Ridefinire il contorno mandibolare e migliorare la lassità cutanea del collo e del sottomento con Ultherapy : l’esperienza di Silvia

Indice

Ed eccoci al secondo CONTEST organizzato da Faceboost.

Come vi ho già spiegato  nell‘articolo dedicato al Dermanelan New da quest’anno ho deciso di dare una svolta e cambiare in parte l’organizzazione  del mio blog da sempre  basato solo ed esclusivamente sulle MIE personali esperienze oltre che sulle interviste agli esperti. Era già da un pò di tempo che stavo riflettendo sul fatto che provare tutto su me stessa ponesse qualche limite.

Questi limiti descritti qui mi hanno portato a pensare che, un modo per continuare a raccontare esperienze, potesse essere quello di coinvolgere VOI.

Ho deciso quindi, per alcuni trattamenti, di  organizzare  dei CONTEST attraverso i social.

Di fatto, d’accordo con il medico disponibile a condividere questa iniziativa, selezioniamo  alcune di voi che abbiano l’indicazione precisa per un determinato trattamento, valutando le vostre foto inviatemi  per mail. Foto che  vengono fatte visionare dal medico che sceglie una o più di voi. Chi viene selezionato, deve essere semplicemente disponibile a prestare la propria immagine  qui sul blog, oltre che sui social, e a raccontare com’è andata con il trattamento.

Ebbene il secondo trattamento per il quale  insieme alla dottoressa Alessia Baroni, medico estetico, abbiamo deciso di lanciare il CONTEST,  è  ULTHERAPY. A  questa metodica avevamo dedicato una diretta che aveva riscosso un tale  interesse che,  ci è sembrato naturale dimostrare l’efficacia del  trattamento attraverso una di voi

Si tratta di una metodica per la quale, in realtà, avrei anche potuto presentare  l’indicazione, ma  il mio inestetismo è talmente  minimo che il rischio era quello che non fosse possibile osservare una evidente differenza tra il prima e il dopo.

Infatti la dottoressa Baroni ha richiesto pazienti che presentassero:

  • una media  lassità del sottomento,
  • la mancata definizione della linea mandibolare.
  • uno svuotamento dei tessuti non solo visibile ma anche percepibile al tatto.

Attraverso il CONTEST abbiamo quindi  selezionato Silvia che presentava le caratteristiche descritte la quale ci racconterà la sua esperienza con Ultherapy

Ma come sempre, prima di raccontare cosa ha ottenuto la nostra paziente,  voglio spiegare  cosa è e  a cosa serve Ultherapy .

Cosa è Ultherapy

Ultherapy è un trattamento non chirurgico basato sull’utilizzo degli ultrasuoni microfocalizzati, Microfocused ultrasound (MFU)

Cosa s’intende per MFU

La tecnologia degli ultrasuoni è conosciuta già da molti anni ed è la stessa che viene utilizzata nelle ecografie. Ma mentre nelle ecografie gli ultrasuoni “corrono” in modo parallelo, in Ultherapy  sono  concentrati e convogliati in un unico punto.

Nel 2009,  Ultherapy che utilizza la tecnologia MFU-V è stata approvata in USA  dallFDA (Food and Drug Administration) come trattamento estetico medicale.

Le indicazioni terapeutiche prevedevano inizialmente  l’uso della metodica solo per la lassità palpebrale e per l’ovale del volto.

Dal 2012 l’FDA americana ne ha esteso l’indicazione anche per il “lifting non chirurgico”, del collo della regione sottomentoniera del décolleté e di altri parti del corpo quali braccia, ginocchia addome e cosce

Qual è la differenza tra HIFU (ultrasuoni focalizzati ad alta intensità) e MFU-V (ultrasuoni microfocalizzati)

La tecnologia ad ultrasuoni (HIFU)  è nata in Cina ed inizialmente è stata utilizzata come trattamento per alcune tipologie di tumori principalmente per quello della prostata. Consiste in onde sonore ad altissima frequenza, focalizzate in un punto preciso della zona da trattare, che sprigionano calore a temperature così elevate da provocare la necrosi dei tessuti tumorali, con la conseguente morte delle cellule e dei vasi sanguigni che l’alimentano.

Questo effetto viene chiamato termoablasione e viene concentrato e liberato solo nella zona da trattare senza alcun danno per la pelle e i tessuti circostanti.

Come a volte capita per molti trattamenti, la tecnologia ad ultrasuoni è successivamente  approdata nel campo della medicina estetica come metodica non invasiva per il “lifting” dei tessuti ed il rassodamento della pelle del viso e di alcune zone del corpo.

Ma tra le due tipologie di ultrasuoni vi sono delle differenze come descritto in questo studio:

  • gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HIFU) utilizzano  alta energia (frequenza di 2 MHz)  e vengono utilizzati principalmente per applicazioni mediche. Sono efficaci per colpire e distruggere le cellule adipose, effetto svantaggioso quando il trattamento viene eseguito sul volto perchè potrebbe potenzialmente portare e a svuotamento,
  • gli ultrasuoni microfocalizzati (MFU),  utilizzano un’energia ultrasonica molto inferiore per trattare i piani anatomici (frequenza di 4–10 MHz) e una profondità focale di soli 1,5–4,5 mm. Nonostante l’inferiore  energia,  l’MFU è in grado di riscaldare i tessuti a più di 60°C, producendo una  coagulazione termica puntiforme consentendo un trattamento mirato, preciso e coerente.

