Lo provo per voi: migliorare la rugosità delle braccia con un mix di acido polilattico e acido ialuronico

Indice

Cosa è GANA

GANA è un acido polilattico di nuova generazione, di produzione coreana, e distribuito in Italia da GP-Dermal Solution 

Quali sono le caratteristiche di GANA

L’acido polilattico GANA  è un prodotto  è caratterizzato da:

  • un’idratazione rapida. Presenta  un processo di liofilizzazione che rende il PLLA di dimensioni nanometriche («Micro Pore»). Questo fa sì che le molecole dal quale è costituito si “rompano” più facilmente e il prodotto si solubilizzi molto velocemente,
  • un tempo di dissoluzione delle molecole  di circa 10 minuti. Il processo può essere facilitato agitando il prodotto a mano energicamente o utilizzando un agitatore.

Prima dell’utilizzo del prodotto è comunque importante che  la polvere sia completamente disciolta e la soluzione sia omogenea.

Come avviene il processo di stimolazione  del collagene con GANA

Il processo di stimolazione del collagene con GANA è analogo a quello descritto  sopra, ma più rapido  e quindi con risultati più immediati, secondo le evidenze cliniche sui pazienti trattati fino ad oggi.

Le formulazioni di GANA

GANA esiste in due differenti formulazioni:

  • GANA V che  contiene 210 mg di Acido Polilattico da ricostituire con 15 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili,
GANA V
  • GANA X : contiene  630 mg di Acido polilattico da utilizzare sul corpo da ricostituire con 40 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili.
Gana X

Si tratta di diluizioni standard. Sarà poi il medico a decidere  se utilizzare una diluizione maggiore in siringa a seconda:

  • della zona in cui il prodotto deve essere iniettato,
  • dell’inestetismo da trattare,
  • del risultato che si vuole ottenere.
Differenze tra GANA ed altri brand (Courtesy of Giovanni Salti)

Caratteristiche di GANA

GANA presenta alcune caratteristiche:

  • si idrata velocemente,
  • può essere agitato energicamente senza fare schiuma,
  • può essere utilizzato solo dopo 30min/un’ora di idratazione,

Una volta che  GANA  è stato preparato alle diluizioni raccomandate, può essere poi ulteriormente  diluito, a seconda dell’effetto che si desidera ottenere come spiegato precedentemente.

GANA può essere utilizzato entro 72 ore dalla sua ricostituzione. Trascorso questo tempo, la sua efficacia si esaurisce perchè le molecole di cui si scompone il polilattico diventano troppo piccole  e perdono le loro potenzialità.

Numero delle sedute e loro frequenza

Solitamente si consigliano due sedute  a distanza di circa 2 mesi l’una dall’altra.

Prima della seconda seduta è indispensabile  SEMPRE un  valutazione obiettiva da parte del medico per evitare IPERCORREZIONI. Si tratta infatti di un rischio  molto  frequente dovuto al fatto che spesso, non vedendo i risultati, il medico, sotto la spinta  della richiesta del paziente, tende ad eseguire la seduta successiva senza aspettare il tempo utile necessario. E’ quindi importantissimo informare i pazienti che si tratta di un prodotto che richiede pazienza e che il risultato che si nota immediatamente dopo la seduta è solo un leggero gonfiore dovuto all’acqua infiltrata utilizzata per diluire il prodotto  e che, in parte,  mima il risultato futuro.

Una volta raggiunto il risultato, per mantenerlo, è sufficiente eseguire una seduta ogni 18/24 mesi

Con quale tecnica deve essere iniettato GANA

In relazione al risultato che si vuole ottenere e all’inestetismo da correggere il polilattico deve:

  • essere preparato in modo differente,
  • deve essere  iniettato con tecniche diverse.

E’ bene puntualizzare che si tratta di un prodotto  difficile da standardizzare in cui gioca un ruolo fondamentale l’esperienza  del medico. 

Per iniettare l’acido polilattico  sarebbe sempre da preferire la cannula, per un effetto di bioristrutturazione. Il prodotto deve essere depositato nel tessuto sottocutaneo superficiale. Questa modalità di iniezione, osservabile nel video sottopubblicato, in cui il prodotto viene iniettato nelle braccia , è indicata nei pazienti che presentano una microrugosità diffusa,  ma non necessitano di volumizzazione. 

In tutte le preparazioni si consiglia l’utilizzo di lidocaina dal momento che l’acqua bidistillata tende a bruciare. 

Si consiglia di iniettare:

  • ad ampio raggio, in modo uniforme
  • piccole quantità per punto di iniezione rilasciando quantitativi non superiori a 0,2 ml.

