Tempo fa vi avevo raccontato di una sostanza la Spermidina, che da studi scientifici pubblicati si è dimostrata capace di:
- rallentare il processo di invecchiamento,
- avere funzione anti-aging.
All’epoca della pubblicazione del mio post (2019) vi avevo parlato di questa sostanza perchè mi era capitato di leggere un articolo interessante su un magazine americano che si occupa di medicina anti-aging, che faceva riferimento ad uno studio pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica in cui si dimostravano i vari effetti benefici della Spermidina.
All’epoca dell’articolo, a causa della difficolta’ nello stabilizzare la spermidina in forma attiva, non era stato ancora messo a punto nessun integratore valido (nonostante sul mercato ne esistessero alcuni, ma di dubbia provenienza ed efficacia) che potesse racchiudere i benefici di questa sostanza che si trova in molti alimenti. Avevo infatti concluso l’articolo sostenendo che l’unico modo per aumentare i livelli di Spermidina era quello di assumerla attraverso la dieta mediante gli alimenti che la contengono che peraltro non sono tantissimi e di cui ne dovremmo consumare in quantità abnorme per trarne i benefici sperati.
Oggi invece, dopo anni di studi e sperimentazioni, è uscito finalmente un integratore valido e con alta biodisponibilità formulato ad uno dei massimi studiosi sulla Spermidina il prof Frank Madeo.
Ma prima di raccontarvi di questo integratore e della mia esperienza con la sua assunzione, facciamo un passo indietro e vediamo di riassumere cosa è la Spermidina e a cosa serve .
Cosa è la Spermidina
La spermidina, insieme a spermina, putrescina e cadaverina, è una poliammina, un composto naturale contenente azoto, che riveste grande importanza nell’equilibrio dell’organismo e svolge un ruolo importante nel metabolismo cellulare.
Le poliammine presenti nel nostro organismo provengono da tre fonti diverse:
- il cibo,
- la sintesi operata dai batteri del microbiota intestinale (dovuta soprattutto a batteri appartenenti a varie specie del genere Clostridium, parte del Phyla dei Firmicutes.),
- la sintesi cellulare.
Molti studi scientifici dimostrano che le poliammine hanno un ruolo importante nel controllo dei meccanismi di crescita e di maturazione delle cellule.
Le nostre cellule sono la base della nostra vita ma purtroppo la loro capacità di rinnovarsi subisce un graduale rallentamento nel tempo. Iniziamo a invecchiare su base cellulare.
Si ritiene infatti che una delle cause dell’invecchiamento delle cellule e dei tessuti sia dovuto ad una riduzione del controllo esercitato dalle varie poliammine, in particolare spermina e spermidina.
Innumerevoli studi hanno dimostrato che i livelli di queste poliammine sono profondamente influenzati:
- dal consumo di alcuni alimenti,
- dal microbiota intestinale che può sintetizzare le poliammine stesse.
La spermidina, da numerosi studi studi pubblicati, sembra attivare il processo di rinnovamento cellulare chiamato autofagia, permettendo alle cellule di rigenerarsi.
Cosa è l’autofagia
Le cellule che invecchiano accumulano materia cellulare inutilizzata o dannosa.
Nel 2016 al biologo giapponese Yoshinori Ohsumi venne assegnato il premio Nobel per la scoperta di un meccanismo fisiologico legato al rinnovamento cellulare, chiamato autofagia.
L’autofagia è un meccanismo attraverso cui l’organismo elimina le cellule danneggiate e le sostituisce con cellule più sane. Tale meccanismo, purtroppo, tende ad incepparsi con l’avanzare dell’età
Mediante l’autofagia è come se le nostre cellule si ”autoriciclassero”: distruggono le loro componenti che sono diventate inutili e le trasportano al di fuori della loro membrana, giocando quindi un ruolo fondamentale nelle nostre difese.

È noto che l’autofagia viene attivata in vari modi, tramite:
- un intenso esercizio fisico,
- la restrizione calorica e il digiuno.
Quando ci troviamo infatti in situazioni di stress, come ad esempio una carenza nutrizionale, l’autofagia si attiva per sostenere il corretto funzionamento della cellula e favorirne la sopravvivenza. Di fatto se abbiamo meno energia perchè ci alimentiamo poco, il nostro corpo ne riconosce la mancanza, e va alla ricerca altrove mettendo in moto l’autofagia.
Relazione tra autofagia e spermidina
Secondo uno studio pubblicato su Molecular Cell ad Agosto 2019, condotto da Hanlin Zhang, ricercatore presso il Kennedy Institute of Rheumatology (NDORMS) di Oxford, e ad altri ricercatori, la spermidina promuove l’AUTOFAGIA.
Questo meccanismo permette:
- la pulizia della cellula,
- alla cellula di sostenersi in situazioni difficili.
Courtesy of https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29371440/
I risultati a cui giunge lo studio suggeriscono che la Spermidina potrebbe essere utilizzata per:
- rallentare l’invecchiamento,
- prevenire le infezioni a cui sono sono particolarmente soggetti gli anziani oltre a
- prevenire tutte le malattie che all’invecchiamento sono collegate.
E’ opportuno specificare che nello studio, i test con supplementazione di spermidina, sono stati eseguiti su sangue umano di donatori sani con età superiore ai 65 anni ed è proprio nelle cellule dei donatori più anziani che sono stati osservati miglioramenti della funzione immunitaria.
I vantaggi della Spermidina
Alla luce degli studi pubblicati si evince che la Spermidina ha proprietà antiossidanti e antinfiammtorie e vari effetti benefici:
- migliora il declino metabolico associato all’invecchiamento ,
- ha effetti protettivi nei confronti del cancro,
- previene le allergie alimentari,
- ha effetti protettivi nei confronti delle malattie neurodegenerative,
- protegge dalle malattie metaboliche come il diabete.

