Secondo voi ad una come me sarebbe mai potuto mancare il ricorso alla chirurgia plastica? Chiaro che ho provato anche quella e più di una volta.
Avevo 28 anni e l’anno dopo mi sarei dovuta sposare. Ma il mio naso non mi piaceva. Pensavo a come sarebbero state le foto del matrimonio, con quel naso orribile. Non aveva senso aspettare. Cominciai a parlarne a mia madre, che era contraria. Dovevo assolutamente convincerla. La mia tecnica è sempre stata quella dell’insistenza, lavorare al fianco…..e alla fine ottenni un sì. Non mi fu difficile trovare un medico bravo e capace. All’epoca abitavo a Pisa, una piccola città di provincia, dove ci conosciamo un po’ tutti. E il settore non era inflazionato come oggi. I medici bravi erano pochi e molto conosciuti.
La scelta ricadde su il dottor Alessandro Massei, ottimo professionista, che, ho visto su internet, lavora ancora (cosa di cui mi sono stupita sono passati vent’anni, io ero così giovane e lui mi sembrava già un po’ avanti con gli anni…….)
LA RINOPLASTICA ESTETICA E RICOSTRUTTIVA
È un intervento di rimodellamento del naso. E’ importante distinguere tra due tipi di interventi: la rinoplastica estetica (correzione estetica del naso) e la rinoplastica ricostruttiva (correzione funzionale del naso). Si tratta di due forme diverse, ma nella chirurgia del naso spesso complementari perché in molti casi la seconda tecnica integra la prima e la prima permette la seconda.
L’intervento di rinoplastica estetica è adatto a correggere difetti quali la dimensione della punta del naso, la sua larghezza e lunghezza, l’eventuale presenza di una gobba, e altre malformazioni cartilaginee minori. Sotto il profilo funzionale, la rinoplastica ricostruttiva interviene correggendo tutti gli eventuali problemi respiratori associati (ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto nasale). I risultati dell’intervento sono definitivi.
La modifica della forma del naso, e quindi il risultato estetico definitivo dell’intervento, viene concordata con il paziente. Molto importante far capire bene al medico quali sono le nostre aspettative rispetto al risultato che si desidera ottenere, per non incorrere in inutili delusioni. Le aspettative devono essere realistiche. Non si può pretendere di arrivare dal chirurgo e chiedere un naso uguale a quello di una determinata attrice o modella. Se il chirurgo fosse disposto ad assecondare una richiesta del genere, il paziente poterbbe ritrovarsi con un naso artefatto, poco in armonia con il resto dei lineamenti. D’altra parte sarà compito del chirurgo spiegare il risultato definitivo ottenibile in relazione alla forma e all’aspetto del viso, in modo tale da ottenere un effetto molto naturale e armonioso (non si deve vedere che è un naso operato!). Deve sembrare il naso che madre natura ci ha regalato.
COME AVVIENE L’INTERVENTO
In entrambi i casi, l’intervento chirurgico viene effettuato quasi sempre con la cosiddetta “tecnica chiusa”, tecnica in cui le incisioni vengono nascoste all’interno delle narici. In casi particolari di nasi molto grandi spesso operati più volte, si esegue invece la “tecnica aperta”, che prevede una piccola incisione alla base del naso in corrispondenza della columella (parte che divide le due narici). Questo tipo di intervento viene eseguito molto di rado.
L’intervento si esegue in anestesia generale o locale con sedazione in relazione alla sua complessità e dura un tempo variabile tra 1 e 2 ore. Si esegue in regime di day-hospital, con dimissione mediamente a 4 ore di distanza dalla fine dell’operazione.
Quasi sempre vengono inseriti dei tamponi nasali morbidi e forati, trattati superficialmente con un particolare soluzione umettante, che consentono al paziente di respirare liberamente, e che vengono rimossi in media dopo 48 ore, senza provocare alcun disagio o dolore al paziente.
Il dolore post-operatorio è quasi del tutto assente, e comunque controllabile con i normali antidolorifici. I lividi presenti ai lati del naso e nella regione sotto gli occhi scompaiono spontaneamente e progressivamente nell’arco di 10 /15 giorni.
Dopo l’intervento il naso apparirà gonfio, e per una completa stabilizzazione del risultato bisogna attendere qualche mese.
