Bacche di Açai: moda o vero superfood?

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Sulle riviste che consulto per rimanere costantemente aggiornata su tutto ciò che riguarda la medicina antiage, l’alimentazione e l’integrazione alimentare ultimamente è tutto un gran parlare di bacche di Açai.

Dal momento che, lo dico in tutta sincerità, questi prodotti sono sempre pompati dal marketing, in modo spesso eccessivo e talvolta ingiustificato decantandone effetti quasi magici senza alcun valido supporto scientifico, ho cercato di vederci un pò più chiaro.  Ho deciso quindi di “studiare” cosa fosse la bacca di Açai, quali fossero i suoi benefici e,  chiaramente, cosa fondamentale per capire dove sta la verità, provare il prodotto.

Vediamo cosa ho scoperto e com’è andato il test su me stessa.

 Cosa è Açai

E’ definito un superfood per le sue proprietà straordinarie ed è entrato di diritto a far parte dei Functionals Foods (cibi funzionali).

Açai è il frutto di una palma che cresce principalmente nelle zone paludose a nord del Brasile, a livello dell’estuario del Rio delle Amazzoni. Ha un’aspetto molto simile al mirtillo  ed è ricco di fibre, vitamine (A e C), sali minerali, antiossidanti, omega 6 e omega 9.

La palma di Açai

Le bacche di Açai

Le bacche di Açai, che in portoghese significa frutto che piange, sono state “scoperte” recentemente, ed identificate “come i frutti con più nutrienti della foresta amazzonica”. In uno studio condotto su tre popolazioni Caboclo, nell’Amazzonia brasiliana, si è notato che le bacche di Açai rappresentano l’ingrediente principale della loro dieta,  fino a raggiungere il 42% del consumo totale di cibo in peso. 

Ma vediamo di capire quali sono le caratteristiche di questo frutto che lo ha reso così famoso e, soprattutto, se veramente mantiene le promesse come superfood.

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