Esattamente un anno fa, dopo aver eseguito il trattamento Endolift nella zona del contorno mandibolare e sottomentoniera, presso il dott. Riccardo Forte avevo scritto un articolo nel quale, come faccio sempre, dopo aver dato una descrizione dettagliata della metodica, avevo documentato la mia esperienza con il trattamento.
L’articolo aveva suscitato molto interesse. In tantissime mi avete scritto, per avere informazioni aggiuntive e per conoscere i nomi dei migliori medici che praticano il trattamento nelle varie regioni.
Ma la domanda più ricorrente che mi avete posto a proposito di questo trattamento è stata ed è: quanto durano gli effetti di Endolift?
Fino ad un pò di tempo fa non potevo far altro che rispondere sulla base di quello che mi avevano riferito i medici a cui mi ero rivolta. Ma oggi, ad un anno di distanza, sono in grado di raccontarvelo personalmente, ma soprattutto di farvelo osservare attraverso le mie foto.
Prima però di rivelarvi cosa è accaduto al mio contorno mandibolare in questo anno, voglio ricordarvi cosa è e a cosa serve Endolift e qual è stata la mia esperienza con questo trattamento.
Per ulteriori approfondimenti, vi consiglio di leggere l’articolo pubblicato a suo tempo.
Che cosa è il trattamento Endolift
Endolift è un procedura laser assistita, mininvasiva, non chirurgica, eseguita con fibra ottica, nata nel 2005 effettuata mediante il macchinario LASEmaR 1500 (macchinario molto versatile che può essere utilizzato, cambiando il manipolo, anche per altri tipi di trattamenti), certificato ed approvato dalla FDA americana per la liposuzione laser assistita.
Il Macchinario Lasemar 1500
L’Endolift è infatti una tecnica, derivata dalla classica laserlipolisi chirurgica, modificata per uso ambulatoriale. In uno studio del 2006, la FDA americana, ha dimostrato che circa il 50% degli oltre 2200 pazienti trattati con liposcultura laser assistita aveva ottenuto uno maggiore skin tightening grazie all’effetto termico del laser rispetto ai risultati ottenibili con la tradizionale liposuzione, certificando che il laser è più efficace sul grasso rispetto ad altre energie termiche.
Cosa promette Endolift
ENDO significa interno e LIFT sollevare. Di fatto Endolift è una tecnica avente lo scopo di liftare i tessuti direttamente dall’interno.
Il trattamento Endolift ha come scopo quello di:
- ridurre la lassità cutanea agendo con effetto tightening sulla pelle,
- ridurre gli eventuali accumuli adiposi presenti (lipolisi),
- attivare le funzioni metaboliche della matrice extracellulare,
- ristrutturare i setti dermici.
La mia esperienza con Endolift: un anno fa
Come potete osservare dal video sotto pubblicato, ho effettuato Endolift nella zona del contorno mandibolare e del sottomento. Il mio obiettivo era quello di ottenere un effetto di skin thitening in queste zone che vedo cedere sempre di più.
Il Dottor Forte, visto il mio obbiettivo e la struttura del mio viso, molto magro e povero di grasso in cui è preponderante la componente lassità cutanea, aveva deciso di personalizzare il trattamento utilizzando:
- una fibra ottica molto sottile (200 micron) mantenendosi più superficiale possibile all’interno della cute,
- una potenza non troppo elevata (che durante il trattamento è stata ridotta visto l’edema che iniziava a presentarsi),
- impulsi brevi.
Le sensazioni avvertite e gli effetti collaterali del trattamento
Il trattamento è fastidioso e, solo a tratti, doloroso. Per ridurre il dolore viene direzionata nella zona da trattare un getto di aria fredda che effettivamente desensibilizza notevolmente la parte trattata. Diciamo che nel complesso il trattamento, che nel mio caso è durato circa 20 minuti, comporta un dolore sopportabile.
Alla fine del trattamento, per ridurre l’infiammazione, sono stati utilizzati sulla zona trattata:
- dei rulli ghiacciati fatti scorrere per pochi minuti,
- una crema lenitiva,
- una lampada LED per circa 5 minuti.
Alla fine del trattamento l’area trattata:
- non presentava lividi (praticamente un miracolo per la mia pelle sottile e delicata),
- è rimasta leggermente arrossata per circa un’ora,
- presentava dei “ponfetti” (visibili anche nelle foto sotto pubblicate), dovuti all’aggregazione del collagene che sono spariti in circa 24 ore,
- un leggero edema, comparso qualche ora dopo il trattamento e scomparso in circa una settimana,
- perdita di sensibilità della zona trattata, sensazione che è andata via via scemando fino a scomparire del tutto in circa dieci giorni.
Insomma il trattamento è davvero poco invasivo, molto meno di un filler. E rende possibile, fin da subito, le ripresa delle normali attività quotidiane. E’ veramente quello che si definisce il trattamento della pausa pranzo, ed è l’unico, tra i tanti testati, realmente tale. Pensate che anche mio marito, sempre attento a scorgere gli esiti dei miei trattamenti, non si è accorto di niente.
I risultati ottenuti con Endolift un anno fa
Non era trascorso neppure un mese da quando avevo effettuato Endolift ed era ancora troppo presto per vedere un risultato definitivo. Nonostante tutto avevo deciso di scrivere l’articolo perchè qualche effetto, soprattutto in termini di riduzione del tessuto adiposo, potevo già notarlo. Il risultato che avevo conseguito è possibile osservarlo anche dalle foto che avevo pubblicato a suo tempo. La “rotondità” che prima avevo sotto il mento non c’era più e anche la zona mandibolare si era assottigliata. Anche a livello tattile, “sentivo” le zone più “vuote”. Ed era come se la pelle fosse più attaccata alla struttura ossea della mandibola.

