Mia nonna diceva sempre che il collo e le mani di una donna tradiscono la sua età. Io la ascoltavo non sapendo neppure di che cosa stesse parlando. Oggi ahimè, invece, so benissimo che cosa voleva dire e riconosco che aveva pienamente ragione.
La pelle del collo risente di più del passare del tempo e invecchia più velocemente del resto del viso. Oltre ai fenomeni tipici dell’avanzare dell’eta e comuni a tutte le zone del corpo, quali riduzione della produzione di collagene, diminuzione dello spessore del derma, diradamento delle fibre elastiche, i fattori che comportano un invecchiamento precoce del collo, sono essenzialmente riconducibili al fatto che:
- la pelle in questa zona è molto sottile, presenta meno tessuto adiposo e meno ghiandole sebacee rispetto alla pelle del viso (stesso motivo per cui invecchiano prima le mani, il contorno occhi e le labbra. Vedi il mio articolo I TRATTAMENTI DI MEDICINA ESTETICA PER LA BELLEZZA DELLE LABBRA….). La pelle del collo, risulta così meno idratata e protetta, elementi questi che ne comportano un più facile invecchiamento, e nel tempo, se non adeguatamente curata, perde la sua tonicità e diventa rilassata;
- i muscoli del collo sono spesso scarsamente “allenati”. Infatti il muscolo platisma, muscolo che avvolge il collo, con il passare degli anni perde di tono, si assottiglia e si allunga. La mancanza di tono muscolare provoca rilassamento, malnutrizione della cute, la microcircolazione del sangue rallenta, con conseguente aumento della rugosità;
- si tratta di una zona che noi donne, in giovane età, pensando erroneamente che l’invecchiamento non ci riguarderà, tendiamo a dimenticare e a trascurare (così almeno ho fatto io). Spesso mettiamo la crema sul viso, ma tralasciamo il collo. Fin quando non diventa evidente la necessità di cure e dobbiamo correre ai ripari. E poiché prevenire è meglio che curare, e il collo è una “brutta bestia” da curare, sarebbe bene fare tanta prevenzione con cure adeguate (avvertimento per le amiche più giovani che mi seguono e che sono ancora in tempo per farlo!). Infatti, una volta che il problema diventa ben visibile, trovare un trattamento non chirurgico davvero efficace potrebbe essere difficile;
- lo proteggiamo poco dai raggi solari, spalmiamo la crema protettiva sul viso, ma ci dimentichiamo del collo. Invece si tratta di una zona molto delicata e molto esposta, quindi assolutamente da proteggere. Ed è proprio l’eccessiva esposizione solare, cosa che avviene anche in tutte le altri parti del corpo, ma nel collo in modo particolare, una delle cause di invecchiamento precoce, che contribuisce a fargli perdere elasticità, tono e compattezza;
- una postura sbagliata influenza negativamente lo stato della pelle del collo. Nel corso degli anni, una postura con lo sguardo rivolto verso il basso può avere conseguenze nefaste. Infatti se le zone muscolari del collo e del petto non vengono coinvolte nei movimenti quotidiani, e restano quindi in una posizione inclinata, nel tempo si accorciano, diventando meno forti, e inducono la comparsa precoce delle rughe. Non a caso uno studio dermatologico condotto nella London Clinic ha messo in evidenza una nuova problematica definita “Tech Neck”. Riguarda la pelle di mento e collo ed è un fenomeno legato al sempre più diffuso utilizzo di tablet e smartphone e, in particolare, alla postura tipica che si tende ad assumere mentre si guardano i dispositivi mobili. L’atteggiamento di piegare il collo rispetto alla linea dello sguardo per controllare il display, potrebbe portare ad un rilassamento dei tessuti provocando l’insorgere prematuro di rughe sulla pelle del mento e del collo, segni definiti appunto come “Tech Neck”.
Che fare?
