La lozione galenica che combatte la caduta dei capelli

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L’altro giorno,  parlando con un’amica dei miei capelli sempre più fragili e sottili, lei mi ha confessato di utilizzare una lozione con la quale si trova benissimo e con la quale è riuscita a ridurre la caduta dei capelli.

La lozione in questione è a base dell’isomero alfa del 17 estradiolo  dei cui benefici sul ciclo di vita dei capelli avevo proprio sentito parlare all’ultimo congresso al quale ho partecipato, dal prof. Andrea Marliani Professore Emerito Sitri. Ho quindi deciso di approfondire.

In realtà, nonostante non possa ancora dirvi niente sull’efficacia di questo prodotto, avendo iniziato a testarlo solo ieri, mi fido del giudizio della mia amica e delle evidenze scientifiche su questo isomero che  sono innumerevoli.

Proprio per farvi capire la bontà di questo preparato, voglio condividere con voi quest’articolo del dott . Daniele Campo Direttore della divisone Tricologica dell’Istituto Ortodermico Italiano www.ortodermico.it sull’utilizzo degli estrogeni per via topica nel trattamento dell’alopecia androgenetica il cui impiego era  stato fino ad ora escluso nell’uomo. Solo recentemente è stato accertato che l’utilizzo dell’isomero alfa del 17 estradiolo non produce effetti collaterali nel maschio e possiede un efficace ruolo terapeutico anche nella donna. 

E’ risaputo che come il testosterone dereprime il gene della calvizie, gli estrogeni lo reprimono.

Gli estrogeni sono degli ormoni naturali prodotti sia dall’uomo che dalla donna, ma nell’uomo il livello di produzione è molto basso. Gli estrogeni naturali più comuni sono l’estrone, l’estradiolo e estriolo.

Dal punto di visto terapeutico quello più utilizzato è invece l’etinilestradiolo, il quale è molto più potente degli estrogeni naturali e lo troviamo come componente di quasi tutte le pillole contraccettive accoppiato ad un progestinico; viene anche utilizzato nella terapia sostitutiva nelle donne che hanno raggiunto la menopausa.

Gli ormoni estrogeni, oltre ad avere un diretto e preciso effetto biologico, hanno anche la capacità di deprimere la produzione degli ormoni maschili, gli androgeni, ed in particolare del testosterone attraverso dei complessi meccanismi di feedback. Ed, inoltre, in vivo gli estrogeni incrementano la produzione di SHBG, (una proteina prodotta nel fegato detta proteina legante degli androgeni  in grado di legare il testosterone, il diidrotestosterone (DHT) e l’estradiolo, e li trasporta in forma inattiva nel circolo sanguigno) che rende indisponibile il testosterone, il quale se legato alla SHBG non può essere convertito in DHT , l’ormone che promuove l’alopecia androgenetica.

Per quanto riguarda le attuali conoscenze sull’utilizzo di estrogeni in campo tricologico è stato dimostrato che esistono nelle cellule del follicolo pilifero recettori degli estrogeni che possono avere una azione diretta nella stimolazione della crescita del capello.

L’uomo, ovviamente, non può essere sottoposto a terapia medica con estrogeni tradizionali (isomeri beta) senza correre un serio rischio di ginecomastia (aumento del seno) e perdita della libido, ma solo  in terapie topiche, utilizzando estrogeni deboli ed in concentrazioni limitate.

Per le donne è un altro discorso.  Esse possono assumere con più tranquillità specialità ormonali estrogeniche senza significativi effetti collaterali, e quindi se ne possono avvantaggiare nelle terapie tricologiche sia per via topica che per via generale e soprattutto utilizzarle come terapia sostitutiva in menopausa o come contraccettivi orali se in età fertile.

L’azione degli estrogeni a livello dei follicoli dei capelli è oggetto di studio perché molto promettente, e le ultime segnalazioni sono sull’impiego di 17alfa estradiolo, un isomero ormonalmente inattivo del 17 beta che, in quanto tale, può essere prescritto anche all’uomo.

La storia tricologica di questa sostanza inizia nel 1980 con due ricercatori tedeschi, Orfanos e Vogels, i quali, con uno studio controllato hanno dimostrato che una lozione contenente 17 alfa estradiolo ha un effetto terapeutico riducendo l’alopecia androgenetica se applicata topicamente per lungo tempo.

La scuola tedesca in campo endocrinologico è sempre stata all’avanguardia ma questa segnalazione dei due ricercatori è stata, purtroppo, per molti anni trascurata. In Germania già da un po’ tempo sono in commercio due specialità farmaceutiche, il Crinohermal® e l’Alpicort®, che contengono estradiolo ma sotto forma di isomero beta e pertanto prescrivibile solo per il sesso femminile. In Italia, attualmente, è disponibile solo il Crinohermal® presso le farmacia del Vaticano e quelle dello stato di S. Marino.

