Come vi ho raccontato tante volte da quando gestisco il mio blog devo rimanere aggiornata più di prima su quelle che sono le novità nel campo della medicina estetica. E a volte gli input mi arrivano, non solo da quello che leggo e trovo in rete, ma da voi che mi seguite.
Un pò di tempo fa, infatti, mi scrive una ragazza chiedendomi se conoscessi la Biodermogenesi (www.biodermogenesi.com) e cosa pensassi della metodica. Le rispondo che non ne avevo mai sentito parlare. Ma comincio ad informarmi e, spulciando sul web,mi rendo conto di essermi “macchiata” di una grave mancanza.
Da una prima lettura infatti capisco subito che la Biodermogenesi rappresenta un trattamento davvero innovativo in quanto sembra affrontare con successo una problematica, quella delle smagliature, nei confronti della quale ad oggi poco o niente si può fare. Biodermogenesi, infatti, nata specificatamente proprio per trattare questo inestetismo, presente in quasi tutte le donne, attualmente sembra rappresentare l’unico metodo certificato, brevettato e scientificamente provato, in grado di rigenerare le strie, bianche e rosse, riportando la pelle ad una situazione molto simile a quella antecedente all’insorgenza della smagliatura stessa.
Ulteriori studi hanno poi permesso di capire che il trattamento poteva essere applicato con successo anche ad altri inestetismi trattandosi di un sistema che ha effetti rigenerativi sulla cute in generale .
Biodermogenesi è un sistema talmente all’avanguardia, che a seguito della pubblicazione del lavoro dell’Università di Pisa, il trattamento è stato selezionata dalla Presidenza del Consiglio tra i brevetti italiani a più alto contenuto innovativo e tecnologico, inserendola nel progetto “L’Italia degli Innovatori”. Si tratta di un riconoscimento che include Biodermogenesi tra le eccellenze assolute del “Made in Italy” e rappresenta una garanzia che la tecnologia è interamente sviluppata e prodotta in Italia. Biodermogenesi è un marchio registrato.
Quando a Maggio sono stata al congresso SIME a Roma, allo stand della Biodermogenesi ho conosciuto Maurizio Busoni, amministratore di Expo Italia e responsabile del progetto Biodermogenesi, relatore abituale nell’ambito di Congressi e talk show in Italia ed all’estero, il quale mi ha fornito tutte le informazioni necessarie sul trattamento che mi hanno poi consentito di approfondire e di confermare l’indubbia valenza scientifica e rilevanza terapeutica estetica del trattamento.
Dal materiale fornitomi e dalle pubblicazioni lette, Biodermogenesi mi è infatti parsa infatti talmente promettente ed efficace, non solo sulla smagliature, ma anche su altri inestetismi, che ho quindi deciso di provarla presso lo studio della dottoressa Maria Albini, (www.beautyclinicmilano.it/) medico estetico di Milano, il cui nome mi era stato fornito direttamente dal dott Busoni.
Ma prima di raccontarvi la mia esperienza con tale metodica vediamo di capire cosa è Biodermgenesi e qual’è il suo meccanismo di azione.
Cosa è Biodermogenesi
Biodermogenesi è un trattamento non invasivo che consente la rigenerazione cutanea. Contrariamente alla maggior parte dei trattamenti di medicina estetica, Biodermogenesi non si basa sul principio del danno controllato, generato appositamente per stimolare un’azione riparatrice della pelle, né sull’infiltrazione di prodotti che attuano un riempimento meccanico.
Il trattamento di Biodermogenesi è eseguito con il macchinario Bi-One 2.0 MD.
Il macchinario per eseguire il trattamento Biodermogenesi
Su quale meccanismo di azione si basa Biodermogenesi
Biodermogenesi agisce grazie ad una sinergia basata su:
- i campi elettromagnetici,
- il vuoto,
- la stimolazione elettrica a bassa intensità .
Il campo elettromagnetico riattiva il pompaggio di sodio e potassio (meccanismo utilizzato dal corpo per trasportare le sostanze nutritive in tutte le cellule), apportando il nutrimento necessario e favorendo un’azione detossinante sui tessuti.
L’azione del vuoto (sistema di vacuum-massaggio) che, stimolando il microcircolo sanguigno e l’ossigenazione cutanea, favorisce contemporaneamente l’eliminazione delle tossine presenti nella matrice da parte del microcircolo linfatico.
La stimolazione elettrica incrementa lo scambio cellulare (attività ionica cellulare) ed amplifica l’azione del campo elettromagnetico potenziando l’azione drenante e il riassorbimento delle scorie prodotte dalla rivascolarizzazione dei tessuti trattati.
La sinergia tra il campo elettromagnetico e l’azione del vuoto, è capace di favorire una serie di reazioni rilevanti:
- ripristino del corretto calibro vascolare, con il conseguente maggior afflusso di ossigeno e di elementi nutrizionali nel derma,
- riorganizzazione della matrice extracellulare,
- drenaggio delle tossine presenti,
- ripristino della migliore azione del pompaggio di sodio e di potassio attraverso le membrane cellulari.
Mediante tale sinergia è possibile ripristinare le funzioni fisiologiche della pelle.
Possiamo infatti definire Biodermogenesi come un trattamento non invasivo capace di favorire la rigenerazione cutanea, accelerandone i normali processi biologici naturali.
Quali sono gli effetti di Biodermogenesi sulla cute
La Biodermogenesi ha dimostrato di poter rigenerare la pelle riorganizzandone la struttura.
Infatti l’azione di pompaggio di sodio e potassio, unita alla riossigenazione del tessuto, permette:
- di riattivare il fibroblasto,
- innescare la mitosi cellulare (processo che comporta la divisione della cellula madre in due cellule figlie, identiche fra di loro e con la cellula madre. A conclusione del processo la cellula madre cessa di esistere ed al suo posto vi sono due cellule figlie)
- favorire la generazione di nuovo collagene e di nuova elastina.

Mediante il trattamento si ottiene:
- l’aumento quantitativo e qualitativo di collagene di tipo III (giovanile) e di fibre elastiche,
- l’incremento della mitosi cellulare,
- un aumento dell’idratazione ed alla normalizzazione del pH.
A questo si associa una riduzione della fibrosi e degli stati infiammatori.
La sperimentazione condotta su Biodermogenesi ha prodotto decine di biopsie (vedi sotto) che mostrano una forte moltiplicazione delle fibre elastiche nelle zone trattate. Il trattamento permette infatti di stimolare il tessuto connettivo con conseguente miglioramento della qualità della pelle, che diventa più elastica e compatta.