzare la regione malare è importante lavorare sul:
- cuscinetto adiposo mediale superficiale della guancia (MFP),
- Deep Medial Cheek Fat,
- SOOF.
Volumizzare l’area malare con i filler
La volumizzazione della regione malare richiede che l’iniettore abbia:
- una conoscenza approfondita dell’anatomia,
- un acuto senso dell’estetica,
- abilità tecniche,
- una conoscenza ottimale dei fillers da usare come volumizzanti.
Per volumizzare in modo corretto l’area malare importante è scegliere :
- il prodotto adeguato,
- la tecnica corretta (ago o cannula),
- il piano corretto di infiltrazione.
Un’eccessiva correzione della regione zigomatica può allargare il diametro orizzontale del viso, conferendo alle donne un aspetto più maschile.
Per un effetto naturale ed equilibrato, è necessario concentrarsi sull’area di perdita di volume, senza modificare la forma del viso del paziente.
Nella regione infraorbitale, è essenziale scegliere il piano di applicazione corretto. Un’iniezione:
- molto profonda potrebbe non dare il risultato desiderato,
- molto superficiale, o un’iniezione nel solco nasogiugale, potrebbe causare edema persistente o visibilità del prodotto.
L’obiettivo è ripristinare il volume perso durante il processo di invecchiamento o durante il dimagrimento, fornendo al paziente una proiezione infraorbitale e, se necessario, una proiezione della zona degli zigomi.
Quali tecniche possono essere utilizzate per volumizzare l’area malare
In linea di massima è preferibile iniettare la zona malare utilizzando la cannula (tecnica preferita dalla dottoressa Zazzaron) piuttosto che l’ago.
Questo consente:
- un minor rischio di iniezione intravascolare e formazione di ematomi.
- minor rischio di edema,
- un maggiore comfort del paziente. E’ infatti possibile riempire l’intera area infraorbitale e zigomatica (eventualmente) utilizzando un solo punto di ingresso.
Per volumizzare il solco medio giugale si può eseguire il trattamento con cannula mediante un accesso da un punto malare laterale o inferiore.
La perdita del volume dovuta al riassorbimento del grasso della regione malare può essere corretta iniettando nel malar fat pad un filler riassobibile, con iniezione medio profonda.
Nell’immagine sono contrassegnati i cuscinetti adiposi superficiali del terzo medio del viso: (1) cuscinetto adiposo naso-labiale, (2) cuscinetto adiposo mediale della guancia e (3) cuscinetto adiposo medio della guancia (Courtesy of https://plasticsurgerykey.com/chapter-10-filler-injection-of-the-malar-and-zygomatic-regions/)
Per la regione malare possono essere utilizzate varie tecniche da scegliere a seconda della situazione, dell’esperienza e dalle abitudini del medico.
Tecnica con cannula con deposizione del prodotto nel piano superficiale o profondo

Nell’immagine il prodotto viene iniettato con Cannula 25 GX da 40 mm inserita nel piano sottomuscolare. La tecnica è a bolo (cerchio blu) nella regione superiore e iniezione retrograda nella porzione inferiore. (Courtesy of https://plasticsurgerykey.com/chapter-10-filler-injection-of-the-malar-and-zygomatic-regions/)
Tecnica con ago con deposizione superficiale del prodotto

Tecnica con ago con deposizione del prodotto sul piano profondo
Nell’immagine il prodotto viene iniettato con Ago 27 GX da 13 mm inserito nel piano sopraperiostale con tecnica a bolo (cerchio blu). Il punto sopraperiostale è prossimale alla transizione tra l’area malare anteriore e la regione zigomatica. L’iniezione nel piano più mediale è pericolosa e controindicata a causa della vicinanza del forame infraorbitario. (Courtesy of https://plasticsurgerykey.com/chapter-10-filler-injection-of-the-malar-and-zygomatic-regions/)
L’accesso con cannula può essere eseguito da un punto malare laterale o inferiore
Quali fillers utilizzare per la ridefinizione del contorno mandibolare
I fillers da preferire per la volumizzazione dell’area malare sono quelli a base di acido ialuronico,
- a medio crosslinking,
- poco idrofili (per evitare edemi persistenti)
- flessibili, dinamici e morbidi
- con G prime non troppo alto.
Ottimi per questo scopo i filler con tecnologia OBT
I gel con tecnologia OBT sono infatti più indicati per:
- la parte mediana del viso,
- il trattamento di aree dinamiche del viso (rughe della marionetta, labbra ecc..),
- pazienti con pelle sottile dove è preferibile utilizzare un gel morbido.
Quali sono gli effetti collaterali e le complicanze conseguenti all’utilizzo di un filler nella regione malare
Gli effetti collaterali conseguenti ad un’infiltrazione di filler in area malare, comuni a qualunque procedura di tipo iniettivo, possono consistere in:
- edema da lieve a moderato. Può verificarsi immediatamente dopo la procedura e può persistere a lungo per interferenze di tipo compressivo con il sistema linfatico facciale. Può essere associato:
- al volume iniettato,
- alla suscettibilità individuale del paziente,
- ai piani di iniezione,
- al tipo di prodotto,
- dolore o il fastidio nel sito di iniezione. Si tratta di effetti che si risolvono spontaneamente entro 2-3 giorni,
- ematomi, se pur ridotti al minimo grazie all’utilizzo della cannula, possono verificarsi nel punto di accesso.
Quali sono i tempi di recupero post trattamento
Il trattamento consente la ripresa immediata delle attività quotidiane. I lividi possono essere eventualmente trattati con creme specifiche delle quali vi ho raccontato nell’articolo Lividi post trattamenti di medicina estetica? Qualche consiglio per prevenirli e velocizzarne l’assorbimento
Per quanto tempo si mantiene l’effetto del trattamento
Il risultato che si ottiene in area malare ha una durata di circa 10/12 mesi a seconda del prodotto che è stato utilizzato e dalla capacità di ognuno di noi di metabolizzare l’acido ialuronico
Costi
Il trattamento ha un costo variabile che dipende dal numero di fiale utilizzate. Ogni fiala ha un costo di circa 300/350 euro.