Iniziare presto a curare questa zona con trattamenti adeguati. L’età giusta è intorno ai 30 anni. E prima di allora mai dimenticare la crema idratante/protettiva. Mi ricordo ero ancora una ragazzina, avrò avuto più o meno 25 anni, quando l’estetista da cui andavo periodicamente mi raccomandava di spalmare la crema non solo sul viso, ma anche sul collo massaggiando dal basso verso l’alto. E mi diceva: “Guarda tua madre. Anche in lei, che sembra più giovane della sua età, il collo ha ceduto prima del viso. E poiché la genetica svolge un ruolo fondamentale nell’invecchiamento, tu probabilmente le assomiglierai. Dobbiamo cercare di contrastarla questa genetica. Devi quindi dedicare una particolare attenzione proprio a questa zona…” Ma io ero troppo giovane. Non solo non ho seguito le raccomandazioni, cosa di cui mi pento amaramente, ma mi sono anche protetta poco dal sole. Mi dicevo vabbè quando arriverà il momento ci penserò….
Ebbene ora il momento è arrivato e già da un bel po’ di tempo. Non c’è medico a cui mi rivolga che non mi dica che il mio collo sembra più vecchio del viso. La differenza tra viso e collo è effettivamente molto evidente.
Tant’è…..Non ho potuto quindi che far altro che prendere atto e correre ai ripari.
I trattamenti
Vediamo quindi insieme quali sono i trattamenti di medicina estetica e fai da te che, secondo la mia esperienza, ho trovato più efficaci per contrastare questo inestetismo.
Per non creare false aspettative devo comunque far presente che i trattamenti per il collo, se pur migliorativi, non consentono il conseguimento di risultati così evidenti come quelli che si ottengono invece attraverso i trattamenti di medicina estetica effettuati sul viso. Sul collo i risultati ci sono, ma mai così eclatanti. E chiaramente questo è tanto più vero quanto più la pelle è rilassata e cadente. Ecco perché sarebbe bene iniziare prima di avere una lassità e rugosità eccessiva. In questo caso l’unico modo per avere un collo disteso e che non tradisca l’età rimane il ricorso alla chirurgia estetica.
Botox
Ormai tutte voi che mi seguite, amiche mie, siete ben preparate e sapete che la tossina botulinica (vedi articolo La Tossina Botulinica (Botox)) è utilizzata in campo medico estetico per inibire la motilità dei muscoli e ridurre le rughe di espressione.
Non tutti però sanno che il Botox può essere utilizzato per rilassare i muscoli del collo e ridurre le rughe. Il trattamento si chiama Nefertiti lifting dal nome della regina egizia famosa per la sua bellezza (guardate l’immagine sotto… il nome del trattamento non poteva essere più azzeccato!) ed è indicato per quelle persone che hanno un cedimento della zona del bordo mandibolare e del collo.
Nefertiti: collo perfetto.
Considerando che gran parte delle rughe del collo sono dovute ad una continua contrazione dei suoi muscoli (principalmente il muscolo plastisma), è possibile diminuire il numero delle rughe rilassando il muscolo grazie al botox. Lo scopo del trattamento è quello di attenuare le bande verticali del muscolo platisma, ovvero quei cordoni che tendono a formarsi sul collo.

E’ indicato inoltre per tutte le persone che presentano una eccessiva tonicità dei muscoli masticatori – platisma e massetere – che comporta un profilo mandibolare “squadrato” (i mascelloni tipo Big Jim per intendersi)
La procedura prevede una serie di minime iniezioni di tossina botulinica, appositamente preparata ad una concentrazione specifica, che rilassano i muscoli responsabili dei cedimenti delle guance e del collo e rendere quindi le rughe orizzontali e verticali meno evidenti. E’ importante sapere che la muscolatura che muove il collo non verrà assolutamente interessata.