Importantissimo e fondamentale per evitare la formazioni di noduli,  il massaggio energico  che l’operatore deve eseguire almeno per 5 minuti alla fine del trattamento che permette la diffusione uniforme del prodotto.  Massaggio da proseguire a casa.

Quali sono gli effetti collaterali del trattamento con Acido Polilattico

Se il trattamento è eseguito correttamente,  gli effetti collaterali sono analoghi a quelli riscontrabili con qualunque altro trattamento iniettivo quindi è possibile:

  • un minimo rossore e dolore al tatto in sede d’infiltrazione,
  • lividi  molto rari se il trattamento è stato eseguito con cannula,
  • minimo edema dovuto all’acqua  infiltrata, utilizzata per diluire il prodotto.

Quali sono i tempi di recupero post trattamento

Il trattamento consente la ripresa immediata delle attività quotidiane.

Quali sono le precauzioni da osservare nel post trattamento

Nel post trattamento non devono essere osservate particolari precauzioni.

  • E’ consigliabile non esporsi al sole al meno il giorno successivo al trattamento e proteggere gli eventuali ematomi che potrebbero formarsi,
  • E’ INDISPENSABILE eseguire un massaggio nella zona trattata di almeno 5 minuti, 5 volte al giorno, almeno per  7/10 giorni dal  trattamento, per permettere  al prodotto di diffondersi in modo uniforme.

E’ opportuno ricordare e sottolineare che il massaggio è parte integrante del trattamento ed è INDISPENSABILE per la buona riuscita SENZA COMPLICANZE del trattamento stesso.

Quali sono le complicanze derivanti dall’utilizzo del polilattico

Le complicanze derivanti dall’utilizzo dell’acido polilattico sono relative alla formazioni  di noduli, più o meno infiammati, dovuti ad accumuli e/o ad eccesso di prodotto. 

Un esempio di Nodulo da polilattico.The courtesy of Riccardo Forte

Le complicanze sono tutte riferibili ad:

  • errori di preparazione,
  • cattiva distribuzione del prodotto,
  • errato piano di infiltrazione,
  • errata indicazione,
  • errata sede anatomica,
  • ipercorrezione,
  • risposta individuale (rara).

Si tratta quindi complicanze TUTTE derivanti da MALPRACTICE

Come si trattano i noduli dopo un trattamento con  acido polilattico

L’acido polilattico non ha il suo antidoto. Quindi nel caso si presentino dei noduli questi possono essere dissolti:  

  • iniettando cortisonici o acqua fisiologica  nel nodulo in modo tale da reidratare il polilattico  e rompere il nodulo. Si tratta di un metodo ormai superato,
  • utilizzando Endolift, Ultrasuoni focalizzati  (HIFU) o radiofrequenza monopolare  che riescono a sciogliere  il nodulo e ad eliminarlo. 

Quali sono i soggetti che non devono essere trattati con acido polilattico

Non possono essere trattati con acido polilattico  i pazienti:

  • con malattie autoimmuni attive (artrite reumatoide),
  • soggetti a malattie che richiedono terapia con interferone.

Quali sono le zone in cui può essere utilizzato GANA

L’acido polilattico GANA può essere utilizzato:

  • sul viso
  • sul corpo

L’area d’elezione per l’uso del polilattico è il viso ed in particolare l’area della guancia fino alla zona della marionetta, rispetto alla quale è indispensabile muoversi con maggiore cautela, come ben spiegato dal dott. Forte nel video sottopubblicato.

Le aree del viso in cui il polilattico non deve essere utilizzato sono: 

  • la fronte,
  • le labbra e l’area periorale,
  • l’area perioculare.
Zone del viso in NON cui si può utilizzare l’acido polilattico

Le aree in cui il Polilattico può essere utilizzato:

  • senza rischi, sempre se il trattamento viene eseguito in modo corretto rispettando le linee guida, sono segnate in verde,
  • con precauzione, per evitare eventi avversi e  solo se si conosce bene l’anatomia del volto,  sono segnate in blu.
Zone del viso in cui si può utilizzare l’acido polilattico

Sul corpo, l’acido polilattico, può essere utilizzato, se pur in modalità off-label (fuori indicazione):

  • nell’interno coscia (una fiala per gamba),
  • nell’interno braccia (una fiala per braccio),
  • nei glutei (1/2 fiale per gluteo)
  • sulle mani,
  • sul collo,
  • sopra il ginocchio.

Courtesy of Giovanni Salti

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