Di biorivitalizzazione ho già abbondantemente parlato nell’articolo Curare la pelle con i trattamenti di medicina estetica concentrandomi esclusivamente sul viso. Ebbene, la stessa metodica può essere effettuata anche su alcune zone ipotoniche (che hanno perso tonicità) del corpo come interno braccia, interno gambe, glutei, addome. La biorivitalizzazione come già detto, e’ una terapia antinvecchiamento che ha lo scopo di incrementare il tono, l’elasticità e l’idratazione profonda della cute con conseguente miglioramento del suo aspetto. Il risultato che si può raggiungere dipende molto dalle sostanze contenute nei prodotti biorivitalizzanti.
Effetti della biorivitalizzazione
Caratteristiche di un biorivitalizzante
In linea generale un biorivitalizzante deve:
- svolgere un’azione ristrutturante e intensamente idratante;
- stimolare i fibroblasti a produrre collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno;
- proteggere i fibroblasti dall’azione dannosa dei radicali liberi che si formano continuamente, in particolare durante l’esposizione solare.
Per quanto riguarda la capacità di un prodotto biorivitalizzante di stimolare la produzione di collagene è necessario distinguere tra:
- quelli che per la loro composizione sono in grado di stimolare la produzione di collagene reticolare (quello “buono” giovanile di tipo 3) e di conseguenza migliorare le funzioni biologiche della cute attraverso una stimolazione non solo riparativa, ma soprattutto rigenerativa (rigenerazione dermica). In questo caso non si mira esclusivamente al miglioramento della pelle dal punto di vista estetico, ma alla sua rigenerazione, a cui poi in seconda battuta, seguirà anche un miglioramento estetico. In questo caso sarebbe meglio utilizzare il termine biostimolazione. Per attivare la rigenerazione dermica vengono utilizzate alcune sostanze che agiscono stimolando “i recettori del fibroblasto (cellula del derma), detti CD44, a produrre in senso rigenerativo collagene reticolare, acido ialuronico ed elastina” . Un esempio eccellente di questo tipo di biostimolazione è quella autologa con PRP, oppure tra i prodotti di sintesi possiamo ricordare Skin B (per pelli giovani),
- quelli che per la loro composizione stimolano la produzione di collagene cicatriziale fibrotico (di tipo 1), tipo Skin R. In questo caso si avrà solamente un effetto di tipo estetico e non rigenerativo. Questo tipo di trattamento si effettua su soggetti con pelli mature ed ipotoniche in cui si ha già una presenza notevole di collagene fibrotico e nei quali diventa praticamente impossibile riuscire a stimolare la produzione di quello giovanile (di tipo 3).
Ecco perché sarebbe bene iniziare ad effettuare questo tipo di trattamenti in una età in cui la pelle ha ancora una buona capacità di risposta alla biostimolazione rigenerativa (quella da preferire).
Cosa è Skin R

È un biorivitalizzante che migliora l’aspetto della pelle rilassata indicato per le pelli mature ipotoniche e foto danneggiate (come la mia). Con l’avanzare dell’età si ha una perdita, graduale, ma continua di collagene, elastina e acido ialuronico, con conseguente disidratazione e formazione di rughe. I tessuti e la cute tendono a cedere determinando, per azione della forza di gravità , una caduta verso il basso. Con Skin R si ottiene un aumento della concentrazione di collagene fibrotico (di tipo 1) il quale, con la sua rigidità e durezza, distende la cute, la retrae e la “traziona” verso l’alto. L’effetto che si avrà sarà puramente estetico. In questo caso non si può parlare di rigenerazione dermica perché non viene stimolata la produzione di Collagene reticolare (di tipo 3), se non in minima parte.
Cosa contiene skin R
- Frammenti di acido ialuronico (molto fluido) capaci di attivare i CD 44 del fibroblasto (rigenerazione dermica, se pur minima);
- Una soluzione acida ed ipertonica capace di determinare un’azione irritante sui tessuti. Le sostanze irritanti inducono una reazione infiammatoria del derma. Ne consegue la formazione di collagene fibrotico che compatta la cute e, comportando una retrazione dermica, attua una distensione del tessuto cutaneo superficiale (effetto lifting);
- Aminoacidi precursori del collagene. Gli aminoacidi consentono la formazione di collagene fibrotico (I tipo).