Chi mi segue lo sa. Sono una paziente “Botox addicted”. Sono convinta che tra tutti i trattamenti di medicina estetica quello a base di tossina botulinica sia uno dei migliori perché è:
- rapido
- indolore
- semplice
- efficace
- senza rischi
Chiaramente sempre che il trattamento sia effettuato da medici competenti.
Il medico deve conoscere molto bene l’anatomia del viso e questo è ancora più vero quando viene trattato il collo o comunque quelle zone dove ad oggi il Botox viene considerato “off label”, ossia fuori indicazione. Il collo è una di queste.
Costi: sui 600/700 euro circa
Frequenza: da ripetere ogni 4/6 mesi
Microbotox
Un altro trattamento appena uscito e molto innovativo è il Microbotox (vedi articolo IL MICROBOTOX). In questo caso la tossina botulinica viene utilizzata in quantità minime, quasi omeopatiche. La sostanza è la stessa utilizzata nel trattamento classico, a cambiare è la sua diluizione, molto maggiore rispetto a quella consueta. Anche la metodica iniettiva è differente. Le punturine vengono effettuate molto superficialmente e con la tecnica a microponfi.
Con il Microbotox la sostanza, sia a causa della sua maggiore diluizione sia per la modalità iniettiva utilizzata, agisce non a livello muscolare, ma molto più superficialmente a livello dermico, provocando un’energica stimolazione dei fibroblasti, cellule responsabili della sintesi di collagene ed elastina, rendendo la pelle più elastica più compatta e più distesa. Lo scopo non è bloccare il muscolo, ma intervenire sulle fibre superficiali che sono responsabili delle rughe
Se con con la diluizione classica riusciamo a ridurre i cordoni verticale e le rughe più profonde, lo scopo del Microbotox è quello di ridurre la microrugosità e migliorare la qualità della pelle.
Diciamo che un trattamento non esclude l’altro. Anzi è proprio attraverso la combinazione dei due che si riesce ad ottimizzare il risultato.
Il mio collo e la zona mandibolare (dx) prima del trattamento combinato Botox-Microbotox
Il mio collo e la zona mandibolare 6 giorni dopo il trattamento combinato Botox-Microbotox. Esistono ancora dei margini di miglioramento fino a 15 giorni dopo il trattamento
Il mio collo e la zona mandibolare (sx) prima del trattamento combinato Botox-Microbotox
Il mio collo e la zona mandibolare (sx) 6 giorni dopo il trattamento combinato Botox- Microbotox. Esistono margini di miglioramento fino a 15 giorni dopo il trattamento
Costi: 300/400 euro per zona trattata
Frequenza: da ripetere ogni 3/4 mesi
Biorivitalizzazione e biostimolazione
Anche sulla biorivitalizzazione e biostimolazione sapete ormai tutto (articolo Curare la pelle con i trattamenti di medicina estetica) Solo un accenno. La biorivitalizzazione, e’ una terapia antinvecchiamento che ha lo scopo di incrementare il tono, l’elasticità e l’idratazione profonda della cute con conseguente miglioramento del suo aspetto. Il risultato che si può raggiungere dipende molto dalle sostanze contenute nei prodotti biorivitalizzanti.
Ecco appunto è molto importante la sostanza utilizzata. I prodotti bioriviralizzanti sono tantissimi. Per la mia esperienza i migliori risultati per rivitalizzare il collo li ho ottenuti con Skin Colin (articolo LA BIOSTIMOLAZIONE CON SKIN COLIN) e con Skin R (articolo La Biorivitalizzazione con Skin R).
Cosa è Skin R

È un biorivitalizzante che migliora l’aspetto della pelle rilassata indicato per le pelli mature, ipotoniche e foto danneggiate. Con Skin R si ottiene un aumento della concentrazione di collagene fibrotico il quale, con la sua rigidità e durezza, distende la cute, la retrae e la “traziona” verso l’alto.
