Come ho già raccontato nell’articolo L’ossigeno ozono terapia: la mia esperienza , conosco il dottor Antonio Collarino, flebologo di Pistoia, e il suo Centro Vascolare, da circa circa trent’anni, da quando accompagnai mia madre a “togliere i capillari”.
Fu l’unico, dopo aver peregrinato tra mille dottori, che in poco tempo, riuscì a risolvere i suoi problemi e da allora, tutta la mia famiglia, me compresa (ultimamente, incredibile a dirsi, anche mio marito), ci siamo sempre rivolti a lui. Il dottor Collarino, preparatissimo e che ho già avuto modo di definire il “guru della bellezza delle gambe” (articolo La bellezza delle gambe: gli integratori), nell’ultimo periodo ha però deciso di passare il testimone del suo centro (anche se per ora è sempre lì e non credo che ce la farà ad abbandonare completamente la sua creatura…), al giovane figlio Francesco Collarino, serio e competente, specializzato in chirurgia vascolare e al quale sta trasmettendo tutta la sua esperienza e l’”arte del mestiere”.
E’ quindi a lui che ho deciso di rivolgermi per alcune domande su un inestetismo (ops! malattia e poi capirete perché) che riguarda il 25% delle donne in età giovanile e che arriva ad interessare il 50% di quelle in premenopausa e in menopausa: le teleangectasie agli arti inferiori, ossia i capillari sulle gambe.
Vi racconto come il dott. Francesco Collarino ha risposto alle mie domande.
Il dott. Francesco Collarino
Che cosa sono i capillari?
I capillari, termine tecnico teleangectasie, sono delle dilatazione di vene visibili a livello cutaneo, di colore rosso o bluastro, spesso riunite in grappoli.

Rappresentano la manifestazione di una malattia venosa, denominata insufficienza venosa degli arti inferiori, che coinvolge tutto il sistema vascolare sia a livello superficiale che profondo. L’aspetto fondamentale è cercare di considerare e quindi trattare la problematica come una malattia e non solo come un problema di natura estetica.
Quali sono le cause che provocano la formazione dei capillari agli arti inferiori?
Di solito si tratta di una dilatazione delle vene dovuta ad un aumento della pressione sanguigna che può avere cause di diversa natura. Sulla formazione dei capillari influiscono:
- fattori ereditari: una tendenza familiare di debolezza della parete delle vene,
- stili di vita errati,
- fattori ormonali.
E sono proprio i fattori ormonali ad incidere moltissimo sulla comparsa dei capillari. Tanto è vero che l’insufficienza venosa è una patologia, sia per quanto concerne la problematica varicosa che le teleangectasie, prevalentemente presente nel sesso femminile, generalmente più suscettibile alle variazioni ormonali tipiche delle varie fasce di età. La malattia varicosa in quanto tale è presente anche nel sesso maschile, ma molto raramente, negli uomini assistiamo alla presenza di capillari.