Le immagini prima (SX) di Endolift ed immediatamente dopo (DX)
Notate il leggero arrossamento e qualche ponfetto determinato dall’aggregazione del collagene

Immagini scattate a distanza di 20 giorni da Endolift
Per il resto, lo sapevo ci sarebbe voluta pazienza . Del resto, tutti questi trattamenti che agiscono sul rimodellamento del collagene, richiedono tempo per mostrare appieno il loro effetti.
Ma, avevo scritto una anno fa, “viste le foto e risultati conseguiti da altri pazienti, sono fiduciosa e credo che davvero questo trattamento possa rappresentare un ottimo strumento per migliorare la lassità cutanea. Vi terrò sicuramente informate sugli sviluppi futuri. E magari anche voi, ogni tanto, chiedetemi come sta andando. Posterò foto per mantenervi aggiornate.”
Gli effetti del trattamento Endolift un anno dopo
Ebbene amiche mie, poichè ogni promessa è un debito, eccomi a riferivi quello che è accaduto al mio profilo mandibolare ed al mio sottomento ad un anno di distanza da Endolift.
Al rientro dalla vacanze estive, mi sembrava che la zona trattata cominciasse nuovamente a perdere la definizione conseguita dopo il trattamento e che si ripresentasse una leggera lassità cutanea.
Allora, visto che tra tutti i trattamenti eseguiti Endolift è risultato essere il più efficace per la ridefinizione del contorno mandibolare, ho deciso di prendere appuntamento dal dottor Forte per poterlo ripetere.
Una volta nel suo studio il dottore, dopo avermi osservato bene, mi ha fatto presente che, il peggioramento che notavo non c’era e che non sussistevano le condizioni per ripetere nuovamente Endolift. Ma poichè io insistevo e continuavo ad assumere tutte le posizioni dell’universo per cercare di fargli capire che in realtà il peggioramento c’era e che secondo me era meglio intervenire subito per prevenire un eventuale crollo futuro, lui mi ha proposto di scattare delle foto di profilo e di metterle a confronto con quelle pubblicate un anno fa. E ha aggiunto: “Poi prendiamo una decisione, ma, se ho ragione io, mi devi una cena”. E guardate un pò chi aveva ragione?

A sx il risultato conseguito un anno fa. A dx la situazione attuale
Anzi, ad osservare la foto attuale, la situazione è addirittura migliorata rispetto a quella scattata a distanza di un mese dal trattamento Endolift eseguito un anno fa.
Confrontando l’immagine di sinistra con quella di destra si nota che:
- le piegoline vicino all’orecchio non ci sono più,
- l’accenno di “rotondità” residuata sotto il mento, è completamente sparita
- le rughe della marionetta sono meno marcate.
Tra l’altro, in questo anno, ho eseguito solo trattamenti biorivitalizzanti che hanno avuto effetto sulla superficie della pelle, ma niente che abbia avuto effetto liftante o traente e che abbia agito sulla lassità cutanea.
Il dottor Forte aveva ragione. Le foto non mentono. Anzi sarebbe buona regola scattarle sempre, per verificare, di volta in volta, quali sono i risultati realmente conseguiti con i trattamenti.
Ora dovrò pagare la mia scommessa che ho miseramente perso. Meno male che ho risparmiato sul trattamento……