Frequenza: si consiglia una seduta ogni 15 giorni, per 4 volte. Sospendere un mese, poi ripetere il ciclo per 3 volte.
Costi: 150 euro circa a seduta
Cosa è Skin Colin

È un biostimolante che stimola la produzione di collagene reticolare. E’ indicato per le pelli ipotoniche e foto danneggiate. Oltre ad un effetto anti-photoaging, con l’ utilizzo di Skin Colin, è possibile attuare un trattamento definito dall’ideatore di questo prodotto, il Prof Maurizio Ceccarelli, www.aephymed.org, Face Toning. Il trattamento ha lo scopo di potenziare il tono muscolare: attraverso la distensione dei muscoli sottocutanei si otterrà, conseguentemente, una distensione della cute corrispondente.
Frequenza: si consiglia una seduta ogni 15 giorni, da ripetere almeno per 4 volte.
Costi: 150 euro circa a seduta.
E’ bene sottolineare, affinché nessuno si faccia illusioni, che soprattutto i trattamenti di biorivitalizzazione e di biostimolazione per il collo danno risultati soddisfacenti solo nel caso in cui non si abbia una lassita’ e una rugosità eccessiva. Devono inoltre essere ripetuti nel tempo con costanza.
La biostimolazione autologa (PRP)
Il termine PRP e’ l’acronimo di ”platelet rich plasma”, ossia plasma ricco di piastrine (vedi articolo Curare la pelle con i trattamenti di medicina estetica.)
È un trattamento iniettivo che consiste nell’impiego del sangue dello stesso paziente. Il trattamento può essere effettuato a livello del viso, décolleté, collo e mani.
Il plasma arricchito di piastrine si ottiene attraverso la centrifugazione del sangue prelevato direttamente dallo stesso paziente che poi viene iniettato laddove ce ne sia necessità. Una volta iniettate le piastrine elaborano, immagazzinano e rilasciano vari fattori di crescita che stimolano la formazione di collagene ed accelerano la rigenerazione dei tessuti.
Io sono innamorata di questa metodica anche se è difficile trovare medici che la effettuano e anche tra coloro i quali la praticano non tutti sono davvero capaci e competenti.
Quando sono riuscita a scovarli ho ottenuto risultati davvero formidabili.
Due precisazioni:
- questo trattamento è indicato laddove si presenti una rugosità non troppo accentuata o dove si voglia prevenire la comparsa di rughe:
- effettuando le PRP sul collo si ottengono miglioramenti, ma non così evidenti come quando, con la stessa metodica, viene trattato il viso.
Frequenza: una seduta al mese da ripetere per tre volte
Costi:300/400 euro
Radiofrequenza ad aghi
È un trattamento particolarmente indicato per tonificare e ridurre la lassità della zona mandibolare e del collo, oltre che per minimizzare le cicatrici, in particolar modo quelle da acne. Si tratta di un sistema a radiofrequenza, dotato di un manipolo sul quale è montata una punta monouso con tanti aghi sottilissimi che vengono inseriti nella pelle con un sistema “ad onda” in modo da ridurre enormemente il dolore.
Questi aghi sono isolati su tutta la loro superficie tranne che sulla punta. Questo permette di liberare energia solo in profondità, nello strato del derma interessato, senza interferire con la superficie, bypassandola. Tanto è vero che il trattamento prevede tempi di recupero molto brevi (circa 2 giorni).
L’energia ceduta ai tessuti, in modo mirato e controllato, permette una contrazione del collagene che nell’arco di un mese circa, dona alla pelle un aspetto più tonico e compatto.
Secondo il dottor Tretti, che esegue il trattamento e sul quale ha condotto vari studi oggetto di pubblicazione, “il sistema rappresenta la perfetta coniugazione del meglio di altre metodiche e può essere definito “l’uovo di Colombo” dei trattamenti estetici”. Sembra essere davvero molto efficace. Su indicazione dello stesso dottor Tretti ho deciso di provare. A fine Marzo ho la prima seduta. Dopo di che sarò in grado di riferirvi tutto.