Come viene effettuato il trattamento di biostimolazione
Per effettuare la biostimolazione viene utilizzato un ago corto e sottile e le iniezioni vengono effettuate nello strato superficiale del derma. Possono essere utilizzate due tecniche iniettive diverse:
- la tecnica a micro ponfi (un esempio potete osservarlo nel video). Si effettuano numerose microiniezioni, molto superficiali, distanziate di un centimetro nella zona che si è deciso di trattare. I ponfi rimangono evidenti per circa un paio d’ore, dopo di che la sostanza si distribuisce uniformemente nel derma superficiale richiamando acqua ed aumentando visibilmente l’idratazione e il turgore cutaneo.
- La tecnica lineare in cui vengono effettuate iniezioni multiple e diffuse nell’area da trattare.
È importante ricordare che, oltre alla sostanza utilizzata anche il traumatismo causato dalle iniezioni multiple, risulta utile ad attivare la formazione di collagene, a cui consegue una distensione dei tessuti.
Frequenza del trattamento
Si consiglia una seduta ogni 15 giorni da ripetere per 4 volte. Sospendere un mese, poi ripetere il ciclo (4 sedute distanziate di 15 giorni).
Costi
Una seduta di biorivitalizzazione con skin R ha un costo di 150 euro circa
La mia esperienza
Ricordate il mio problema delle “onde” (falsa cellulite) nell’interno coscia di cui vi avevo parlato nell’articolo Rilassamento cutaneo: che fare?. Nel mix di trattamenti che ho messo a punto per cercare di migliorare (o almeno non peggiorare!) questo inestetismo, ho introdotto, su consiglio della dott.ssa Lia Lavagno (la torturo letteralmente questa povera dottoressa!), la biorivitalizzazione con Skin R. I risultati sono stati ottimi, tanto è vero che ho iniziato il trattamento anche sul viso e sul collo (zona molto difficile da migliorare).
Il video si riferisce ad una seduta di biostimolazione con Skin R effettuata presso lo studio della dottoressa Lia Lavagno di Milano www.lialavagno.com.
Cosa ho ottenuto con la biorivitalizzazione con Skin R
- pelle più compatta e più distesa (si notano meno le rugosità);
- maggiore tonicita’ dei tessuti;
- “onde” meno evidenti.
Cosa NON ho ottenuto con la biorivitalizzazione con Skin R
Interno coscia levigato e “liftato” come quando avevo 30 anni.
Per cui è sempre bene ricordare che si tratta di trattamenti validi, migliorativi, che io consiglio sulla base della mia esperienza positiva, ma dai quali non ci si può aspettare il famoso miracolo. Chi spera in quello, meglio astenersi (consiglio il pellegrinaggio!).
A tutto ciò è necessario aggiungere una precisazione non da poco. Questo prodotto, validissimo, quando viene iniettato brucia (e anche tanto!). Si tratta, come ho detto sopra, di una soluzione acida e ipertonica. È per questo che brucia. E se lo dico io, che sopporto di tutto e che mi sottopongo a questi trattamenti senza un briciolo di anestesia, ci potete credere (guardate i piedi nel video e capirete!). E dal momento che è il liquido che brucia, una crema anestetica non avrebbe senso.
Ebbene nonostante tutto ho continuato. Ho finito il ciclo, ne ho iniziato un altro e ho iniziato il trattamento anche sul viso (ora sono passata a Skin colin di cui prossimamente vi parlerò). Voi, amiche mie, penserete che io sono una masochista. Ma non è così. Skin R funziona veramente, per questo non ho mollato. Inoltre devo dire che il liquido brucia molto all’inizio della seduta. Poi dopo le prime punturine è come se la parte si anestetizzasse e il dolore si attenua. Tra l’altro, nelle ultime sedute mi è sembrato di soffrire meno. Non so, forse si innesca un meccanismo di abitudine al dolore ed essendo più preparata (so cosa mi aspetta!), diventa più facile gestirlo.
Come recita il detto? “Per belli apparire bisogna soffrire”…. In questo caso lo trovo più azzeccato che mai.