Potenziare le difese immunitarie con un protocollo integrato: video live con la dott.ssa Lorella De Mariani

Indice

Qualche giorno fa, all’appuntamento quotidiano sui social, che potete seguire nel video sotto pubblicato, ho deciso di invitare la dottoressa Lorella  De MarianiBiologa Nutrizionista, Specialista in Biochimica Clinica, la quale mi segue ormai da un anno (vedi art L’oil pulling: disintossicarsi con l’olio di cocco ), sotto l’aspetto dell’alimentazione e dell’integrazione alimentare, con un protocollo messo a punto, oltre che attraverso i classici esami ematici, anche mediante esami diagnostici particolari che esegue nel suo laboratorio.

Lo scopo di  tali esami è quello di definire Percorsi “ad Personam”, basati su conoscenze che spaziano  dalla Medicina Ortomolecolare, alla biologia  clinica, alla Medicina Naturale, alla  Nutrigenetica alla Immunonutrizione oltre che  prevedere l’ausilio delle più moderne tecnologie biomediche.  L’obiettivo di un programma di questo tipo è quello di rallentare l’invecchiamento, potenziare le difese immunitarie  e di  conseguenza consentire il raggiungimento uno stato di salute ottimale  che ci permette di vivere a lungo ma soprattutto in buona salute.

Con la dottoressa abbiamo quindi deciso di parlare di  POTENZIAMENTO delle difese immunitarie, un “argomento caldo” sicuramente per il periodo storico che stiamo vivendo, ma  importante SEMPRE in quanto possedere un sistema immunitario forte ci preserva e mette al riparo da tante problematiche e malattie oltre che dai vari virus, più o meno aggressivi, sempre e comunque circolanti.

Virus influenzali: cosa sono e come agiscono

I virus sono microrganismi acellulari piccolissimi e strutturalmente molto semplici, costituiti da una catena di DNA o RNA, racchiusa in un involucro proteico protettivo detto Capside, quindi sono privi delle tipiche strutture cellulari. Per riprodursi hanno bisogno di invadere una cellula ospite .

I virus possono modificare il loro assetto genetico, pertanto avendo la capacità di mutare, impediscono al sistema immunitario di riconoscerli e di intervenire prontamente attraverso i meccanismi della memoria immunologica. Nello specifico gli anticorpi contro i virus, formatisi in una precedente infezione, non sono specifici per il nuovo tipo di virus che si è formato dopo la mutazione, questo è quello che succede ad esempio con il virus dell’influenza.

I virus, dunque, sono temibili, ma la loro capacità di essere pericolosi per l’uomo è inversamente proporzionale all’efficacia del sistema immunitario.

Una condizione di squilibrio immunitario quindi favorisce, oltre al contagio e alla persistenza della stessa malattia virale, una possibile sovra infezione da parte di altre categorie da microrganismi come i batteri e i miceti.

I principali attori del Sistema Immunitario: TH1 e TH2

Quando un virus riesce a penetrare nel nostro organismo entra in gioco il sistema immunitario.  Il compito di sorveglianza, riconoscimento e neutralizzazione degli antigeni è affidato ad un particolare tipo di cellule, vale a dire i linfociti, di cui si distinguono due grandi gruppi specifici, che collaborano insieme alla difesa dell’organismo.

  • linfociti B, 
  • linfociti T.

In particolare il ruolo principale nella regia e nell’organizzazione di tutta la risposta immunitaria è affidato ad una classe di linfociti, i T helper, che sono i veri protagonisti del sistema immunitario.

Essi sono in grado di identificare le caratteristiche dell’aggressore (virus, batteri, funghi, ecc.) ed attivare le risposte più adatte per contrastarlo. I T helper, sotto l’influsso di svariati fattori (in primis il tipo di antigene) si differenziano in due gruppi funzionalmente diversi ed antagonisti, vale a dire i

  • T helper 1 (TH1),
  • T helper 2 (TH2).

Th1 e Th2 provengono da un unico precursore che, a seconda dei segnali che riceve, si differenzia in un senso o nell’altro. Sappiamo che se l’antigene:

  • è un virus, il sistema tenderà a produrre cellule helper di tipo 1 (Th1),
  • è di tipo batterico e allergeni, allora il sistema tenderà ad assestarsi su un profilo Th2.