Frequenza: il protocollo terapeutico standard prevede 3 sedute di trattamento separate da un intervallo di tempo di un 1 mese.
Costi: 700 euro circa a seduta
Fili di trazione
Quelli comunemente in uso sono composti da materiali completamente riassorbibili e bio compatibili, (solitamente acido polilattico), tutti biostimolanti, e sfruttano, sia la reazione fibrotica che la pelle crea intorno al filo, sia la trazione che i fili esercitano dopo il loro inserimento ancorandosi al tessuto, grazie ai coni bidirezionali o ancore o “barbe” di cui sono dotati, consentendo il risollevamento e il riposizionamento della cute. (Articolo I fili di trazione (sospensione) e i fili di biostimolazione)
Costi: 200/300 euro circa ogni singolo filo
Frequenza: una volta all’anno, ma dipende molto dal tipo di fili utilizzati.
Fili di biostimolazione
I fili di biostimolazione, completamente riassorbibili, non hanno effetto di trazione ma essendo composti solitamente in PDO, promuovono la formazione di nuovo collagene ed elastina, consentendo un miglioramento progressivo della compattezza e vitalità della pelle. L’effetto del trattamento non è immediato, ma lo si può apprezzare a distanza di 3/4 mesi dall’impianto. Rispetto ai fili di trazione questi sono di più facile inserimento e il trattamento e’ molto più veloce e meno invasivo.(Articolo I fili di trazione (sospensione) e i fili di biostimolazione
Costi: 30/50 euro circa a filo.
Frequenza: una volta ogni 8/10 mesi.
Chi mi segue lo sa, io non amo né i fili di trazione né quelli di biostimolazione.
Fili di trazione no: perché continuo a pensare, almeno fino a che qualcuno non mi dimostrerà il contrario, che i fili di trazione non servano a liftare la pelle ma solo a migliorarne la qualità. Quindi svolgono lo stesso ruolo di una buona biorivitalizzazione.
Fili biostimolanti no: perché rispetto ad una biorivitalizzazione o biostimolazione classica consentono il raggiungimento dei risultati in tempi troppo lunghi.
Meglio optare per un ciclo di biorivitalizzazione, molto più economico e molto meno invasivo.
Ultimamente ho avuto modo di verificare l’inefficacia dei fili di trazione, peraltro già riscontrata su di me, anche su mia madre, la quale, contrariamente a quanto le avevo consigliato, ha voluto provarli. Le sono stati impiantati fili Miracu proprio nella zona del collo e della mandibola. Inizialmente bell’effetto, che però è durato non più di un mese. Di cui una settimana e anche più, trascorsa con la pelle accartocciata vicino all’orecchio e con qualche livido qua e là’. Mi sembra un po’ poco un risultato di solo un mese per definire un trattamento efficace! Non vi pare?
Amiche mie nessuna illusione. Se la pelle da trazionare è eccessiva, l’unico modo per ottenere un buon risultato è tagliare. Quindi lifting.
Avvertenze
E’ d’obbligo una premessa.
La pelle del collo è molto sottile, quindi non sono utilizzabili trattamenti troppo aggressivi, pena un suo danneggiamento. Vi faccio solo un esempio: utilizzo quotidianamente sul viso tutti i giorni dell’anno, anche in estate, la sera, una crema al retinolo all’1%, senza nessun tipo di problema. E per fare questo ho dovuto abituare la mia pelle gradualmente. Ebbene ho provato ad abituare anche la pelle del collo alla stessa crema con lo stesso metodo della gradualità. Non è stato possibile: è sufficiente l’applicazione del retinolo, se pur in minime quantità, per due sere di seguito, che il collo si arrossa, prude e si formano delle piccole papule. Ecco perchè, non potendo effettuare sul collo trattamenti aggressivi, diventa difficile ottenere miglioramenti molto evidenti.
