Fino a quando si continua ad avere una vita sessuale attiva e appagante è come se si ingannasse l’organismo, facendogli credere che è ancora possibile concepire (tesi di Lucy Vincent, ricercatrice del Cnr e autrice del libro “La formula del desiderio” riferito a donne e uomini).
L’attività sessuale è piacevole, rilassante, fa bene a tutto l’organismo, cervello compreso. Durante un rapporto sessuale è coinvolto non soltanto il corpo, ma anche la mente, che lavora con l’immaginazione e la memoria, un mix benefico per uomo e donna. Uno studio dell’Università inglese di Coventry, ha mostrato che tutti coloro i quali, nonostante il progredire dell’età, sono riusciti a mantenere una regolare attività sessuale, avevano anche una salute migliore, nessuno soffriva di depressione, la memoria era migliorata.
Nello specifico l’attivita’ sessuale implica una serie di benefici sia fisici che mentali così riassumibili:
- riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e, in particolare, il rischio di attacco cardiaco. Pare che i benefici siano i medesimi di una corsa di 30 minuti;
- migliora la tonicità muscolare e può rappresentare un aiuto per mantenere sotto controllo il proprio peso corporeo, (vengono consumate circa 200 calorie durante ogni rapporto di almeno mezz’ora);
- aumenta la produzione di ossitocina definito anche ormone dell’amore e del benessere
- comporta anche benefici estetici. Oltre a tonificare i muscoli, nelle donne migliora l’elasticità della pelle, grazie agli estrogeni prodotti durante l’attività sessuale, che inducono l’aumento della produzione di collagene.
- entrano poi in gioco numerose molecole. Tra le più importanti certamente c’è la dopamina, simile all’amfetamina e che dà benessere ed euforia e orchestra tutti i tempi del rapporto
- favorisce il rilascio di endorfine, sostanze simili alla morfina, che danno il senso dell’appagamento e del piacere raggiunto. Per questo motivo il sesso aiuta ad aumentare il buon umore, attenua il dolore, riduce lo stress e i sintomi della depressione.
- sembrerebbe aumentare le difese immunitarie. In base ai risultati ottenuti da uno studio condotto dalla Wilkes University of Pennsylvania, l’attività sessuale aumenterebbe la resistenza del corpo nei confronti di influenze e raffreddori.
Un vero toccasana.
Si tratta quindi di un aspetto fondamentale nella vita di ognuno di noi.
Un errore incomprensibile sarebbe con il passare degli anni rinunciare all’attività sessuale.
Anche perché non ne esiste il motivo. Il corpo è programmato per funzionare sessualmente fino alla morte, ed eventuali difficoltà o problematiche che possono insorgere possono essere discusse con i medici e risolte brillantemente con diversi tipi di cura.
Il problema per noi donne è che, con il passare degli anni, alcuni cambiamenti ormonali, soprattutto quelli che si hanno nella fase della menopausa (articolo LA MENOPAUSA: COSA E’ E COME AFFRONTARLA. RISPONDE L’ESPERTO), possono creare sintomatologie tali da condizionarne la vita sessuale e decretarne una sua completa cessazione.
Ma in questi ultimi anni, la ricerca scientifica in campo ginecologico ha fatto tanti e tali passi avanti da migliorare alcune problematiche che possono insorgere, consentendo il recupero di determinate funzioni perdute ed il conseguente proseguimento di una vita sessuale serena e soddisfacente.
Una tecnica che permette di risolvere alcuni di questi disturbi è un trattamento laser molto innovativo che consente il ripristino della funzionalità vaginale (o ringiovanimento vaginale). La metodica mi ha molto incuriosito ed interessato, sia per motivi personali (anch’io prima o poi entrerò in menopausa e potrei averne bisogno) sia perché, chiacchierando con un po’ di amiche, mi sono resa conto che si tratta di una tecnica poco conosciuta, nonostante sia in grado di migliorare in modo semplice e non invasivo la vita di noi donne. Vale quindi la pena diffonderla e metterla a conoscenza di un vasto pubblico che, spesso per vergogna o mancanza di informazioni adeguate, continua a soffrire di disturbi che sarebbero invece facilmente risolvibili.
Per saperne di più, ho deciso di intervistare uno dei “pionieri” di questa tecnica. Si tratta del dottor Marco Gambacciani, http://www.marcogambacciani.it, di Pisa, specialista in Ginecologia e Ostreticia, Endocrinologia Ginecologica, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Presidente della Società Italiana della Menopausa, ginecologo/amico (ha fatto nascere i miei due figli), professionista capace e serio, massimo esperto su tutto ciò che concerne la menopausa e le terapie ad essa correlate. È stato uno dei primi ad utilizzare il laser vaginale in Italia.

Cosa è il trattamento effettuato con il laser vaginale?
Si tratta di una delle tecniche più interessanti degli ultimi tempi: un nuovo trattamento per il ripristino funzionale della vagina, nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione e mini invasività delle terapie. Non si tratta di chirurgia estetica, ma di un trattamento che porta a un recupero della funzione vaginale perduta a causa dei parti, della carenza ormonale e dell’invecchiamento dei tessuti.