Per ottenere una risposta immunitaria rapida ed efficace, in grado di tutelare la salute dell’individuo, è necessario che i due piatti della “bilancia immunitaria”, Th1 e Th2, siano in equilibrio tra loro. Molto spesso accade che una delle due componenti prevalga sull’altra, sbilanciando la risposta immunitaria.

Le conseguenze indotte da uno squilibrio di TH1 e TH2

Nel caso in cui  TH1 e TH2 non siano in equilibrio e si abbia  una predominanza della componente:

  • TH1 questa  può portare al rischio di insorgenza di malattie autoimmuni (es. celiachia, diabete tipo 1, artrite reumatoide ecc.) ed espone ad una maggior “debolezza” nei confronti delle infezioni batteriche e micotiche;
  • TH2 si rischia lo sviluppo di patologie allergiche (dermatiti, rinite, asma), oltre al fatto che l’organismo è più fragile e suscettibile nei confronti delle aggressioni virali, ovvero ai virus influenzali.

Quali sono i fattori che possono ridurre l’efficienza del sistema immunitario

Le ragioni di questo disequilibrio tra TH1 e TH2 sono da ricercare principalmente nello STILE DI VITA.

I fattori che possono ridurre l’efficienza del sistema immunitario sono:

  • un’alimentazione inadeguata,
  • il ridotto riposo notturno,
  • lo stress e le preoccupazioni, come quella che stiamo vivendo in questo momento indotte dalla paura del contagio, possono indurre nel nostro organismo una condizione stressogena mediante un’iperattivazione dell’asse ipotalamo ipofisi e ghiandole surrenali con aumento della produzione di Adrenalina e Cortisolo che hanno un potentissimo impatto sull’alterazione dell’efficienza del nostro sistema immunitario. La sovrapproduzione di cortisolo, conseguente all’attivazione del sistema dello stress, inibisce la risposta TH1 e colloca il sistema su un profilo TH2.

È quindi assodato che lo stress ha un effetto soppressivo della risposta immunitaria, in particolare di quella del tipo TH1, che come abbiamo visto prima è il circuito di risposta immunitaria che ci protegge dai virus, tra cui i virus influenzali.

Aumentare le difese immunitarie migliorando  la salute intestinale

Per fortuna si può fare molto per potenziare le difese immunitarie, a partire dall’intestino. Noi del centro di medicina biologica ci concentriamo molto sulla salute intestinale

L’intestino è sede della più importante stazione immunitaria del corpo, in quanto rappresenta la principale interfaccia di passaggio dall’ambiente esterno a quello interno dell’organismo.

È nota da tempo la relazione tra l’efficacia di risposta del sistema immunitario e lo stato di salute del microbiota intestinale ( vedi art: Il microbiota intestinale ed il suo ruolo nelle terapie antiaging)

Noi eseguiamo un test sul microbioma cioè sul genoma dei numerosi batteri intestinali, valutiamo la composizione, infiammazione e permeabilità intestinale, a questo segue una terapia specifica per ripristinare l’ecosistema dell’ intestino.

Al programma terapeutico per la salute intestinale  affianchiamo trattamenti come idrocolon terapia ed enema cioè la somministrazione di sostanze benefiche per l’ intestino, in grado di potenziare le naturali difese dell’ organismo.

Aumentare le difese immunitarie  con le  terapie disintossicanti

Occorre identificare e correggere gli aspetti legati allo stile di vita o ambientali che possono nuocere al sistema immunitario.

Il nostro organismo è una macchina perfetta, ogni giorno combatte le aggressioni esterne e cerca di porvi rimedio, senza che noi ci rendiamo conto di ciò che avviene al suo interno. Si avviano processi di attacco alle cellule malate, attraverso il nostro sistema immunitario, e vengono eliminate le sostanze tossiche attraverso gli organi emuntori.

Quando il nostro sistema è in difficoltà o debilitato, questa «pulizia» non avviene correttamente, creando una progressiva intossicazione.