Al termine dell’intervento viene applicato un gessetto nasale che ha la funzione di proteggere il naso appena operato, e che viene tolto dopo circa 7 giorni. Nei casi di sola correzione della punta, e quindi di rinoplastica non completa, non si applicano né i tamponi nasali, né il gessetto, e la punta del naso è protetta da piccoli cerotti che vengono rimossi nel giro di pochi giorni. In questo caso l’anestesia sarà locale con sedazione. La normale attività quotidiana può essere ripresa nell’arco di 24/48 ore.
PRECAUZIONI DOPO L’INTERVENTO
Successivamente all’intervento, si consiglia di sospendere l’attività sportiva e di non esporsi al sole o all’azione delle lampade solari, o di frequentare sauna o bagno turco, per 30 giorni. Si possono indossare gli occhiali fin da subito che non devono essere troppo pesanti.
LIMITI DI ETA’
Il limite minimo di età per una rinoplastica sono 17/19 anni, variabile in relazione al pieno sviluppo del naso. Non esiste un limite massimo se un paziente è in buona salute. Spesso, in età adulta, questo intervento viene associato al lifting. Infatti invecchiando la punta del naso tende a scendere verso il basso. Non avrebbe senso fare un lifting che ringiovanisce di dieci anni e lasciare un naso che dimostra tutti gli anni che ha.
LE CICATRICI
Qualunque sia la metodica chirurgica impiegata, ossia metodica chiusa o metodica aperta, le cicatrici della rinoplastica sono praticamente invisibili.
LE COMPLICAZIONI DELL’INTERVENTO
Le complicanze sono rarissime, e possono essere relative ad un modesto sanguinamento, prevenuto utilizzando i tamponi nasali.
LA MIA ESPERIENZA
Con gli interventi di chirurgia plastica in generale sono stata fortunata. Ed in particolare con quello di rinoplastica. Il mio intervento è stato effettuato in anestesia totale con una notte di ricovero in clinica (oggi si fa quasi esclusivamente in day-hospital). Non ho avuto nessuna complicazione o problema di sorta. Il mio intervento e’ stato sia di tipo estetico che ricostruttivo (avevo una deviazione del setto nasale che mi dava un po’ di problemi di respirazione). Nel mio caso non è stata modificata la punta del naso che credo sia la cosa più difficile da effettuare. Lo dico non per esperienza diretta, ma per aver visto interventi chirurgici di questo tipo con risultati spesso poco soddisfacenti. Nonostante siano passati più di 20 anni e le tecniche siano almeno in parte cambiate, non mi ricordo di avere avuto dolore ne successivamente all’intervento ne quando mi hanno tolto i tamponi, che era la parte che temevo di più. Certo i lividi ed il gonfiore sono considerevoli, ma si risolvono in breve tempo. Anche il gonfiore che solitamente persiste per un paio di mesi, nel mio caso è scomparso nel giro di poche settimane ad eccezione della mattina al risveglio. Il risultato è stato ottimo. Il mio naso sembra quello che avrebbe potuto donarmi madre natura. È in perfetta armonia con il resto del viso. Il chirurgo ha fatto un eccellente lavoro sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista estetico.
Pur essendo io favorevole alla chirurgia plastica, riferendo la mia esperienza positiva, e ritenendo che sia un ottimo rimedio alla soluzione di complessi che possono comportare una difficile accettazione di noi stessi e rendere difficile la vita di relazione, non voglio assolutamente dire che la chirurgia plastica sia una passeggiata. Un intervento di chirurgia plastica oltre ad essere definitivo è sopratutto un intervento di chirurgia e in ballo c’è il nostro corpo e la nostra salute. Comprarsi un corpo nuovo non è come comprarsi un abito nuovo. E se la scelta del medico è molto importante nei trattamenti di medicina estetica, che comunque hanno effetti temporanei, in questo caso diventa fondamentale. E’ essenziale ponderare bene la decisione e soprattutto mettersi nelle mani del miglior chirurgo possibile.
QUALCHE CONSIGLIO: COME SCEGLIERE IL CHIRURGO
Questi consigli valgono per qualsiasi intervento di chirurgia plastica intendiamo effettuare e non solo per la rinoplastica.
Anche in questo caso restano valide tutte le considerazioni fatte nell’articolo “La scelta del medico: alcuni consigli”. Inoltre entrano in gioco altri fattori.