Quali sono le indicazioni al laser vaginale ?
L’azione del laser è indicata per:
- atrofia vaginale che può comparire dopo la menopausa (sia quella fisiologica, quella indotta chirurgicamente o conseguente a terapie antitumorali), quando compaiono sintomi quali secchezza, prurito, irritazione vaginale e dolore durante il rapporto sessuale, problemi determinati dal calo degli estrogeni.
Questi sintomi, che con il tempo tendono ad acuirsi, hanno ripercussioni sulla vita sessuale, già in parte compromessa dalla riduzione della libido legata alla carenza ormonale, e possono causare profonde alterazioni dei rapporti di coppia e della qualità della vita.
Con una procedura ambulatoriale mini-invasiva, sicura ed indolore, l’azione del laser determina un ripristino funzionale delle strutture della vagina, agendo sui meccanismi che portano all’atrofia vaginale ed eliminando prurito, irritazione e il dolore legato al rapporto sessuale. - dilatazione della vagina o sindrome del rilassamento vaginale (vagina ampia): si tratta di una condizione medica abbastanza comune, descritta come una perdita della struttura vaginale ottimale ed è generalmente associata al parto e all’avanzare dell’età. Più gravidanze e parti contribuiscono al peggioramento della problematica , così come l’inizio della menopausa, che causa un abbassamento dei livelli ormonali e atrofia vaginale. La vagina appare dilatata (wide vagina), con una perdita di tono che può alterare i rapporti sessuali. La ginnastica perineale (con esercizi specifici, di Kegel, che devono essere eseguiti in maniera prolungata e continuativa), come del resto le terapie farmacologiche (ormonali, creme e spray), consigliate in fase iniziale, non sempre sono efficaci. Con il laser vaginale, è possibile trattare questa problematica, un tempo risolvibile solo con l’intervento chirurgico, non privo di potenziali effetti collaterali. Il laser vaginale determina una azione trofica sulle strutture, tende a ripristinare la normale ampiezza della vagina e ne rinforza l’area immediatamente esterna.
- incontinenza urinaria: con il laser vaginale si può trattare l’incontinenza urinaria da sforzo, di grado lieve e moderato, che può presentarsi sia prima che dopo la menopausa (gli ultimi studi dimostrano che ne soffre una donna su tre).
Anche in questo caso i sintomi, con il tempo, si fanno progressivamente più fastidiosi e persistenti e possono peggiorare la qualità della vita e i rapporti, con ripercussioni sulla vita sessuale.
Il laser vaginale, ripristinando il collagene e la vascolarizzazione vaginale, aumenta il tono muscolare, la forza e il controllo volontario della muscolatura della vagina. L’azione della terapia laser è indicata nei casi in cui la ginnastica perineale non ha funzionato ed in cui il trattamento chirurgico può inizialmente sembrare eccessivo.
Per l’atrofia vaginale non esiste la terapia ormonale sostitutiva e/o quella locale?
La terapia ormonale sostitutiva in postmenopausa è un presidio fondamentale, per risolvere i problemi legati dell’atrofia vaginale, ma molte donne non accettano i trattamenti ormonali e, purtroppo, alcune presentano controindicazioni assolute, come le donne trattate per un tumore della mammella o operate per tumori ormono-dipendenti. In queste donne, alcune molto giovani, sotto i quarant’ anni, che spesso presentano un’atrofia vaginale di grado severo, il laser vaginale viene considerato indicato e sicuro, migliora lo stato delle strutture vaginali e ne ripristina la fisiologica funzione, con la riduzione della sintomatologia e del dolore, consentendo la ripresa di normali rapporti sessuali. La loro qualità di vita può essere notevolmente migliorata da questa procedura. Ricordo una paziente, 38 anni, operata di un cancro al seno, dall’eta di 31 anni impossibilitata ad avere rapporti sessuali causa atrofia vaginale. Dopo il trattamento è riuscita a riconquistare una normale vita di relazione.
Che tipo di laser viene utilizzato?
L’apparecchio dedicato a questa applicazione è uno strumento specifico che è stato studiato, realizzato ed ampiamente sperimentato proprio per questa indicazione.
È un Laser Erbium non ablativo, VEL® (Fotona), che non provoca abrasioni, ablazioni o lesioni di alcun genere, non necessita di incisioni nè punti di sutura. Il laser Erbium emette una luce infrarossa che non penetra profondamente nei tessuti: è interamente assorbita dall’acqua contenuta negli strati più esterni, che rappresenta il mezzo di diffusione del calore generato. Il laser Erbium è quindi sicuro proprio per la sua stessa natura, ideale per il trattamento termico delle pareti vaginali.

Come agisce il laser vaginale e come viene effettuato il trattamento?
