Avevo appena iniziato a scrivere l’articolo riguardante l’idrocolonterapia, una terapia anti-aging molto efficace mediante la quale è possibile migliorare il benessere di tutta la persona, ma mi sono resa conto che non potevo andare avanti. Avrei dovuto prima spiegarvi cosa è il microbiota intestinale, strettamente correlato all’idrocolonterapia, e il motivo per cui in questi ultimi anni se ne parla sempre più spesso come elemento fondamentale per la nostra salute.
Eccomi quindi qui a raccontarvi tutto.
Cosa è il microbiota
Il microbiota è l’insieme dei microrganismi che popolano il nostro intestino, soprattutto colon ed intestino tenue, un tempo chiamato “flora intestinale”. Si tratta di popolazioni di batteri, ed altri microorganismi che sono presenti all’interno del nostro corpo, distribuiti in molti tessuti o organi, che convivono con noi.

Quali funzioni svolge il microbiota
Il microbiota:
- svolge una funzione di barriera contro la proliferazione dei batteri patogeni,
- è coinvolto nei meccanismi di regolazione e di modulazione del sistema immunitario, nella produzione di vitamine (acido folico, vitamina K e del gruppo B) e di alcuni amminoacidi,
- regola l’assorbimento di diversi minerali,
- permette la digestione di alcuni carboidrati.
Come cambia il microbiota durante la vita
Alla nascita, il tratto digerente dei neonati è completamente sterile e viene colonizzato immediatamente, durante il parto, dai microrganismi con cui viene in contatto, provenienti dal tratto riproduttivo e fecale della madre.
Successivamente i batteri provengono:
- dall’allattamento,
- dall’ambiente,
- dall’alimentazione.
Nel corso dei primi anni di vita l’intestino viene colonizzato soprattutto da batteri quali Proteobacteria e Firmicutes.
Interessante che il microbiota di neonati partoriti con cesareo e/o di quelli allattati artificialmente appare profondamente diverso e impiega più tempo a stabilizzarsi.
Nei primi 4-36 mesi di vita, a seguito del contatto con i genitori, con l’ambiente esterno e con il cibo, il microbiota si sviluppa cambiando rapidamente. Ecco perché qualsiasi intervento sulla flora batterica in questa età, assume un significato importantissimo in quanto lascerà un segno indelebile su quello che sarà il microbiota dell’adulto creando una specie di imprinting.
Da questa situazione individuale di base si avranno varie modifiche che avverranno nei diversi stadi della vita e che dipenderanno da vari fattori.

Come si modifica il microbiota nell’adulto
Il microbiota non è stabile nel corso della vita, ma subisce delle modificazioni. La sua composizione è infatti influenzata da diversi fattori:
- localizzazione geografica,
- nascita (parto naturale o cesareo)
- fattori genetici,
- specie microbiche presenti nell’ambiente,
- dieta,
- somministrazione di pre o pro-biotici,
- somministrazione di antibiotici,
- risposta immunitaria e da infezioni occasionali,
- patologie,
- età.
Nel neonato è fondamentale il tipo di allattamento ed il successivo svezzamento per lo sviluppo di una flora batterica normale (solo l’1% dei nostri geni viene trasmesso dai genitori, il restante 99% viene acquisito dal microbioma presente nell’ambiente circostante in particolare al momento della nascita, durante il transito attraverso il canale del parto e successivamente con l’allattamento).
Nell’adulto ogni individuo ha il proprio caratteristico microbiota, derivato dall’ambiente esterno e dall’alimentazione che probabilmente determina la risposta individuale alla dieta, alle terapie farmacologiche e la suscettibilità a sviluppare specifiche patologie che tende a rimanere identico nel tempo. Infatti ogni intervento esterno sulla composizione batterica porterà esclusivamente ad una modifica transitoria del microbiota, che tenderà poi a tornare alla sua composizione originale.
La dieta rimane il fattore predominante nel determinare l’equilibrio del microbiota. Un’alimentazione ricca di verdura, frutta e cereali integrali garantisce un elevato apporto di quelle fibre che garantiscono massima ricchezza e diversità del microbiota.