E’ fondamentale essere certi che il medico a cui ci rivolgiamo sia specializzato in chirurgia plastica, l’unica specializzazione universitaria che insegna a praticare la chirurgia estetica. Sembra un’ovvietà, ma non è così. Sono molti i medici che effettuano interventi di chirurgia estetica senza avere una preparazione universitaria specifica. Magari hanno fatto un master, anche all’estero, ma non è la stessa cosa. Un conto è studiare 5 anni le tecniche di chirurgia plastica, e possibilmente metterci un’altra dozzina d’anni di esperienza ospedaliera o universitaria. Un altro conto è fare solo un master di qualche settimana.
Per sapere se il chirurgo è specializzato in chirurgia plastica deve essere socio ordinario della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), consultando il sito www.sicpre.it (non un semplice aderente, categoria che comprende non specialisti e cultori della materia provenienti da altre specializzazioni) oppure alla Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (AICPE) www.aicpe.org .
Nella discussione se sia preferibile che la rinoplastica venga eseguita da un chirurgo plastico o da un chirurgo otorino non si può trovare una risposta precisa. Ci sono chirurghi plastici che non sanno fare la rinoplastica ed otorini che la sanno fare, anche se mediamente è più facile la cosa contraria in quanto gli otorini si occupano più spesso di altre problematiche, orecchio, laringe, parotide, etc…, e hanno meno familiarità con le problematiche estetiche.
Chiedere che tipo di anestesia intende utilizzare, se locale con sedazione o totale. In alcuni tipi di intervento come ad esempio la rinoplastica completa o la mastoplastica additiva, l’intervento in anestesia totale è indispensabile. Se fosse eseguito in anestesia locale potrebbe comportare conseguenze gravissime.
Chiedere se ha un’equipe propria, la struttura in cui esegue gli interventi e chi è l’anestesista a cui si appoggia.
E’ importante che un chirurgo abbia una equipe collaudata e affiatata, così da essere certi che non sia uno che va ad operare in strutture sempre diverse e con un’equipe di volta in volta sempre differente. In questo modo si è sicuri di poter ottenere il massimo risultato e la massima sicurezza. I chirurghi “ambulanti” possono anche essere bravi, ma il problema consiste proprio nella mancanza di affiatamento che deriva dal lavorare con un’equipe che non è sempre la stessa. Ho un amico chirurgo plastico che rifiuta di andare ad operare dove non può portare con sé la sua equipe. Mi dice sempre che in questo modo non potrebbe garantire il buon esito dell’intervento.
Anche la struttura in cui vengono eseguiti gli interventi riveste grande importanza. Per legge gli interventi in sedazione e quelli in anestesia totale possono essere effettuati solo nelle cliniche o nei day-surgery autorizzati, che sono pochi. Questa è un’informazione molto importante non solo per valutare il chirurgo, ma soprattutto per la nostra salute in generale. Rifiutatevi categoricamente di farvi operare in sedazione e tantomeno in anestesia totale, presso l’ambulatorio del chirurgo che vi dice che lo fa per farvi risparmiare (a me è capitata una proposta simile!). Una sala operatoria non completamente attrezzata non tutela la sicurezza del paziente e dimostra la scarsa professionalità di un chirurgo che propone interventi simili. Solo nel caso di intervento in anestesia locale allora si potrà essere operati in qualunque ambulatorio attrezzato.
Oltre al chirurgo è di primaria importanza la figura dell’anestesista che se capace ridurrà al minimo le conseguenze che si possono avere con l’anestesia totale.
Chiedere un preventivo estremamente dettagliato in cui compaiano tutte le voci di costo, e se il prezzo è troppo basso, indagare su quale voce si sta risparmiando. Diffidare se l’onorario del chirurgo è inferiore al 50% del totale e chiedere sempre se eventuali ritocchi sono compresi. Diffidare anche nel caso contrario, quando il prezzo è troppo alto e l’onorario del chirurgo supera di tre volte la somma di tutte la altre voci di costo. In questo caso chiederne conto e pretendere una spiegazione convincente.
