BOTOX: PUO’ UN INTEGRATORE PROLUNGARNE LA DURATA E L’EFFICACIA?

Botox

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Da quando ho iniziato a scrivere e condividere con voi le mie esperienze devo tenermi ancora più aggiornata di quanto già non facessi prima. Oltre a girovagare continuamente sul web sui vari siti, blog e forum che parlano degli argomenti che mi appassionano, sono anche iscritta alla newsletter di varie riviste nel settore della medicina estetica dermatologia e chirurgia plastica, e proprio l’altro giorno ho letto un’articolo su un prodotto che ho trovato molto interessante.

Si chiama Zytaze e sembrerebbe essere efficace nell’aumentare e prolungare la durata del trattamento a base di tossina botulinica (Botox).

Per l’appunto proprio nei giorni precedenti, una mia amica che si sottopone regolarmente a trattamenti con il botox, lamentava il fatto che il trattamento durasse un po’  poco, nonostante la dottoressa a cui si rivolge la trattasse con la diluizione massima consentita. Neppure a farlo apposta qualche giorno dopo, spunta un articolo, pubblicato su Dermatology Times il 29 Novembre 2016, in cui viene intervistato il dottor Karol A. Gutowski, M.D., FACS, chirurgo plastico di Chicago, a cui viene chiesto di mettere a confronto le varie marche di botulino presenti sul mercato (americano). In Italia ricordo che le marche utilizzabili sono Vistabex dell’Allergan (Botox in USA) Bocouture della Merz, Azzalure della Galderma, Dysport della Ipsen (vedi articolo La Tossina Botulinica (Botox)).

Nell’intervista il medico sostiene che non esistono differenze sostanziali tra le varie marche. I prodotti sembrano essere molto più simili che diversi, non sono interscambiabili, ma quasi. Il Dysport è l’unico i cui effetti si vedono più velocemente, da uno a tre giorni, ma è un aspetto che risulta essere poco interessante nella scelta del prodotto.

Neppure la loro durata, che poi è l’aspetto che interessa di più il paziente, sembra differire. La ricerca lo supporta: non vi è evidenza che dimostri una durata maggiore dell’effetto di un prodotto rispetto all’altro.

Il dottor Gutowski ha però notato che l’effetto delle neurotossine svanisce in meno di tre mesi nella maggior parte dei pazienti.

Ed è qui che arriva “il bello” dell’intervista. Il dottore sostiene “un’opzione per risolvere questo problema e prolungare l’effetto del trattamento a base di Botox, sarebbe quella di assumere un supplemento di zinco associato all’enzima fitasi, prima della sua infiltrazione”.
Continua dicendo “secondo uno studio randomizzato, condotto su un gruppo di pazienti in cui una parte assumeva placebo e un’altra non sapeva che farmaco stesse prendendo, è `risultato che l’effetto del trattamento è durato in media circa il 30% in più nel 92 % dei pazienti che hanno assunto un supplemento di zinco e fitasi. Lo zinco associato alla fitasi, conosciuto come Zytaze, sembra procurare un supporto nutritivo che può aumentare l’efficacia del botulino”.
Questa notizia “bomba” non poteva passare inosservata. Sono andata per cui a leggermi tutto ciò che fosse inerente a questo prodotto e allo studio che era stato effettuato.

Vi racconto.

Sappiamo che la tossina botulinica  viene utilizzata per inibire le contrazioni muscolari oltre che in campo medico estetico, anche per correggere gli spasmi neurologici (i cosiddetti tic nervosi),  le distonie muscolari come i torcicolli permanenti, lo strabismo, per problemi legati alla eccessiva sudorazione (iperidrosi) e ultimamente anche per combattere l’emicrania.

Secondo tale studio sembra che il botox, per esser più efficace e più duraturo, necessiti di un’integrazione di zinco (ogni molecola della tossina dovrebbe essere associata ad una molecola di zinco). Senza zinco le tossine sembrano avere un effetto ridotto .

La tossina botulinica è prodotta in laboratorio, raccolta, purificata e infine processata in una polvere fine e secca. Sorprendentemente se lo zinco venisse aggiunto direttamente alla tossina in laboratorio il suo effetto risulterebbe depotenziato. Secondo tale studio, per essere efficace, la tossina, dovrebbe legarsi allo zinco nel tessuto umano successivamente alla sua infiltrazione. Tanto è vero che se un soggetto ha una quantità inadeguata di zinco nei tessuti, il trattamento a base di botulino sembrerebbe essere significativamente meno efficace.

Ma vediamo innanzitutto di capire cosa è lo zinco e come si può ottenere un aumento di tale minerale nell’organismo.