Supportare ciclicamente il corpo con terapie disintossicanti e antiossidanti è una delle forme preventive più adeguate, che vanno strutturate e mirate, in base a cosa vogliamo «ripulire».

Importanza  particolare rivestono le intossicazioni dai metalli pesanti che portano ad

  • una maggiore suscettibilità alle infezioni, 
  • alle malattie autoimmuni,
  • alle manifestazioni allergiche.

Alcuni dati epidemiologici hanno suggerito che il sistema immunitario può essere a rischio maggiore in seguito all’esposizione a

  • metalli pesanti,
  • tossine ambientali,
  • inquinanti negli ambienti domestici come i prodotti da utilizzare per l’igiene e la bellezza.

Mi riferisco agli interferenti endocrini, chiamati anche perturbatori. Si tratta di  una vasta categoria di molecole e sostanze che alterano la normale funzionalità ormonale dell’apparato endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo.

Gli interferenti endocrini sono infatti  in grado di legarsi come agonisti o antagonisti ai recettori di vari ormoni (cioè di mimarne o impedirne l’azione), per esempio ai recettori degli ormoni steroidei o degli ormoni tiroidei.

Sono numerosi e  ne cito solo alcuni:

  • BENZENE: gas di scarico e sigarette,
  • FTALATI: PVC ma anche smalti per unghie, adesivi, vernici; ),
  • PERFLUORATO: plastiche, carta, fibre tessili e pellame, schiume antincendio, cosmetici, casalinghi,
  • BISFENOLO A: giocattoli, bottiglie, attrezzature sportive, dispositivi medici e odontoiatrici, lenti per gli occhiali, supporti ottici, elettrodomestici, caschi di protezione e otturazioni dentarie, rivestimento di lattine per alimenti e bevande;
  • IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI: gas di scarico, fumo di sigaretta, ma anche carne alla griglia o alimenti affumicati.

Il nostro sistema immunitario è costantemente attaccato da varie forme di intossicazione, ma aiutando il corpo nel processo di detossificazione mediante terapie mirate e ripristinando la funzione d’organo alterata, possiamo fare prevenzione  evitando l’insorgere di tante patologie.

Aumentare le difese immunitarie con  l’integrazione alimentare e l’alimentazione

 E’ fondamentale  assicurarsi che il fabbisogno dei nutrienti indispensabili per il buon funzionamento del sistema immunitario sia coperto abbondantemente dall’alimentazione quotidiana. In caso contrario sarà necessario integrarle con un programma ad hoc.

Sono alcune le  sostanze che più di tutte sono in grado di stimolare il corretto funzionamento del sistema immunitario: 

  • la Vitamina C le cui proprietà immunostimolanti comprendono la capacità di
    • stimolare la produzione e la mobilitazione dei linfociti in caso di infezione,
    • di aumentare i livelli di interferone e la risposta anticorpale.
  • il Trans resveratrolo,  presente soprattutto nella buccia dell’uva. Le piante lo producono per difendersi dalle infezioni batteriche e virali. La sua funzione è quella di andare a bloccare a livello cellulare l’assemblaggio del genoma virale con il capside durante la fase di replicazione. Si tratta quindi di una sostanza importante nello
    • stimolare il sistema immunitario,
    • combattere le infezioni virali.
  • La Vitamina D, già ampiamente riconosciuta come sostanza che partecipa a numerosi processi chiave dell’organismo, tra cui il più noto è il metabolismo del calcio e del fosfato. Recentemente ha mostrato di svolgere un  ruolo molto importante nel  modulare l’attività del sistema immunitario,
    • promuovendola, quando è necessario contrastare le infezioni,
    • attenuandola, quando invece è eccessiva e dà luogo a malattie infiammatorie croniche o autoimmuni.

