Il prof Camillo Ricordi è uno scienziato di fama internazionale.
E’ medico chirurgo. E’ Professore di Chirurgia, Medicina, Ingegneria Biomedica, Microbiologia e Immunologia dell’Università di Miami.
Direttore Emerito del Diabetes Research Institute (DRI). Dirige attualmente il programma di Terapie Cellulari e Medicina Rigenerativa del DRI ed e’ capo della Divisione di Trapianti Cellulari presso il Dipartimento di Chirurgia della stessa universita’.
Riconosciuto come uno dei principali scienziati nella ricerca per la cura del diabete e nei trapianti cellulari, il prof Ricordi è noto per aver inventato il metodo che ha permesso di isolare un gran numero di isole pancreatiche (contenenti le cellule produttrici di insulina) dal pancreas umano, e per aver eseguito la prima serie di allotrapianti clinici di isole che hanno avuto successo nel trattamento di forme gravi di diabete. La procedura è ora utilizzata in tutto il mondo.
Gli interessi di ricerca del professore comprendono:
- il trattamento del diabete e delle malattie autoimmuni che colpiscono il 20% della popolazione con 100 patologie diverse;
- l’induzione di tolleranza immunitaria ai trapianti per evitare i farmaci anti-rigetto;
- la modulazione dell’immunità e dell’infiammazione per prevenire o bloccare la progressione di malattie croniche associate all’invecchiamento che ora colpiscono il 90% della popolazione oltre i 65 anni;
- la medicina rigenerativa per prolungare la longevità sana (Healthspan Medicine).
Il prof Ricordi ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il Premio Mondiale di Chirurgia (Universita’ di Ginevra), l’Outstanding Scientific Achievement Award (American Diabetes Association).
Nominato Cavaliere Ufficiale dal Presidente della Repubblica Italiana nel più alto Ordine della Repubblica (l’Ordine al Merito), il professore ha anche prestato servizio nel Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della Salute italiano.
Il prof Ricordi è autore di oltre 1.170 pubblicazioni scientifiche
In qualità di inventore, ha ottenuto 27 brevetti e nel 2018 è stato eletto nella National Academy of Inventors (USA) “per aver contribuito invenzioni eccezionali che hanno avuto un impatto tangibile sulla qualità della vita, lo sviluppo economico e il benessere della società”.
Oltre a tutto ciò, il prof Ricordi ultimamente ha pubblicato un libro che sta riscuotendo un enorme successo: “Il codice della longevità sana”. Che ho letto avidamente. Un libro interessante e divulgativo di facile comprensione per tutti.
E, proprio per raccontarci del suo libro e svelarci se e come sia possibile tornare biologicamente giovani (sottotitolo del libro), l’ho invitato a partecipare ad una diretta sui social un paio di mesi fa.
In sintesi (molto in sintesi) nel libro, il prof. Ricordi sostiene che dal momento che è scientificamente provato che la nostra aspettativa di vita è determinata solo per il 20% dal nostro DNA, la ricetta per una longevità sana dipende essenzialmente dal nostro stile di vita (siamo noi artefici del nostro destino) e si basa su tre pilastri:
- alimentazione,
- attività fisica,
- integrazione alimentare.

Quando siamo arrivati a parlare di integrazione alimentare il professore ha menzionato le SIRTUINE e, tra gli altri integratori secondo lui fondamentali per una longevità sana, ha fatto cenno ad un supplemento alimentare che sarebbe in grado di attivarle: il SIRT 500 Plus.
Quindi vediamo di capire cosa sono le sirtuine e a cosa serve il Sirt 500 Plus.
Cosa sono le sirtuine
Le sirtuine sono fanno parte di una classe di proteine che svolgono un’attività enzimatica e regolano importanti vie metaboliche all’interno dell’organismo.
A cosa servono le sirtuine
La ricerca sulle sirtuine è iniziata nel 1991 con Leonard Guarente al MIT (The Massachusetts Institute of Technology) di Boston. Successivamente nel 2003 David Sinclair, aveva stabilito un legame tra l’enzima anti-invecchiamento Sirt1 e il resveratrolo, una molecola che fa parte della famiglia dei polifenoli. Dagli studi si era reso conto che tale molecola era in grado di allungare la vita media dei roditori e dei vermi di circa il 30% attraverso la sua capacità di attivare la Sirt1 e di mimare la restrizione calorica. E proprio insieme al Professor Leonard Guarente, dimostrarono come, proprio attivando le sirtuine, il resveratrolo avesse un effetto sul rilascio di insulina e quindi protettivo nei confronti del diabete.
Le sirtuine sono 7 e necessitano del NAD (nicotinammide adenina dinucleotide) per svolgere la loro funzione cellulare.
Il NAD+ è un coenzima naturalmente presente in ogni cellula del nostro corpo, ed ha un ruolo chiave nei meccanismi di riparazione del DNA. In pratica le nostre cellule, grazie alla presenza del NAD+ hanno una capacità innata di riparare il danno da DNA. Tale capacità, purtroppo, tende a diminuire con l’età, a causa proprio di una diminuzione dei livelli di NAD+.
Le sirtuine sono presenti nel nucleo, nel citoplasma e nei mitocondri delle cellule umane.
Nell’immagine sotto è visibile dove sono presenti le sirtuine, quale attività svolgono e su quali patologie possono agire

SIRT1 (presente nel nucleo) è stata la prima delle sirtuine scoperte ed è, insieme alla SIRT 3 (presente nel mitocondrio) tra quella più studiate. Entrambe hanno un impatto significativo sulla durata della vita degli esseri umani modulando i processi metabolici cellulari.
Il coinvolgimento della SIRT1 in molti processi neuronali ha portato ad ulteriori indagini sul ruolo che avrebbe nei disturbi neurologici come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e il morbo di Huntington. SIRT1 esercita un’azione neuroprotettiva ed è coinvolta nella sopravvivenza, nella neuropatologia e nell’espressione del fattore neurotrofico cerebrale.
La produzione delle sirtuine nell’organismo svolge un ruolo di primo piano nella prevenzione di moltissime patologie:
- l’iperglicemia,
- il diabete,
- l’obesità,
- la sindrome metabolica.
Inoltre sono considerate potenzialmente efficaci per trattare malattie neurodegenerative e cardiovascolari.
In ogni caso importanti ricerche (vedi sotto) hanno chiaramente dimostrato un effetto anti-invecchiamento delle sirtuine, proprio grazie alla loro abilità nel mimare gli effetti benefici della restrizione calorica e dell’attività fisica. Negli studi scientifici condotti si è osservato che organismi inferiori (roditori e vermi ) , una volta privati di sirtuine o recupero del NAD non riescono a vivere a lungo, mentre vivono più a lungo quando le sirtuine sono sovraespresse.
Potremmo in sintesi affermare che le SIRTUINE sono molecole:
- della longevità con effetto antinvecchiamento,
- in grado di invertire l’orologio biologico.
“Le sirtuine sono essenziali per mantenere la giovinezza e la differenziazione dei nostri tessuti più specializzati contribuiscono in modo significativo all’aspettativa di vita sana rallentando l’orologio dell’invecchiamento addirittura facendolo tornare indietro nel tempo” (“Il codice della longevità sana” C. Ricordi.