COSA E’ LO ZINCO

 Lo zinco è un oligoelemento che si trova naturalmente in numerosi alimenti, sia di origine animale sia di origine vegetale: nel pesce e nella carne, nei cereali (germe di grano e avena), nei legumi, nella frutta secca e nei semi (zucca, sesamo e girasole). Lo zinco è contenuto in buone quantità nella carne (ovina, suina, bovina), nelle noci, nel cacao, nelle ostriche, nel rosso dell’uovo e nei funghi. E’un antiossidante necessario per il corretto funzionamento dell’organismo, in particolare per la salute del sistema immunitario e per favorire l’equilibrio psico-fisico.

I FITATI E LO ZINCO

Aumentare e monitorare i livelli di zinco nell’organismo solo attraverso la dieta può risultare molto difficile. Il problema dell’assorbimento di zinco è in gran parte dovuto al fatto che molti cibi, come i cereali, i legumi e quelli ricchi di fibre, pur contenendo alte percentuali di zinco, contengono anche i fitati. Si tratta di un gruppo di composti contenenti fosfato, che, secondo uno studio pubblicato sul The Journal of Nutrition, ostacola l’assorbimento dello zinco. I fitati, come le fibre alimentari, non vengono digerite dal corpo, si “legano” saldamente allo zinco nel tratto intestinale e ne causano una facile espulsione dall’organismo, inibendo l’assorbimento di diversi minerali, in particolare lo zinco (anche il ferro e il magnesio).

Un aumento dei livelli di zinco si potrebbe ottenere privilegiando gli alimenti di origine animale, nei quali lo zinco risulta essere maggiormente biodisponibile, il che significa che il corpo può assorbirlo e utilizzarlo più facilmente. Si tratta però di alimenti che, se consumati in quantità eccessiva, potrebbero risultare dannosi per l’organismo.

Un’alternativa potrebbe essere quella di utilizzare degli integratori a base di zinco. Ma non tutte le forme di zinco sono egualmente assorbibili, alcune  possono esserlo meglio di altre. Assumere una forma di zinco poco assorbibile è inutile o addirittura può essere peggio che non assumere zinco per niente.

IL PRESUPPOSTO DELLO STUDIO

Vista la difficoltà di incrementare i livelli di zinco nell’organismo, i ricercatori, nel loro studio, hanno avuto l’intuizione di associare allo zinco la fitasi, un enzima che degrada efficacemente i fitati che, come abbiamo visto, inibiscono l’assorbimento dello zinco, in modo tale da renderlo disponibile.

I ricercatori puntavano a dimostrare se, attraverso l’assunzione per via orale di una compressa contenente oltre allo zinco anche la fitasi, fosse possibile massimizzare l’assorbimento di zinco, in modo da incrementare l’efficacia del botox.

COME E’ STATO CONDOTTO LO STUDIO

Si è trattato di uno studio in doppio cieco (un esperimento dove ne’ paziente ne’ medico, conoscono le caratteristiche del farmaco somministrato, con lo scopo di garantire il maggior livello di neutralità possibile, di ridurre al minimo gli errori, e minimizzare il rischio di influenzare il risultato della ricerca), con placebo come controllo, condotto dai ricercatori del Baylor College of Medicine, MD Anderson Cancer Center, Methodist Hospital and Weill Cornell University, USA.

Gli studiosi hanno reclutato 98 persone che sono state regolarmente trattate con una delle tre marche di tossina botulinica, approvate sul mercato americano: Botox (tossina A, Vistabex in Italia), Mylobloc (tossina B, Neurobloc in Europa), e Dysport (tossina A) per il trattamento di :

  • rughe facciali,
  • blefarospasmo essenziale benigno (movimento involontario delle palpebre),
  • spasmi emifacciali (spasmi muscolari in un lato del viso).

I partecipanti venivano scelti tra coloro i quali avevano utilizzato per gli ultimi tre trattamenti una tossina botulinica della stessa marca.
I pazienti dovevano assumere uno di questi tre integratori dietetici:

  • 50 mg di zinco citrato in combinazione con 3000U di fitasi (successivamente commercializzato con il nome di Zytaze);
  • 10 mg di zinco gluconato (una forma standard di supplemento di zinco che si trova nelle erboristerie);
  • placebo.

L’esperimento prevedeva che:

  • gli integratori fossero somministrati casualmente (studio randomizzato);
  • i pazienti assumessero uno degli integratori previsti per 4 giorni, prima del trattamento con il botulino ed il giorno stesso;
  • dopo il trattamento i pazienti dovevano tenere un diario in cui ne trascrivevano la durata e gli effetti.