 A cosa serve Ultherapy

Ultherapy serve per:

  • ridurre la lassità cutanea
    • del collo
    • del viso
    • del sottomento
  • ridefinire la linea mandibolare,
  • alzare l’arcata sopraccigliare.

Come funziona Ultherapy

Ultherapy funziona come un ecografo. E’ dotato di un manipolo che viene appoggiato sui tessuti e combina in un unico strumento:

  • la tecnologia ad ultrasuoni microfocalizzati,
  • la visualizzazione dell’immagine ecografica della zona da trattare.

L’immagine ecografica della zona da trattare, che rappresenta la vera  differenza rispetto a tutte le altre tecnologie analoghe presenti sul mercato,  consente all’operatore di:

  • poter lavorare con estrema sicurezza e precisione
  • personalizzare il trattamento in funzione
    • della regione anatomica da trattare,
    • dello spessore della pelle,
    • dell’effetto che si vuole ottenere.

Quali sono le strutture su cui agisce Ultherapy

Ultherapy è l’unico macchinario provvisto di una tecnologia che, attraverso gli ultrasuoni microfocalizzati (MFU),  riesce a raggiungere le strutture muscolari:

  • del platisma (muscoli del collo)

Muscolo Platisma

  • dello smas (Sistema Muscolo-Aponeurotico Superficiale)

Lo SMAS

Tali strutture colpite dagli ultrasuoni si contraggono con conseguente loro innalzamento. Da questo ne consegue un effetto lifting. Per questo motivo Ultherapy viene definito lifting non chirurgico, in quanto la muscolatura interessata è la stessa trattata con un classico lifting. 

Come già osservato gli ultrasuoni attraversano la pelle, lasciandola intatta ed integra in superficie, agendo solo in profondità.

Qual è il meccanismo d’azione di Ultherapy

Con Ultherapy gli ultrasuoni (MFU-V) sono veicolati  e focalizzati in maniera mirata a diverse profondità, mediante l’utilizzo di differenti trasduttori, che:

  • arrivano a profondità differenti (4,5 mm, 3,0 mm, 1,5mm),
  • emettono frequenze differenti,
  • emettono una  temperatura, mantenuta  stabile, tra i 60-70°Cprovocando una coagulazione che stimola la produzione di collagene,  rassodando i tessuti. Infatti la struttura del collagene inizia a “rompersi”  attorno ad  a una temperatura di circa 58° C, arrivando a denaturazione intorno a circa a 65° C. Questo fenomeno spiega la contrazione (shrinking) immediata del  collagene che porta al sollevamento iniziale osservato nel tessuto subito dopo un trattamento con  Ultherapy

Di fatto gli  ultrasuoni, indirizzati in profondità, scaldano i tessuti, i quali subendo un danno, reagiscono, per rigenerarsi, attraverso una massiccia produzione di collagene.

Il calore denatura il collagene e ne provoca la sua contrazione 

I trasduttori di Ultherapy forniscono un’equa distribuzione degli ultrasuoni attraversando i differenti strati dei tessuti senza contatto diretto con l’epidermide. Quindi gli ultrasuoni  attraversano la pelle, lasciandola intatta ed integra in superficie, ed agendo in profondità.

Con il trattamento si ottengono circa 16.000 punti di coagulazione (thermal coagulation points, TCPs) posizionati a profondità multiple, provocando una contrazione immediata dei tessuti e dando inizio alla neocollagenesi.

Le linee di trattamento con Ultherapy e i relativi punti di coagulazione 

Immagine istologica del tessuto che indica dove avviene la coagulazione puntiforme. Il tessuto intermedio non è interessato.

Quali sono le fasi che inducono neocollagenesi

Le  fasi che portano a neo collagenogenesi sono ben descritte nello schema sotto pubblicato e sono tre:

  • prima fase di INFIAMMAZIONE:  immediatamente dopo il trattamento, l’area in cui viene applicato HIFU  viene sottoposta a coagulazione del sangue che induce una migrazione uniforme delle  cellule della pelle nell’ambiente circostante
  • seconda fase PROLIFERATIVA:  48 ore dopo aver ricevuto il trattamento, i fibroblasti producono nuovo tessuto connettivo (noto come tessuto di granulazione) per riparare il danno provocato, innescando un accumulo di nuovo collagene principalmente di TIPO III e altri mediatori importanti per  come elastina, fibronectina, glicosaminoglicani e proteasi. Alcuni studi  in cui sono stati eseguite analisi istologiche sulla pelle del viso trattata con Ultherapy, ha  ha evidenziato un significativo e evidente un aumento della quantità di elastina. 

Frazione media di collagene e spessore dermico prima e dopo il trattamento con Ultherapy

 

Biopsie che dimostrano come si modifica il tessuto dopo il trattamento con Ultherapy

  • terza fase di RIMODELLAMENTO: nelle successive  3 settimane   si innesca il meccanismo di  rinnovamento delle fibre di collagene che consentono  una riduzione della lassità cutanea ed un miglioramento della compattezza dei tessuti. Tale fase  e può durare fino a un anno e rappresenta principalmente il periodo durante il quale il collagene di tipo III è sostituito dal collagene di tipo I. Gli studi hanno dimostrato l’aumento della produzione di collagene di tipo I durante la risposta di guarigione delle ferite. Meshkinpour e colleghi hanno riscontrato un aumento della produzione di  collagene produzione in biopsie anche 12 mesi dopo il trattamento 

Possiamo senz’altro sottolineare che il processo di rimodellamento del collagene è un passaggio cruciale nel trattamento con  Ultherapy.

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