Assicurarsi che il chirurgo abbia senso estetico
L’aspetto essenziale perché la chirurgia plastica in generale, ma a maggior ragione l’intervento di rinoplastica abbia successo, è che il chirurgo sia dotato di senso artistico/estetico. Un tempo la tendenza era quella di rifare nasi standardizzati, tutti uguali, molto “allunati”, senza tener conto delle caratteristiche del singolo paziente e delle sue esigenze. Oggi non è più così. Ogni viso è diverso ed il naso deve essere modificato in modo da mantenere determinate proporzioni e rispettare determinati canoni di bellezza ideali senza il rispetto dei quali anche il lavoro tecnicamente più esatto risulta vano. Un chirurgo plastico senza senso estetico ha le stesse possibilità di carriera di un pianiista senza orecchio. Questa sensibilità estetica si può apprendere e migliorare ma nasce sicuramente da una predisposizione ed è per questo che non tutti i chirurghi plastici sono anche bravi chirurghi estetici.
Per scegliere un chirurgo che abbia queste caratteristiche è importante vedere i suoi lavori e parlare con persone che da quel chirurgo sono già state operate. Essere certi della sua esperienza, che dipende da quanti interventi di quel tipo ha fatto. Ci sono molti chirurghi che sono molto bravi a fare il seno, perché hanno fatto molti interventi di quel tipo, e in quello si specializzano, e non altrettanto capaci a fare i nasi e viceversa.
COSTI DELLA RINOPLASTICA
E’ difficile dare un prezzo di riferimento il quale può variare molto in relazione alla complessità dell’intervento (rinoplastica parziale o totale), dalla clinica dove viene effettuato. Si può andare da un prezzo base di 3.000 euro ad un prezzo massimo di 7.000.
Un consiglio in più che mi sento di dare è quello di non affrontare nessun intervento di chirurgia plastica nei mesi caldi. Si tratta di interventi soprattutto la rinoplastica che comportano un notevole gonfiore post operatorio, situazione che il caldo tende ad aggravare. Alle nostre latitudini i mesi freddi sono tanti. Quindi meglio programmare l’intervento durante quei mesi.
RINOPLASTICA NON CHIRURGICA: RINOFILLER
In alcuni casi la forma del naso può essere migliorata attraverso una rinoplastica senza bisturi (rinoplastica non chirurgica) con uso di un rinofiller. Si tratta di piccole modifiche del naso molto limitate il quale resta sempre della stessa grandezza e la sua forma complessiva non varia. In pratica l’unica cosa che si può fare è riempire l’angolo naso-frontale in modo che nei nasi aquilini la gobba sia meno evidente.
Nella rinoplastica non chirurgica un materiale ben collaudato per correggere difetti del naso, traumatici o postchirurgici, è la idrossiapatite di calcio, il cui nome commerciale è Radiesse, di cui ho già parlato nell’articolo “I Fillers”. Deve essere iniettato in profondità subito sopra il periostio.
Valida alternativa è l’uso di materiale prelevato dalla stessa persona, cartilagine o tessuto adiposo. É necessario un piccolo intervento in anestesia locale ma il risultato è stabile e sicuro.
Non conosco personalmente i costi del Rinofiller, ma da informazioni ricevute da persone che l’hanno fatto il prezzo medio dovrebbe essere di circa 700 euro.
Una piccola postilla. E’ bene chiarire una cosa. La bacchettata fatata non ce l’ha nessuno, neppure il chirurgo più bravo. Anzi quelli più bravi sono proprio coloro i quali non promettono miracoli. I miglioramenti sono notevoli ed io li ho sperimentati in prima persona, ma non si può pretendere che la chirurgia plastica sia la risolutrice dei problemi di mancata accettazione di noi stessi. Può essere di aiuto, ma non è una magia. E se una persona ha problemi di questo tipo, è probabile che non si accetterà neppure dopo un milione di interventi di chirurgia estetica di cui non sarà mai completamente soddisfatta, in quanto non in linea con le proprie aspettative. Questo per dire chirurgia sì, ma da affrontare “cum grano salis”.
P.S. Proprio su questo argomento, ossia sulla percezione che ognuno ha del proprio corpo e sui problemi a questo connessi, ho chiesto la collaborazione ad una mia amica psicologa che a breve pubblicherà un articolo su questo Blog.
Fonti: La rinoplastica oggi – Come scegliere il tuo chirurgo estetico (Eugenio Gandolfi)
Esempi di attrici con intervento di rinoplastica ben eseguito
Cher
Angelina Jolie
Scarlett Johansson
Kate Winslet
Demi Moore
Nicole Kidman