I benefici riscontrati con i pazienti appartenenti al gruppo a cui veniva somministrato zinco associato all’enzima fitasi erano così notevoli, che alcuni pazienti si rifiutavano di cambiare gruppo al trattamento successivo.

I RISULTATI DELLO STUDIO

I ricercatori hanno scoperto che i 77 partecipanti che avevano ricevuto lo zinco e la  fitasi (gli altri avevano ricevuto il placebo e/o zinco 10mg), mostravano un effetto maggiore e una durata più lunga del trattamento con il botulino. Nello specifico i partecipanti riscontravano:

  •  una maggiore efficacia nell’84% dei casi;
  •  un aumento del 23,6%  della durata, nel 92% dei casi.

Nessun cambiamento significativo di efficacia o durata veniva riscontrato dopo che il paziente aveva ricevuto lo zinco da solo o il placebo.

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Confronto tra la durata del trattamento con botulino in un paziente che assume placebo e un paziente che assume un’integrazione con  50 mg. di zinco citrato e 3000 U di fitasi (Zytaze).

LE CONCLUSIONI DELLA RICERCA

I ricercatori hanno concluso: “Questo studio suggerisce che l’integrazione con zinco e phytase sembrerebbe avere un ruolo significativo nell’aumentare la durata e l’efficacia del trattamento a base di botulino per quanto riguarda il trattamento delle rughe, nelle forme di blefarospasmo essenziale benigno e nelle problematiche legate a spasmi emifacciali. Potenzialmente dovrebbe ridursi:

  • il numero di trattamenti da effettuare ogni anno;
  • la dose di tossina da utilizzare per ogni singolo trattamento.

Inoltre sembra possibile che i pazienti che venivano considerati poco responsivi al trattamento con il botulino, possano beneficiare ed ottenere buoni risultati dall’integrazione con zinco e fitasi.”

Fonti: Effect of dietary zinc and phytase supplementation on botulinum toxin treatments. Journal of Drugs Dermatology 2012 Apr 1; 11(4):*Koshy JC, Sharabi SE, Feldman EM, Hollier LH, Patrinely JR, Soparkar CNS.

Date le conclusioni dello studio i ricercatori sono giunti alla realizzazione di una compressa, commercializzata con il nome di Zytaze, che sembrerebbe procurare supporto nutrizionale per aumentare l’efficacia e la durata delle infiltrazione a base di botulino. L’acquisto è possibile attraverso il sito http://www.zytazeonline.co.uk, dove vengono fornite tutte le informazioni relative al prodotto che di seguito riporto.

COSA CONTIENE ZYTAZE

Gli ingredienti di ogni singola capsula Zytaze sono:

  • zinco sotto forma di zinco citrato 25 mg
  • enzima fitasi 500 mg.
  • altri ingredienti: silicone dioxide, magnesio stereato, cellulosa microcristallina.

QUANDO E COME ASSUMERE ZYTAZE

L’assunzione di Zytase deve avvenire quattro giorni prima del trattamento incluso il giorno stesso (totale 5 giorni). Le capsule da assumere sono due al giorno. Ogni confezione contiene infatti 10 capsule. L’assunzione può avvenire durante i pasti, ma non contemporaneamente ad altri farmaci e o supplementi (meglio aspettare due ore almeno)

ASSUMENDO UNA MAGGIORE QUANTITA’ DI ZYTAZE AUMENTA L’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO?

Non è detto. Troppo zinco nell’organismo può causare disturbi gastrointestinali tipo nausea, diarrea, vomito come pure vertigini, disfunzioni renali, anemia e un’abbassamento delle difese immunitarie. Poco zinco può diminuire l’efficacia del botulino, ma anche una sua quantità eccessiva. Anche una quantità eccessiva di fitasi può causare troppo assorbimento di zinco, con gli effetti collaterali prima illustrati.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE PRENDERLO PRIMA DEL TRATTAMENTO 

La tossina botulinica, per essere efficace, richiede la presenza di zinco nell’organismo e le attuali abitudini dietetiche comportano molto spesso un suo deficit.

ZYTAZE PUO’ AUMENTARE L’EFFETTO DEI FILLERS?

Zytaze non aumenta l’effetto dei fillers. Gli ingredienti sono formulati per incrementare l’efficacia del botulino.

EFFETTI COLLATERALI 

Se Zytase viene assunto al dosaggio raccomandato, gli effetti collaterali sono inesistenti. Solo nel caso in cui  il dosaggio giornaliero di zinco superi i 50 mg al giorno, si può riscontrare una diminuita funzione del sistema immunitario.

