Menopausa, vampate e controindicazioni alla terapia ormonale sostitutiva. Quale soluzione? Interviene il dott. Marco Gambacciani

Indice

Alle donne che non possono seguire una delle tante terapie ormonali possibili rimangono i nutraceutici di origine vegetale con attività NON fitoestrogenica come la cimicifuga racemosa? Ci può spiegare cosa è?

Le donne che presentano controindicazioni ASSOLUTE alla Terapia Ormonale Sostitutiva possono utilizzare la cimicifuga racemosa (black cohosh), una pianta, conosciuta e utilizzata già centinaia di anni fa dai nativi americani, i quali la impiegavano per contrastare diversi disturbi, in particolare:

  • problemi ginecologici (coliche uterine, dismenorrea),
  • artrite e dolori articolari.

Quali caratteristiche presenta la cimicifuga racemosa?

Innanzitutto è importante sottolineare che le società scientifiche SIM-SIGITE, nella revisione critica della letteratura, sono arrivate a raccomandare come sicuri ed efficaci due prodotti nutraceutici di origine vegetale con attività NON FITOESTROGENICA.

  • la cimicifuga Racemosa,
  • l’estratto purificato di polline.

La cimicifuga racemosa presenta varie caratteristiche:

  • è attualmente il prodotto più utilizzato per i disturbi della menopausa. Il rizoma della cimicifuga racemosa (CR) possiede diversi costituenti chimici,
  • l’estratto di Cimicifuga Racemosa in alcol isopropilico (iCR), il più usato nella fitoterapia attuale, è privo di componenti fitoestrogenici e quindi non può esercitare effetti estrogeno-simili, il meccanismo d’azione non è correlato all’attivazione dei recettori estrogenici (ER),
  • il meccanismo d’azione non è stato completamente chiarito,
  • presenta proprietà antiossidanti e antinfiammatorie oltre ad avere un’azione neuromodulatrice centrale del sistema della serotonina,
  • è sicuro nelle pazienti con carcinoma mammario,
  • non presenta nessuna interferenza farmacologica con tamoxifene e inibitori dell’aromatasi, antiaggreganti piastrinici e/o anticoagulanti,
  • gli effetti avversi sono rari,
  • non sono mai state segnalati con l’utilizzo epatotossicità, dolore, crampi addominali e ittero,
  • significative prove di efficacia nel trattamento delle vampate.

L’estratto isopropilico di cimicifuga racemosa, nelle nostre raccomandazioni come società scientifiche, ha ottenuto prove di forza, efficacia e sicurezza molto elevate.

Caratteristiche della cimicifuga racemosa (courtesy of dott. Marco Gambacciani)

Quale cimicifuga racemosa scegliere?

Questo è un aspetto importante da chiarire.

Le cimicifughe non sono tutte uguali. Ve ne sono di svariate tipologie ed è importante prescrivere alle pazienti un prodotto non solo che sia efficace ma anche sicuro.

Le varie tipologie di cimicifuga racemosa (courtesy of dott. Marco Gambacciani)

Ma il problema della scelta non si pone in quanto se non possiamo o non vogliamo prescrivere la terapia ormonale sostitutiva estroprogestinica l’unica alternativa rimane un prodotto fitoterapico che non abbia attività estrogenica. Perchè non c’è nessuna ragione di prescrivere un prodotto fitoterapico che abbia attività estrogenica. Allora è preferibile, sia in termini di sicurezza che di efficacia, utilizzare le terapie ormonali sostitutive.

Quindi la cimicifuga racemosa da utilizzare è quella BREVETTATA in cui:

  • il metodo di estrazione la priva COMPLETAMENTE dei fitoestrogeni,
  • il processo produttivo è standardizzato,
  • la titolazione in glicosidi terpenici è tra il 2 e il 3,5% ,
  • si ha la riproducibilità di efficacia e sicurezza.
Le caratteristiche della cimicifuga racemosa brevettata (courtesy of dott. Marco Gambacciani)

Qual è il meccanismo d’azione della cimicifuga racemosa?

La cimicifuga racemosa ha un meccanismo d’azione sul sistema nervoso centrale (SNC) dimostrato in vivo e in vitro con studi preclinci, di agonista parziale sui recettori:

  • oppiodi,
  • serotoninergici,
  • GABA (acido γ-amminobutirrico),  una molecola endogena  che a livello del sistema nervoso centrale esercita il ruolo di principale mediatore inibitorio regolando l’eccitabilità cerebrale. Per estensione, la maggior parte dei composti che si legano ai recettori GABA generalmente causano effetti “sedativi”,
  • dopaminergico D4.4. I recettori dopaminergici  hanno un ruolo in una serie di processi neurologici (motivazione, piacere, processi cognitivi, memoria, apprendimento, controllo del movimento e regolazione delle vie di segnale di tipo neuroendocrino).

Il fatto che la cimicifuga racemosa sia un agonista parziale su tutti questi recettori è molto importante perchè indica che in alcune parti del corpo questa sostanza funziona come inibitore della serotonina, mentre in altre zone, come ad esempio a livello osseo, si comporta diversamente e quindi non ha effetti collaterali come gli antidepressivi (SSRI,Selective Serotonin Reuptake Inhibitors).

Meccanismo d’azione della cimicifuga racemosa ((courtesy of dott. Marco Gambacciani)
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