Al congresso SIME (Società Italiana Medicina Estetica) che si è tenuto a maggio a Roma, al quale ho partecipato, ho seguito una sessione molto interessante, “L’eleganza delle labbra: esercizio di stile“, dedicata a quelle che dovrebbero essere le corrette proporzioni delle labbra. Tra i vari interventi quello del prof Giuseppe Sito, chirurgo estetico, “Le labbra: un punto di vista focale della bellezza rivisto con una nuova proposta di classificazione“, mi ha colpito in modo particolare.
“Le proporzioni estetiche delle labbra rappresentano un punto focale della bellezza del volto, ma, ad oggi, sono ancora poco definite”: sostiene il prof. Sito.
Cosa s’intende per proporzioni estetiche
Dentro di noi esiste un archetipo del bello al punto tale che l’uomo, fin dall’antichità, ha mostrato una naturale preferenza per le proporzioni ottimali tanto da definirle attraverso un numero, 1.618 o φ, dove la lettera greca indica l’iniziale dello scultore Fidia. Tale numero detto anche Proporzione Divina o Sezione Aurea (Golden Ratio) rappresenta un rapporto tra le parti grazie al quale si dovrebbe raggiungere l’armonia.
Il concetto nasce intorno al 450 a.C. con il greco Policleto il primo a formulare una vera e propria teoria del bello attraverso un trattato, denominato Canone (letteralmente regola), andato poi perduto, in cui si espongono i principi per realizzare la figura umana perfetta.
Anche Leonardo, successivamente, mostrò un notevole interesse per la sezione aurea. Suo l’Uomo Vitruviano, rappresentazione delle proporzioni ideali del corpo umano, con il quale Leonardo dimostra come esso possa essere armoniosamente inscritto nelle due figure “perfette”: il cerchio, che rappresenta il Cielo, la perfezione divina, e il quadrato, che simboleggia la Terra.

L’uomo Vitruviano
Arriviamo poi ai giorni nostri con la maschera aurea del dott. Marquardt, un ex chirurgo maxillo-facciale californiano, che negli ultimi decenni ha studiato la realizzazione di uno standard per giudicare la bellezza del volto umano. Il chirurgo ha teorizzato che esistono caratteristiche e proporzioni del viso che, attraverso la gratificazione visiva, corrispondono all’ideale della bellezza. Era sua convinzione che questo archetipo umano potesse essere mappato matematicamente, e dopo anni di ricerche, ha presentato quella che ha denominato maschera facciale, ossia una mappa idealizzata per delineare opzioni chirurgiche dentali ed estetiche, da utilizzare in soggetti che necessitano di procedure ricostruttive.
Utilizzando la sezione aurea come base, ha costruito una figura bidimensionale chiamata “Golden Decagon Matrix“, un disegno che si correla perfettamente con la forma del B-DNA, la forma più comune di DNA presente in natura.

La maschera di Marquardt

I volti armonici nelle proporzioni dovrebbero calzare la maschera alla perfezione.
Esempi di volti perfettamente proporzionati che calzano la maschera alla perfezione
Quindi se la bellezza di un volto è profondamente legata a questa idea di proporzionalità, il medico avendo a disposizione varie metodiche per effettuare il ringiovanimento, dovrebbe scegliere quella che permette di rendere il più possibile un volto armonico, in accordo con la Proporzione Divina.