Nel 2001 altri due ricercatori di un istituto universitario tedesco Happle e Hoffmann, hanno pubblicato un lavoro per definire l’azione del 17 alfa estradiolo come agente terapeutico nell’alopecia androgenetica.

Le conclusioni sono state le seguenti: il 17 alfa estradiolo è, in vitro, in grado di ridurre la formazione di DHT a partire da testosterone incubato in presenza di cellule follicolari prelevate da pazienti colpiti da alopecia androgenetica; ma l’attività del 17 alfa estradiolo è, comunque, inferiore a quella dell’isomero beta e molto inferiore rispetto a quella della finasteride. Gli autori però concludevano la propria relazione asserendo che probabilmente il ruolo del 17 alfa estradiolo non fosse meramente quello di inibire la 5 alfa reduttasi ma che si potevano ipotizzare altri modelli sperimentali come quello di una conversione del testosterone verso un altro ormone androgeno meno potente o magari verso la conversione in un estrogeno oppure provocando la diminuzione di testosterone disponibile alla conversione in DHT.

Un anno dopo, lo stesso gruppo di ricerca dell’Istituto di Dermatologia dell’Università di Marburgo, ci propone un ulteriore lavoro, proprio per rispondere ai quesiti rimasti insoluti precedentemente. Da questo emerge che, tra le diverse ipotesi, quella corretta è proprio quella più utile terapeuticamente, ovvero che il 17 alfa estradiolo non solo diminuisce la formazione di DHT, ma che attivando l’enzima aromatasi, trasforma una parte di testosterone in estradiolo ovvero in un ormone utile nel reprimere i geni della calvizie e nel favorire direttamente la ricrescita.

Queste acquisizioni sperimentali hanno aperto nuove prospettive sulla applicazione degli estrogeni per via topica e cominciano solo adesso ad essere considerate e valutate con la giusta attenzione.

In Germania è già entrata in vendita, in forma di lozione, la prima specialità farmaceutica a base di 17 alfa estradiolo. E’ commercializzata dalla Merz con il nome di Pantostin®.

In Italia viene prescritta da alcuni medici come preparato galenico in concentrazioni che vanno dallo 0.015% allo 0.1%.

Inoltre nel testo di Andrea Marlaini “La terapia medica della calvizie comune”si dice :

“L’estrogeno ideale in senso tricologico potrebbe poi essere identificato nel 17 alfa estradiolo ; questo è certamente utilizzabile dal follicolo pilifero e non possiede effetti femminilizzanti per cui può essere usato con sicurezza anche nei maschi ma è completamente inattivo se assorbito come tale dal circolo sistemico.

Presupposto teorico della terapia è che l’alopecia androgenetica sia dovuta a scarsa impregnazione estrogenica dei follicoli del cuoio capelluto. Per la terapia si usa una soluzione idro-alcolica (etanolo 50°) di estrogeni coniugati allo 0,01-0,02% applicata sulla parte alta del cuoio capelluto una volta al giorno o a giorni alterni o anche solo due volte alla settimana, nella quantità di 1-2 ml (= 0,1-0,4 mg di principio attivo). I risultati sono apprezzabili in ambedue i sessi.

La lozione galenica che mi sono fatta preparare  contiene:

  • alcool 80%-100 ml,
  • glicerolo 5 ml,
  • 17 alfa estradiolo 0,025 %.

La lozione galenica. Ho cancellato le scritte indicanti la Farmacia che l’ha preparata.

Non ha nessun effetto collaterale.

Per la preparazione è richiesta la ricetta medica.

Può essere utilizzata tutti i giorni, preferibilmente la sera, anche per un lungo periodo (solitamente tre mesi). E, contrariamente ad altri preparati (tipo Minoxidil), una volta interrotta, il risultato conseguito sembrerebbe permanere e non viene vanificato dalla sospensione.

Ragazze, sperimenterò e vi farò sapere

Grazie  amica mia di questa preziosa informazione

Bibliografia

[Local therapy of androgenetic alopecia with 17 alpha-estradiol. A controlled, randomized double-blind study (author’s transl)].Orfanos CE, Vogels L. Dermatologica. 1980

Influence of estrogens on the androgen metabolism in different subunits of human hairfollicles.Niiyama S, Happle R, Hoffmann R., Eur J Dermatol. 2001 May-Jun

17alpha-estradiol induces aromatase activity in intact human anagen hair follicles ex vivo.Hoffmann R, Niiyama S, Huth A, Kissling S, Happle R, Exp Dermatol. 2002 Aug

Relationship between plasma testosterone and dihydrotestosterone concentrations and malefacial hair growth.Farthing MJ, Mattei AM, Edwards CR, Dawson AM., Br J Dermatol. 1982 Nov

 

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