La conferma  che la vitamina D può esercitare queste attività immunoregolatoria è venuta dal riscontro della presenza di recettori in grado di legare il suo metabolita 1,25(OH)2D su numerose cellule del sistema immunitario, come monociti, macrofagi e cellule del timo (piccolo organo presente al centro del torace nel quale avviene la maturazione dei linfociti T)

  • l’Echinacea, ha un effetto immunostimolante ed equilibrante del sistema immunitario. Tra le sue azioni sul sistema immunitario troviamo:
    • attivazione dei fagociti che diventano più propensi e voraci nei confronti di corpi estranei,
    • aumento della produzione di alcuni linfociti T,
    • aumento della produzione di interleuchina 2,
    • aumento delle difese aspecifiche (sistema immunitario acquisito).
  •  Selenio e Zinco, metalli importanti per la loro attività antiossidante

E’ importante sottolineare che  l’assunzione di eventuali integratori e antiossidanti, anche se naturali, deve essere fatta sotto la guida di specialisti in materia, in quanto si potrebbero avere effetti avversi e controindicazioni

E quindi la nostra alimentazione deve essere ricca di:

  • antiossidanti contenuti soprattutto nella verdura,
  • di  proteine nobili contenute nella carne proveniente da animali nutriti con erba, pesce e uova biologiche,
  • di carboidrati dei legumi, frutta, cereali,
  • grassi molto importanti per tenere fluide le membrane cellulari. Utili sono:
    • quelli contenuti nella frutta secca ( mandorle, noci…)
    • olio evo e olio di lino ricco di omega 3,
    • olio di cocco ricco in acidi grassi saturi a media catena, (come caprinico, caprilico, caprico ); questi nutrienti rappresentano una fonte di energia altamente disponibile a livello cellulare, dal momento che risultano di più facile assorbimento e ossidazione rispetto agli acidi grassi a lunga catena.

Gli alimenti che non supportano il sistema immunitario e che NON dovremmo consumare e quindi avere nella nostra dispensa (vedi art: Gli alimenti inutilida eliminare dal frigorifero e dalla dispensa e quelli che non dovrebbero mai mancare.) sono:

  • zuccheri e derivati
  • farina bianca e alimenti raffinati,
  • bevande alcoliche e bevande varie tipo succhi di frutta,
  • alimenti processati,
  • latte e derivati.  

Ossigeno ozono terapia,  Mindufulness e cromopuntura per aumentare le difese immunitarie

Tra i trattamenti  più efficaci,  in presenza soprattutto di malattie infettive e nel caso di virus, ritengo vi sia  l’ossigeno ozono terapia (vedi art. L’ossigeno ozono terapia: intervista alla dottoressa Giulia Beltrami)

L’azione dell’ozono consiste in un’ossidazione e conseguente inattivazione dei recettori virali specifici, utilizzati per la creazione del legame con la  membrana della cellula da invadere. Viene così bloccato il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l’invasione cellulare.

Per questo scopo utilizziamo l’ozono terapia sistemica  con effetto biologico Virustatico, che può essere impiegata come adiuvante nel debellare e prevenire l’infezione da covid-19, come dimostrato dagli ultimi studi.

Per modulare lo stress e la conseguente produzione di cortisolo che, come abbiamo detto, crea uno sbilanciamento della risposta immunitaria , consiglio:

  • la mindfullness che permette di scoprire livelli crescenti di consapevolezza avente  un impatto notevole sulla riduzione del cortisolo e di rafforzamento del  sistema immunitario,
  • la cromopuntura che è una forma ampliata di agopuntura mediante la luce cromatica: supporta il sistema immunitario liberandoci da tossine, e agisce come un “catalizzatore” formidabile per stimolare processi naturali di autoguarigione.

Alla luce di questa interessante chiacchierata possiamo concludere che, nonostante il  nostro sistema immunitario sia  costantemente attaccato da varie forme di intossicazione, con piccoli accorgimenti e con periodiche «manutenzioni» è possibile  evitare l’insorgere di tante patologie.

Mi piace ricordare una frase di Claud Bernard che la dottoressa  cita  sempre “ Il virus è niente il terreno è tutto”. Intendendo per  terreno,  il nostro sistema immunitario, capiamo quanto sia  importante fare prevenzione per potenziare il sistema immunitario e tenere lontani virus e altri microbi.

0 0 voti
Valutazione
Iscriviti
Notificami
guest
8 Commenti
Il più votato
Più recente Il più vecchio
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
8
0
Mi piacerebbe avere le tue opinioni, commenta pure.x