Lo sapevate che esistono delle combinazioni alimentari vantaggiose per il nostro organismo e altre, invece, che possono creare problemi? Ebbene, girovagando sul web per cercare notizie a proposito di questo argomento che mi incuriosisce molto, mi sono imbattuta nel sito di un “guru” della nutrizione, dott. Filippo Ongaro (www.filippo-ongaro.it), che ho spesso ascoltato via etere su Radio 24, per essere intervenuto svariate volte, in qualità di ospite, alla mia trasmissione preferita “Cuore e Denari”.
Vi racconto cosa ho scoperto.
Di solito, quando si parla di corrette combinazioni alimentari, nella maggior parte dei casi si fa riferimento alla dieta dissociata. In questo caso, invece, si tratta di semplici indicazioni associative e dissociative che ci possono consentire di:
- utilizzare ed assimilare al meglio le proprietà nutritive degli alimenti,
- mantenerci in buona salute,
- aumentare l’energia e la vitalità durante il giorno,
- migliorare la qualità del sonno,
- migliorare i processi digestivi ed intestinali in modo tale da tenere sotto controllo il nostro peso.
Secondo gli esperti inglesi dell’Institute of Food Research (LFR) di Norwich, Gran Bretagna, una dieta che associa alcuni cibi in una stessa portata li rende fino a 13 volte più efficaci nel prevenire i tumori, rispetto al caso in cui, gli stessi alimenti, vengano consumati da soli.
Vediamo quindi di scoprire:
- quelle che sono le combinazioni da promuovere perché salutari,
- quelle che sarebbe meglio evitare perché invece non favorevoli.
Le combinazioni salutari
spezie ed erbe aromatiche + verdure

Secondo alcuni studi sembra che che le erbe aromatiche (basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, ecc..) e le spezie in generale (peperoncino, curcuma, curry, ecc…) siano in grado di potenziare gli effetti antiossidanti delle verdure. Quindi aggiungere ad una semplice insalata un mix di questi aromi, oltre che gustoso, è anche salutare.
limone + alimenti ricchi di ferro

Tutti noi sappiamo che il limone è ricco di vitamina C, ma forse non tutti sanno che questa vitamina permette l’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti. Utilizzando quindi il limone come condimento per i cibi ricchi di ferro come ad esempio cavolo, legumi, carne, spinaci, ne faciliteremo l’assorbimento.
Inoltre la vitamina C potenzia l’effetto delle sostanze antiossidanti contenute ad esempio nel tè verde. Quindi non dimenticate di aggiungerlo sempre a questo tipo di bevanda . L’importante è che non sia troppo calda per evitare che la vitamina C presente nel limone si ossidi, perdendo le sue proprietà.
olio extravergine di oliva+pomodori e/o carote

Tutti noi sappiamo che l’olio d’oliva è il condimento più salutare da utilizzare e che non dovrebbe mancare mai neppure nelle diete ipocaloriche proprio per i suoi effetti benefici sull’organismo. A maggior ragione dovrebbe essere utilizzato quando condiamo i pomodori, ricchi in licopene e le carote, ricche di betacarotene . L’olio extravergine di oliva, infatti, consente a queste due sostanze, betacarotene e licopene, di essere meglio assorbite dal nostro organismo.
frutta secca e/o semi oleosi + alimenti ricchi di resveratrolo

Sembra che, abbinare la frutta secca come (mandorle e noci) , ed i semi oleosi, (girasole, lino, zucca, ecc) ricchi di vitamina E, un potente antiossidante, a cibi ricchi di resveratrolo, una sostanza contenuta nella buccia dell’uva, nel vino rosso, nelle bacche scure, come mirtilli, mirtilli rossi e more, potenzi l’effetto della vitamina E e abbia effetti benefici e protettivi sull’apparato cardiocircolatorio e sul cervello.
cavoli + pesce

Questo abbinamento sembrerebbe creare una potente azione antiossidante, addirittura preventiva nei confronti di alcune forme di cancro. Gli esperti di nutrizione sostengono che abbinando questi alimenti si crea una sinergia virtuosa tra “il sulforafano presente nei vari tipi di cavoli (broccoli, cavolfiore, cavolini di bruxelles, ecc) ed il selenio contenuto nel pesce”
Per quanto riguarda gli abbinamenti “scorretti”, oltre alla ormai arcinota indicazione di non mescolare le proteine, tipo carne e formaggi, tra loro (ogni tipo di proteina ha bisogno di particolari enzimi che vengono attivati in specifiche condizioni di acidità), esistono altri abbinamenti non ottimali che mi hanno incuriosito e che mi preme condividere con voi.
Si tratta di associazioni alimentari che se attuate possono comportare:
- il rallentamento della digestione con conseguente malessere, pesantezza di stomaco e sonnolenza,
- la ridotta assimilazione di determinate sostanze nutritive presenti in certi alimenti.
Le combinazioni “scorrette”
uovo + spinaci

Ebbene, in questo classico piatto della cucina italiana, i fitati presenti negli spinaci rallentano l’assorbimento del ferro di cui l’uovo è ricco. Piatto sconsigliato, quindi, a chi vuole fare il pieno di questo minerale.
caffè+latte

Il cappuccino, tanto amato alla nostre latitudini e soprattutto utilizzato a colazione, risulterebbe essere un scelta non ottimale. Queste due bevande, indipendentemente da fenomeni di intolleranza al latte, infatti, se assunte insieme, formano una sostanza, il tannato di albumina, per digerire il quale, il nostro organismo, può impiegare fino a tre ore. Da dimenticare, quindi, per chi vuol avere una buona dose di energia per affrontare la giornata.
caffè+alimenti ricchi di ferro

I tannini del caffè, potenti antiossidanti, inibiscono l’assorbimento del ferro contenuto in alimenti come la la carne, i legumi o alcune verdure. Occhio, quindi, a consumarli insieme.
alcolici+amidi

Le bevande alcoliche, aumentando l’acidità, rallentano la digestione degli amidi contenuti nel pane, nella pasta, nelle patate, ecc.. Inoltre l’alcool rallenta l’assorbimento del ferro. Sarebbe quindi da evitare quando si consumano cibi ricchi di questa sostanza come carne, legumi o spinaci.
Si tratta di piccoli gesti quotidiani e semplici accortezze alimentari che, se osservate, faranno la differenza e permetteranno di trarre il meglio dalle sostanze nutritive presenti in alimenti molto comuni, sicuramente già utilizzati nella nostra dieta giornaliera, ma, forse, non abbinati in modo ottimale.
Inizialmente potrà essere faticoso a livello mentale ricordare di associare o dissociare determinati alimenti, ma, con un pò di pazienza, tutto poi diventerà un’abitudine. Provate e sappiatemi dire.