Inoltre da diversi anni, in medicina naturale, si utilizza la Spermidina come cura contro la caduta dei capelli e in chiave anti-aging.
L’evidenza scientifica ci dice inoltre che un aumento dell’assunzione della Spermidina sembra riprodurre molti degli effetti salutari della restrizione calorica che, come sappiamo risultare da molti studi scientifici, consente un aumento della longevità.
Courtesy of https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30082504/
L’immagine, tratta dall‘articolo di Frank Madeo mostra come la spermidina possa riportare indietro l’orologio biologico e contrastare l’invecchiamento, con un effetto globale sulla forma fisica cellulare (A), o può esercitare effetti specifici a vari livelli riducendo così l’incidenza delle malattie correlate all’età (B). Può quindi avere un’azione:
- protettiva sul sistema cardiovascolare,
- a livello delle difese immunitarie,
- antitumorale,
- nelle malattie neurodegenerative.
In quali alimenti si trova la Spermidina
La Spermidina si trova:
- nel latte materno dove ha lo scopo di stimolare la proliferazione cellulare del neonato,
- in maggiore quantita’ nello sperma (da cui il nome) dove riveste un ruolo chiave nella genesi della vita.
In effetti diversi studi scientifici dimostrano gli effetti benefici dello sperma (antiaging, antidepressivo, anticancro) come una sorta di integratore naturale, probabilmente non solo per la maggiore quantita’ di spermidina che contiene, ma anche per l’azione sinergica con numerose altre sostanze (spermina, prostaglandine, ossitocina, serotonina etc. ) oltre che per l’ottima biodisponibilità. Questo spiegherebbe in parte il motivo per cui lo sperma e’ stato usato fin dall’antichita’ per la preparazione di cosmetici e per la cura di molte malattie.
La spermidina e’ contenuta
- nei formaggi stagionati come ad esempio parmigiano, gorgonzola, gouda, gruviera, brie, cheddar e il manchego,
- nelle carni soprattutto pollo, ma anche in quelle di manzo, tacchino e maiale,
- nel latte magro,
- nei funghi,
- nelle pere,
- nelle patate,
- nei piselli,
- nei broccoli cotti e nel cavolfiore,
- nei fagioli di soia e in quelli rossi .
La spermidina si può assumere anche grazie alla frutta secca (pistacchi, mandorle e nocciole, semi) e nei prodotti a base di soia fermentata come miso e natto.
Schema che descrive le fonti di Spermidina nell’intero organismo. Oltre al metabolismo cellulare la spermidina viene assunta per via orale da fonti alimentari o prodotta da batteri intestinali. Successivamente, la spermidina può essere riassorbita dalle cellule epiteliali intestinali e viene distribuita attraverso la circolazione sistemica. Vengono elencati gli alimenti ricchi di spermidina. Gli integratori alimentari, tra cui il precursore della poliammina arginina e i probiotici (batteri produttori di poliammina) che aumentano la produzione intestinale di poliammine. (The Courtesy of “Spermidine in health and disease”

Come si possono aumentare i livelli di Spermidina per contrastare l’invecchiamento?
In uno studio condotto dal Frank Madeo e altri e pubblicato su Autophagy a gennaio 2019 si è cercato di capire il meccanismo d’azione indotto dall’assunzione di spermidina e come aumentarne i livelli per contrastare l’invecchiamento dal momento che con il passare degli anni, le concentrazioni endogene di spermidina diminuiscono a causa dell’alterazione di uno o più fattori che riducono la biodisponibilità della sostanza nell’organismo.
Infatti tutti gli studi sull’uomo di fatto concludono sottolinenando che i livelli di spermidina diminuiscono con l’invecchiamento oltre ad individuare una relazione tra ridotte concentrazioni di spermidina endogena e deterioramento correlato all’età. Dati epidemiologici recenti supportano questa nozione, dimostrando che un aumento dell’assorbimento di questa poliammina con alimenti ricchi di spermidina riduce la mortalità complessiva associata a malattie cardiovascolari e cancro.
Courtesy of https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30306826/
Questo declino dannoso può essere contrastato ingerendo alimenti
- ricchi di poliammine,
- estratti vegetali arricchiti con poliammine,
- spermidina sintetica,
- stimolando la sintesi di poliammine nel microbioma intestinale attraverso l’integrazione di prebiotici o probiotici.
Fino a poco tempo fa, infatti, vista la mancanza di un integratore che potesse aumentare i livelli di spermidina endogena, si discuteva di percorsi nutrizionali possibili finalizzati a contrastare il declino dei livelli di spermidina in modo tale da rallentare il processo di invecchiamento.