Esistono tanti siti che indicano, tra i trattamenti per ridurre le rughe e la lassità del collo, i peeling, il laser, (soprattutto il frazionato), e l’acido ialuronico. Poiché nessuno dei medici a cui mi sono rivolta (che non sono proprio gli ultimi arrivati!) mi ha mai proposto neppure uno di questi trattamenti, mi sono informata un po’ per capire se possano realmente essere effettuati e con quali risultati. Riferisco.
Peeling:
Peeling sì, se l’intento è quello di migliorare la qualità della pelle. Quindi vanno benissimo se l’obiettivo è quello di ridurre l’ispessimento della cute e prepararla ai trattamenti successivi, magari ad un ciclo di biorivitalizzazione. In questo caso verranno utilizzati peeling molto leggeri e superficiali ad esempio all’acido mandelico, oppure preparati con acidi più aggressivi, tipo tricloracetico, ma utilizzati a basse concentrazioni.
Peeling no, se l’intento è quello di ridurre le rughe la lassità o rendere meno visibili i cordoni che si formano nel collo i quali non potranno mai sparire con un peelling. Infatti, per poter ottenere risultati sulle rughe o lassità, dovrebbero essere utilizzati peeling molto aggressivi sconsigliati sulla pelle molto sottile del collo in quanto comporterebbero una guarigione molto lunga e difficoltosa a cui conseguirebbe un elevato rischio di infezioni e discromie.
Laser:
La totalità dei medici ai quali ho chiesto mi hanno riferito che i risultati del laser frazionato sul collo non sono soddisfacenti. E nel caso in cui lo si volesse utilizzare, le sedute da effettuare, per ottenere un miglioramento, sarebbero molte di più rispetto a quelle che generalmente vengono effettuate per il viso, in quanto il laser deve essere utilizzato ad una potenza molto bassa per evitare di danneggiare la pelle molto sottile e priva di grasso del collo. Se invece, nel tentativo di ottenere un effetto visibile, il laser venisse utilizzato ad una potenza elevata, il processo di guarigione sarebbe lentissimo, con rischi molto elevati di cicatrici e discromie.
Acido ialuronico:
Ialuronico sì, se si tratta di ialuronico non crosslinkato, quindi molto fluido, che non viene utilizzato per riempire, ma solo per idratare e quindi come biorivitalizzante .
Ialuronico no nel caso in cui venisse utilizzato per riempire le rughe che si formano sul collo. Abbiamo detto che la pelle del collo è molto sottile e con l’utilizzo di uno ialuronico pesante (crosslinkato) si rischierebbe di vedere il prodotto in trasparenza sotto la pelle. In pratica in corrispondenza della ruga potrebbe formarsi un antiestetico rigonfiamento, o tanti ponfetti. A me è successo e vi garantisco che è un effetto terribile. Meglio lasciar perdere e tenersi le proprie le rughe!
Il mio personale suggerimento
Per concludere ritengo che il miglior modo per migliorare il nostro collo, care amiche, sia quello di utilizzare una combinazione di Botox (trattamento classico) e Microbotox. Trovo il mix di questi due trattamenti l’unico davvero in grado di consentire risultati percepibili (potete riscontrarlo bene osservando le mie foto). Aggiungerei, nei periodi successivi all’infiltrazione di Botox e Microbotox, in attesa del trattamento successivo, cicli di biostimolazione in modo da consentire alla pelle di mantenere un’adeguata idratazione ed elasticità.
Resta da testare la radiofrequenza ad aghi. Sembra promettere ottimi risultati. Non vedo l’ora di provarla. Da Aprile saprò riferirvi.
Esistono poi, per chi non volesse farsi tentare dalle meraviglie della medicina estetica, tutta una serie di trattamenti domiciliari fai da te. Ma di questo vi racconterò in uno dei prossimi articoli.