Ho già detto che il trattamento è ambulatoriale. Il laser, applicato con una sonda direttamente in vagina, determina uno stimolo termico indolore. Lo stimolo termico ristabilisce un’irrorazione ematica appropriata che induce produzione e rimodellamento del collagene. Il riscaldamento del collagene provoca:
- l’immediata contrazione dei tessuti,
- le fibre diventano più corte e spesse,
- tonificazione e restringimento dell’area trattata.
Alla fine del processo si ha:
- un miglioramento globale dello stato della mucosa vaginale,
- un ringiovanimento del tessuto trattato che diventa più turgido ed elastico,
- una maggiore idratazione e trasudazione, che consente il recupero funzionale dei tessuti vaginali.

Il trattamento è doloroso ?
È del tutto indolore. Tanto è vero che non necessita di nessuna forma di anestesia.
Quante sedute sono necessarie?
Abitualmente il trattamento completo richiede 2-3 sedute distanziate di circa 30 giorni.
La decisione su quanti cicli di trattamento saranno necessari sarà comunque presa dal Ginecologo, che giudicherà in funzione della risposta al trattamento.
Quanto tempo è necessario per una seduta?
Il trattamento dura circa 15/20 minuti.
Dopo quanto tempo si cominciano ad avvertire i benefici del trattamento?
La rapidità della risposta dipende molto dalla severità del disturbo iniziale. Di solito nel caso di atrofia vaginale i primi benefici possono avvertirsi già nella settimana successiva al trattamento, nel caso di incontinenza urinaria si hanno di solito dopo un mese dalla prima seduta, quando ci si appresta ad effettuare la seconda.
Quali sono gli effetti collaterali del trattamento? Sono necessarie delle precauzioni da osservare prima e dopo il trattamento?
Non sono necessarie speciali precauzioni pre trattamento.
I possibili effetti collaterali e gli eventuali rischi per le pazienti sono veramente minimi. La procedura è sicura. La maggior parte delle pazienti può tornare immediatamente alle proprie normali attività quotidiane.
Solo il 10% delle donne riferisce disturbi transitori, leggeri arrossamenti o lievi gonfiori. Questi fastidi non sono preoccupanti, compaiono immediatamente dopo la seduta, e solitamente si risolvono spontaneamente.
Per quanto riguarda le precauzioni post trattamento si consiglia semplicemente per qualche giorno (5 giorni circa) di evitare rapporti sessuali, il bagno caldo in vasca e l’esercizio fisico intenso.
Quanto durano gli effetti del trattamento?
Gli effetti del solo laser permangono almeno un anno, un anno e mezzo dopo la conclusione del trattamento. Stiamo in questo periodo valutando gli effetti di possibili associazioni terapeutiche.
A che eta’ è consigliabile sottoporsi al trattamento?
Non esiste un’età specifica. E’ possibile sottoporsi al laser vaginale nel momento in cui si presentano le problematiche prima elencate.
Quali sono i dati scientifici che dimostrano l’efficacia e la sicurezza del laser vaginale ?
L’ampia esperienza, oltre 10.000 trattamenti in tutto il mondo di cui 1500 trattamenti eseguiti in Italia. Tutto ciò ha portato alla pubblicazione di numerosi articoli su molte riviste internazionali che dimostrano i miglioramenti delle condizioni vaginali, della sintomatologia, dei rapporti, della soddisfazione sessuale e della continenza urinaria in circa l’ 85 % delle donne trattate. Il livello di successo e la sicurezza del laser vaginale è dimostrato anche dal fatto che le pazienti, al ripresentarsi dei primi sintomi, ritornano a sottoporsi al trattamento.
Quali sono i costi del trattamento?
Privatamente il trattamento ha un costo di 300 euro a seduta. Nelle aziende ospedaliere, le poche dotate dell’apparecchiatura dedicata, il ticket dovrebbe essere di circa 100 euro a seduta.
Le mie considerazioni
Definerei il trattamento con laser vaginale davvero sorprendente, i cui vantaggi mi sembra che possano essere così riassunti:
- è indolore,
- è semplice e veloce,
- è efficace e sicuro.
Altro aspetto sorprendente (almeno per me): le mucose, sottoposte a trattamento laser, funzionano esattamente come la pelle del viso. Il meccanismo d’azione è identico a quello che si innesca con l’utilizzo di alcuni laser medico-estetici. Anche la finalità è la stessa: rendere la mucosa (o la pelle) più tonica e turgida, stimolandola ad aumentare la produzione di collagene.
Certo che siamo davvero fortunate a vivere in un’epoca in cui la ricerca fa continui passi avanti. Pensate che vita d’inferno facevano le donne un tempo! Per forza che, una volta entrate in menopausa, diventavano improvvisamente vecchie (dentro e fuori!), tristi e arrabbiate.
Per quanto mi riguarda ho già deciso. Sono certa che, se si presenterà la necessità, mi sottoporrò sicuramente al trattamento. Come avevo già detto proprio nell’articolo dedicato alla menopausa (LA MENOPAUSA: COSA E’ E COME AFFRONTARLA. RISPONDE L’ESPERTO), voglio vivere bene e “invecchiare” ancor meglio.