Spesso qui sul blog vi ho parlato di mio cognato, dermatologo che svolge la sua professione negli Usa e che, pur non occupandosi di estetica, quando fiuta novità interessanti nel campo della medicina estetica o antia-ging, me le segnala immediatamente. E proprio l’altro giorno mi ha inviato un articolo in cui si parlava dell’imminente uscita sul mercato americano di un prodotto iniettabile per combattere la cellulite, QWO, appena approvato dall’FDA che sarà in commercio per la primavera 2021 e che potrebbe rivoluzionare il mercato dell’estetica.
L’articolo mi ha talmente incuriosito che ho deciso di condividere con voi questa assoluta novità che potrebbe davvero rappresentare una svolta nel trattamento della manifestazione estetica della cellulite.
Che cosa è la cellulite
La cellulite è una forma d’infiammazione del derma che può avere origini:
- metaboliche,
- ormonali,
- vascolari,
- da stress ossidativo (vedi art:Cosa è la Cellulite e come si può curare. Intervista al Prof. Domenico Amuso)
Spesso è aggravata da vita sedentaria, cattiva alimentazione ed abitudini scorrette.
Nonostante la cellulite possa avere origini diverse e presentarsi con aspetti differenti, esiste una base anatomica comune riconosciuta e precisa.
La “mia cellulite”…. Per fortuna non ne ho molta
Come si manifesta la cellulite dal punto di vista estetico
Nonostante la cellulite possa avere origini diverse e presentarsi con aspetti differenti, esiste una base anatomica comune riconosciuta e precisa.
Di fatto è un difetto strutturale della superficie della pelle, localizzato principalmente nella zona dei glutei e delle cosce, dovuto ad alcuni setti fibrosi, naturalmente presenti nel tessuto sottocutaneo, che, nella donna, contrariamente a quanto avviene nell’uomo, corrono perpendicolarmente alla cute, i quali, risentendo dello stato infiammatorio del tessuto circostante, subiscono delle alterazioni diventando più spessi e duri.
Tali setti fibrosi, ispessendosi, “tirano” la superficie della pelle in profondità (come se la risucchiassero) rendendola irregolare e provocando gli antiestetici avvallamenti o il cosiddetto aspetto della pelle “a materasso”.
Esempio di cellulite con “pelle a materasso” The courtesy of dott. Domenico Amuso
Nell’immagine è visibile la struttura della pelle affetta da cellulite. I setti fibrosi (Fibrous Tissue), formati da collagene, sono le linee verticali bianche che tirano la pelle e provocano gli avvallamenti (Cellulite Dimples).

Quali sono i trattamenti che possono essere utilizzati per sconfiggere la cellulite
Partendo dal presupposto che come sostiene il prof. Domenico Amuso la cellulite, nelle donne, si può curare, può migliorare, ma NON SCOMPARE MAI definitivamente, la problematica deve essere trattata con un approccio multidisciplinare e deve riguardare:
- l’alimentazione,
- lo stile di vita,
- l’attività fisica,
- i vari trattamenti, valutando quelli più efficaci in relazione alla situazione della paziente.
In linea di massima i trattamenti più indicati sono quelli che agiscono sul metabolismo del tessuto ammalato:
- la mesoterapia con medicinali tradizionali (allopatica), non con l’OMEOPATIA che non cura assolutamente la cellulite,
- i gas, quindi ossigeno ozono (vedi art L’ossigeno ozono terapia: intervista alla dottoressa Giulia Beltrami) , ozono e carbossiterapia (vedi art. Cosa è e a cosa serve la Carbossiterapia: video live con la dottoressa Varesi, La carbossiterapia),
- campi magnetici ( vedi art: La ristrutturazione delle smagliature e della pelle con Biodermogenesi),
- l’elettroporazione che veicola validi principi attivi,
- il LINFODRENAGGIO con metodo Vodder.
Inoltre per trattare la manifestazione estetica e strutturale della cellulite, ossia l’irregoralità della pelle viene spesso utilizzata la recisione (subcision) dei setti fibrosi. Si tratta di un piccolo intervento chirurgico che consiste nel “tagliare” i setti fibrosi e che può essere eseguito utilizzando la fibra ottica, un bisturi o uno strumento chiamato cellfina. Il taglio dei setti consente il rilascio della cute che conseguentemente appare distesa e levigata. Potremmo paragonare questo intervento al taglio di un elastico che, una volta tagliato, non “tira” più.