Tempo fa, ad un evento, ho conosciuto la dottoressa Cinzia Kaiser, specialista in chirurgia plastica ed estetica, esperta in tecniche laser oltre che in diagnosi e terapia dei Tumori cutanei fotoindotti. Parlando con lei del mio blog e dei trattamenti che più interessano a me e a voi che mi seguite, siamo finite a parlare dell’invecchiamento della pelle del collo e delle tecniche che lei utilizza per trattare un’area così difficile da migliorare con le metodiche a disposizione. Entrambe abbiamo convenuto sul fatto che, pur trattandosi di un’area in cui a volte il rilassamento è tale da rendere indispensabile la chirurgia, spesso il problema non è legato al cedimento della pelle, ma essenzialmente alla sua qualità che tende a diventare molto sottile e a raggrinzirsi. In casi di questo tipo l’unico modo per migliorare la situazione è quello di cercare di ridensificare la pelle agendo con:
- cicli di trattamenti biorivitalizzanti eseguiti con varie tipologie di prodotti,
- alcuni tipi di laser o radiofrequenze,
- alcuni tipi di peeling.
Inoltre, fondamentale per prevenire ed evitare peggioramenti, è l’utilizzo della protezione solare da applicare SEMPRE, in modo corretto, evitando l’esposizione solare selvaggia.
Mi raccontò che da un pò di tempo stava sperimentando una modalità di somministrazione di alcuni biorivitalizzanti, non con ago, come si è soliti fare comunemente, ma con un macchinario Enerjet 2.0 del quale vi avevo già parlato tempo fa ( Enerjet 2.0: la bioristrutturazione senza aghi), con il quale stava ottenendo ottimi risultati. Le dissi che conoscevo la metodica e il macchinario, ma che non l’avevo mai provato. A quel punto, vedendomi incuriosita mi disse: “Se sei d’accordo te lo faccio provare volentieri così potrai constatare su te stessa quali risultati si possono ottenere”. Accettai.
Qualche settimana dopo ero nel suo studio per eseguire Enerjet 2.0 su collo e linea mandibolare.
Ma come sempre, prima di raccontarvi quali sono stati i risultati conseguiti con tale trattamento, vediamo di ricordare cosa è Enerjet 2.0 e a cosa serve.
Cosa è Enerjet.2.0
Enerjet 2.0 è un dispositivo medico innovativo molto simile ad una grande pistola mediante il quale è possibile veicolare o somministrare principi attivi di vario genere nello spessore cutaneo.
La “pistola” di Enerjet 2.0
Come agisce Enerjet 2.0
Enerjet 2.0 “spara” e diffonde negli strati più profondi della pelle, senza aghi, ma solo mediante una potente flusso di energia cinetica, i principi attivi inseriti all’interno della pistola e scelti dal medico in relazione alla problematica da trattare e ne permette una diffusione ottimale.
Di fatto è un sistema di somministrazione di una sostanza senza l’utilizzo di un ago, ma solo attraverso energia cinetica
Quale tecnologia utilizza Enerjet 2.0
EnerJet 2.0TM, certificato FDA e CE, utilizza un’avanzata tecnologia Jet Volumetric Remodeling (JVR) mediante la quale viene rilasciata simultaneamente energia cinetica e un determinato principio attivo che, con danno epidermico minimo, genera un microtrauma profondo, con effetto controllato.
Di fatto il prodotto, un volta introdotto nella cute, non si deposita come avviene normalmente utilizzando un ago o una cannula di un qualunque diametro, ma crea migliaia di piccolissimi canali che ne permettono la diffusione in modo uniforme e in tutte le direzioni. Tale effetto di diffusione è chiamato Blast che significa esplosione.
Nell’immagine potete notare a sx la modalità di diffusione del prodotto con enerjet 2.0 a dx come si deposita il prodotto con l’utilizzo di un ago.
Infatti è come se il prodotto “esplodesse” all’interno della cute ad una velocità di 150 metri al secondo. L’effetto Blast diffonde i principi attivi nella pelle:
- nelle varie direzioni (fino ad arrivare ad 1cm di diffusione), attorno al punto di ingresso coprendo 100 volte l’area interessata da l’infiltrazione effettuata con un ago da 32G,
- in modo uniforme.
Potremmo immaginare che la gocciolina del materiale somministrato, funzioni come un proiettile, che riesce a perforare lo spessore della cute che come appena osservato, crea migliaia di canalini, i quali comportano microdanno ai tessuti . L’organismo, a seguito di tale microdanno, innescherà il naturale processo riparativo necessario per riparare il danno stesso, il quale condurrà a produzione massiccia di collagene.
The courtesy of Matteo Tretti Clementoni, MD
Il video sotto pubblicato illustra l’effetto Blast e la successiva formazione del collagene.
E’ chiaro che se con Enerjet 2.0 il materiale esplode formando tanti minuscoli canalini, aumenterà molto la superficie di contatto tra ciò che è stato iniettato e il derma rispetto alla superficie di contatto che si ha nel caso in cui sia utilizzato un ago. L’esempio di questo è visibile in questa immagine
Nell’immagine è possibile notare quante goccioline di materiale sono presenti nella cute trattata
La modulabilità del trattamento con Enerjet 2.0
Il trattamento con Enerjet 2.0 è modulabile. L’operatore potrà decidere:
- la profondità a cui far arrivare il materiale nello spessore cutaneo (6 mm e oltre),
- la pressione da imprimere che determinerà la profondità e la lunghezza dei canali che si formeranno nello spessore cutaneo. La pressione stabilita dipenderà dallo spessore della pelle da trattare che dovrà essere tanto inferiore quanto più è sottile la cute,
- la quantità di materiale da somministrare che dipenderà dalla problematica da trattare.