 CONTROINDICAZIONI

Zytaze è sconsigliato ai soggetti che hanno una sensibilità accertata`a qualsiasi componente di questa preparazione. Lo zinco può` diminuire l’assorbimento di tetracicline e di ciprofloxacine. Si consiglia l’assunzione di Zytase almeno due ore prima o dopo l’assunzione di questi antibiotici. L’uso dei seguenti farmaci aumenta la perdita di zinco dal corpo o interferisce con il suo assorbimento: aspirina, azidothimidine, zidovudine; captopril; enalapril; contraccettivi orali contenenti estrogeno; penicilline; alcuni tipi di diuretici  Non si conosce nessuna controindicazione per la fitasi. Supplementi di zinco possono causare una leggera nausea in soggetti sensibili se presi a stomaco vuoto.

COSTI

Circa 32 euro a confezione con spedizione gratuita.

CRITICA

Un articolo, pubblicato su Journal of Cosmetic Laser Therapy, 2014 October: “Scientific Skepticism and new discoveries: an analysis of a report of zinc/phytase supplementation and the efficacy of botulinum toxins in treating cosmetic facial rhytides, hemifacial spasm an benign essential blepharospasm”, mette in dubbio i risultati della ricerca. Gli autori hanno l’obiettivo di esaminare lo studio appena descritto per escludere possibile errori metodologici o evidenziare potenziali fonti di parzialità.

Gli autori della critica hanno valutato i risultati pubblicati comparandoli alla letteratura scientifica corrente riguardo:

  • alla deficienza di zinco nella popolazione,
  • al ruolo della fitasi,
  • ai precedenti studi relativi all’effetto che lo zinco avrebbe sul principio attivo della tossina botulinica.

RISULTATI

Gli autori dell’articolo evidenziano molteplici inesattezze nello studio, che sembrano smentire le conclusioni a cui i ricercatori erano giunti.

  • Manca una evidenza diretta di una deficienza di zinco nei soggetti partecipanti allo studio,
  • Non si capisce quale sia il livello di fitasi necessario, tale da permettere  un maggiore assorbimento dello zinco,
  • C’è ambiguità riguardo l’effettiva dose di zinco usata. Non è chiaro se gli effetti riscontrati siano dovuti alla dose di zinco, al tipo di zinco usato (zinco citrato), alla presenza di fitasi o ad una combinazione di questi effetti.
  • Sembra che vi sia un potenziale conflitto di interesse finanziario nell’esecuzione dello studio che può aver condizionato i risultati riportati.

Gli autori dell’articolo concludono affermando che i dati presentati sembrano essere inadeguati per poter affermare che i ricercatori abbiano realizzato una “nuova scoperta”.

Sulla base di questa valutazione appare chiaro un alto livello di scetticismo clinico e scientifico riguardo l’affermazione che un supplemento di zinco e di fitasi possa incidere sull’efficacia e/o sulla durata di qualsiasi tossina botulinica nel trattamento delle patologie descritte.

LE MIE CONCLUSIONI

Dopo aver letto la critica ho pensato “Accidenti mi era sembrato un prodotto così straordinario….uno studio così ben fatto!”. Ragionandoci su, mi sono chiesta: chi avrà ragione? Siamo tutti sufficientemente “grandi” per sapere che esistono gruppi di persone, ricercatori inclusi, talvolta spinti da interessi di vario genere a formulare determinate teorie. Riflettete anche voi. Perchè essere favorevoli alla commercializzazione di un prodotto che consentirebbe ai pazienti di ricorrere con minore frequenza al botox e porterebbe inevitabilmente i medici a ridurre i loro guadagni?

Sono quindi arrivata alla conclusione che l’unico modo per capire dove stesse davvero la “verità”, fosse semplicemente provare il prodotto. In fin dei conti si tratta di un integratore a base di zinco. Che danni potrà mai procurare? Al limite non avrà nessun effetto! E quindi….Guardate qua.

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L’ho acquistato non solo per me, ma anche per la dottoressa alla quale abitualmente mi rivolgo per il botox. Il suo parere sarà sicuramente più autorevole del mio. Lei ha già provato Zytaze. Io lo utilizzerò non appena effettuerò il prossimo trattamento (tra due mesi circa). Abbiate fiducia amiche mie, manca poco. Scopriremo insieme i risultati del mio mini esperimento. E chi volesse provare il prodotto e dirmi poi com’è andata, sarà il benvenuto.

P.S. Per questo articolo un ringraziamento particolare a Francesca, americana d’adozione (vive negli USA da più di 30 anni), che ha tradotto tutto quello che sono riuscita a scovare a proposito di quest’argomento, trattato solo ed esclusivamente in inglese.

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