L’oil pulling: disintossicarsi con l’olio di cocco

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Come già ho raccontato molte volte, la nascita di questo mio blog mi ha permesso di conoscere tante persone interessanti, da alcune delle quali ricevo suggerimenti oltre che  spunti di riflessione e di osservazione differenti ai miei.

Con una ragazza in particolare, laureata in chimica e con esperienza nel campo della biologia,  da sempre appassionata dell’integrazione alimentare e  della medicina antiaging, ho iniziato una fitta corrispondenza fatta di scambio di esperienze. Ed è stato proprio grazie a lei che  sono venuta a conoscenza  della  dottoressa Lorella De Mariani, Biologo Nutrizionista, specialista in Biochimica Clinica ( www.demariani.it), alla quale lei si rivolge per i protocolli relativi all’integrazione alimentare finalizzata  a contrastare il processo d’invecchiamento  e alla quale mi ha indirizzata.

La dottoressa  mi ha veramente entusiasmato, sia per la sua preparazione sia per le metodiche utilizzate per le indagini cliniche, dai cui risultati seguono protocolli di cura personalizzati.

Della visita che ho effettuato presso di lei e delle indagini  che esegue presso il suo laboratorio vi parlerò successivamente.

Per ora voglio raccontarvi di un metodo di depurazione a me sconosciuto, ma di origini antichissime, indicatomi dalla dottoressa,  l’oil pulling, che rappresenta  molto più di una leggenda per “natural addicted”. 

Si tratta infatti di una pratica oggetto di moltissimi studi scientifici, sotto pubblicati , che  risulta effettivamente molto efficace per contrastare e soprattutto  prevenire moltissime patologie.

Ecco informandomi e approfondendo cosa ho scoperto.

Cosa è l’oil pulling 

L’oil pulling è una tecnica “detox”, ancora oggi molto attuale e utilizzata, che ha origine  nella medicina Ayurvedica indiana, che parte dalla “purificazione” della bocca e del cavo orale.

L’importanza di mantenere la bocca sana e pulita nella medicina ayurvedica 

Secondo l’Ayurveda la bocca rappresenta:

  • la porta attraverso cui i principi nutritivi entrano all’interno del corpo;
  • il canale attraverso cui passa anche l’aria che respiriamo e le parole che diciamo: da ciò deriva l’importanza primaria della bocca nella vita e nella comunicazione,
  • il primo laboratorio all’interno del quale avviene la digestione,
  •  la sede del senso del gusto che ci permettere di cogliere e distinguere i sapori. E l’Ayurveda considera gli organi di senso come fondamentali canali di collegamento e comunicazione con il mondo esterno.

Per questo nella medicina Ayurvedica è di fondamentale importanza  mantenere la pulizia quotidiana e sistematica dei denti, della lingua e  del cavo orale nel suo complesso.

Immagine tratta dall’articolo “Oil pulling for maintaining oral hygiene – A review”

Afferma la tradizione indiana che proprio sulla lingua, durante la notte, si annidano moltissime tossine che creano una patina bianca poco salubre, importante da  rimuovere adeguatamente.

Inoltre sappiamo che la bocca in generale  è un ambiente ricco di batteri e di microorganismi che vanno ad influenzare inevitabilmente la nostra salute e sono influenzati a sua volta dalle nostre condizioni di salute.

In cosa consiste l’oil pulling 

La tecnica consiste nel fare degli sciacqui orali con un cucchiaio di olio di cocco biologico, per circa 20 minuti a stomaco vuoto, preferibilmente al mattino appena alzati.

Questo tipo di olio, caratterizzato da una consistenza  solida (si liquefà a temperature superiori ai 24° C), una volta messo in bocca si scioglie a causa del calore e si emulsiona con la saliva. Si noterà infatti che  lo sciacquo,  che parte in modo molto denso proprio per la viscosità dell’olio,  diventa via via sempre più liquido e fluido, a causa dell’olio che  si mescola con la saliva.

La consistenza dell’olio di cocco

È importante:

  • agitare l’olio in bocca,
  • effettuare un movimento interno a “risucchio”, creando una sorta di effetto ventosa in modo tale da far arrivare l’olio in tutta la cavità orale.

In questo modo si stimola l’estrazione delle tossine, batteri e placca.

Al termine del “lavaggio” è importante:

  • sputare la miscela di olio e saliva,
  • sciacquare  la bocca con dell’acqua tiepida e  lavarsi i denti,
  • rimuovere  dalla lingua la patina che si è formata aiutandosi  con raschietto da lingua o con un cucchiaio.

Avremo capito di aver eseguito correttamente l’oil pulling se la miscela che sputiamo ha l’aspetto simile al latte.

All’inizio può essere difficile arrivare a 20 minuti di seguito, ma bisogna cercare di non fermarsi prima se vogliamo ottenere tutti i benefici derivanti da questa pratica. Andare oltre è altrettanto improduttivo perché può avvenire il riassorbimento delle tossine.
E’  importante evitare ingerire  l’olio  durante l’esecuzione dell’oil pulling, essendo carico di tutte le tossine raccolte durante il lavaggio.

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