Il paradosso delle creme idratanti, fattori che influiscono sulla bellezza e salute della pelle, una precisazione sugli studi scientifici, le mie conclusioni
Il paradosso delle Creme Idratanti
Oltre all’impiego di creme contenenti principi attivi. Un altro fattore importante per mantenere una pelle sana, come sostenuto dal dermatologo Zein Obagi e da altri cosmetologi, è quello di evitare l’uso continuo di creme idratanti e molto grasse, considerate dannose e controproducenti in quanto interferiscono con i naturali processi di idratazione della pelle.
Secondo Obagi il problema risiede nel fatto che non tutte le donne sanno qual è il loro tipo di pelle, comprano prodotti inadatti e pensano con l’idratazione di risolvere i loro inestetismi. Applicare una crema molto ricca su una pelle secca, la renderà in un primo momento morbida, distesa e apparentemente con meno rughe e darà la sensazione di aver risolto il problema. Ma non è così: un’eccessiva idratazione accelera l’invecchiamento
Può sembrare un paradosso perché l’idratante, appena applicato una crema molto ricca su una pelle secca, la renderà in un primo momento morbida, distesa e apparentemente con meno rughe e darà la sensazione di aver risolto il problema, ma usarlo in modo eccessivo e continuità ha due effetti collegati tra loro:
- rende la barriera cutanea più debole perché il surplus d’idratazione interferisce con la produzione naturale d’acqua. Le cellule “ipernutrite” diventano pigre, dormienti e rallentano la loro attività cellulare,
- viene accelerato l’invecchiamento cutaneo. La pelle diventa più secca, più sottile e meno elastica.
Inoltre cosmetici inappropriati , su pelli normali o grasse, possono anche scatenare la rosacea. E’ importante quindi:
- rafforzare la barriera cutanea,
- stimolare il turnover cellulare,
- seguire una corretta skincare.
Le creme cosiddette idratanti o occlusive possono essere utilizzate con parsimonia e solo nei periodi di stress ad esempio dopo una procedura laser o dopo un peeling.
Interessante a tale proposito un articolo, in cui gli autori spiegano che ad oggi non esiste una vera e propria scienza delle creme idratanti e per questo la scelta del prodotto giusto per ogni pelle può avvenire solo con tentativi ripetuti. E che i dermatologi dovrebbero essere maggiormente informati su cosa s’intende per “idratante”. Lo studio aiuta infatti a fornire una comprensione fondamentale degli effetti fisico-chimici dell’uso di questo tipo di creme .
Gli autori concludono la ricerca affermando che, “la chiave per la futura terapia idratante sarà quella di adattare agenti specifici a specifiche esigenze dermatologiche. Conoscere i principi attivi delle creme e le loro interazioni con la pelle aiuterà a migliorare l’uso e l’efficacia delle creme idratanti disponibili”.
Moisturizers: The Slippery Road., Sethi A, Kaur T, Malhotra SK, Gambhir ML., Indian J Dermatol. 2016 May-Jun
Fattori che influiscono sulla bellezza della pelle
Creme a parte, non dobbiamo inoltre dimenticare che la salute della pelle dipende da tanti fattori quali:
- corretta alimentazione
- un sano stile di vita (niente fumo, pochissimo sole, niente smog, attività fisica moderata, poco stress ecc..),
- una corretta integrazione alimentare,
- la genetica di ognuno di noi.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere un altro fattore considerato, sopratutto negli ultimi tempi importante per la salute della pelle: l’insieme dei batteri buoni” che costituiscono il cosiddetto “microbiota cutaneo” e svolgono un’importante funzione, poiché contribuiscono alla difesa immunitaria della pelle. Recenti studi hanno dimostrato come lo sbilanciamento e la distruzione delle popolazioni microbiologiche cutanee possano essere associati al peggioramento di stati patologici, tra i quali la dermatite atopica, l’acne cutanea e la psoriasi. La ricerca scientifica ha iniziato quindi a puntare l’attenzione sullo studio di nuovi cosmetici contenenti batteri utili a combattere i disturbi cutanei dovuti ad organismi patogeni. Anche nella cosmesi si è quindi aperta la strada a un nuovo approccio nei confronti di prodotti a base di prebiotici i “batteri amici” della pelle.
Interessante a tal proposito gli studi:
- Enhancing Skin Health: By Oral Administration of Natural Compounds and Minerals with Implications to the Dermal Microbiome.Vollmer DL, West VA, Lephart ED, Int J Mol Sci. 2018 Oct.
- Microbiome in healthy skin, update for dermatologists.Dréno B, Araviiskaia E, Berardesca E, Gontijo G, Sanchez Viera M, Xiang LF, Martin R, Bieber T., J Eur Acad Dermatol Venereol. 2016 Dec
Una precisazione sugli studi scientifici
Come avrete osservato per ogni molecola che ho citato, ho fatto riferimento a studi scientifici che dovrebbero testimoniare la loro efficacia nelle preparazioni cosmetiche. Ebbene , in realtà gli studi sulle varie molecole, a parte quelli sui retinoidi e gli idrossiacidi, sono pochi e non dirimenti (a detta degli stessi autori necessitano di ulteriori conferme). E guardate che mi sono messa davvero d’impegno per scovarli. Prendiamo ad esempio l’acido ialuronico. Se andate su https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/ , vi renderete conto che la molecola è chiaramente ampiamente studiata come sostanza iniettabile, ma quasi per niente come ingrediente nelle preparazione cosmetiche.
Quindi, in realtà, le molecole e le creme che ho citato le consiglio, non tanto perchè quello che c’è dentro sia oggetto di studi scientifici più o meno veritieri, ma solo perchè realmente ho potuto notare la loro efficacia applicandole e testandole su me stessa.
Le mie conclusioni
Concludo quest’articolo puntualizzando che :



E chi vi dice il contrario vi vuole solo spillare quattrini. Nel dubbio, tra una crema costosa di cui non siete convinti e non capite cosa c’è dentro, e una crema da supermercato, meglio quella da supermercato: almeno avrete risparmiato un bel pò di soldini che potrete utilizzare in trattamenti medici adeguati per le vostre esigenze, peelling , biorivitalizzaione, botox, o laser, sicuramente più efficaci.
Secondo me l’unica skin care veramente utile per prevenire l’invecchiamento e contrastarlo, nei limiti del possibile, è basata su poche, semplici mosse:
- detersione quotidiana, che è alla base di tutto, con un detergente piu o meno “sgrassante” e indicato per il proprio tipo di pelle,
- uno scrub leggero, da eseguire una volta al giorno, per eliminare le cellule morte,
- stimolare il turnover cellulare, unico modo davvero efficace per riportare indietro di qualche anno le lancette dell’orologio della pelle, con il retinolo o con qualche altro esfoliante della famiglia degli idroassicidi,
- usare SEMPRE la protezione solare, estate ed inverno, per rallentare il photo-aging.