Numero e frequenza delle sedute, effetti collaterali e complicanze e loro gestione, tempi di recupero, precauzioni da osservare, costi, casi clinici, bibliografia
Numero di sedute e loro frequenza
Solitamente si consigliano tre sedute da eseguire a distanza di 4/6 settimane l’una dall’altra. Prima della seduta successiva è indispensabile SEMPRE un valutazione obiettiva da parte del medico per evitare IPERCORREZIONI. Si tratta infatti di un rischio molto frequente dovuto al fatto che spesso, non vedendo i risultati, il medico, sotto la spinta della richiesta del paziente, tende ad eseguire la seduta successiva senza aspettare il tempo utile necessario. E’ quindi importantissimo informare i pazienti che si tratta di un prodotto che richiede pazienza e che il risultato che si nota immediatamente dopo la seduta è solo un leggero gonfiore dovuto all’acqua infiltrata utilizzata per diluire il prodotto e che, in parte, mima il risultato futuro.
Una volta raggiunto il risultato, per mantenerlo, è sufficiente eseguire una seduta ogni 12 mesi.
Dopo quanto tempo è possibile cominciare ad apprezzare i risultati
Se pur sia molto variabile da soggetto a soggetto, in linea di massima, i risultati si cominciano ad apprezzare quando ci si appresta ad eseguire la terza seduta di trattamento, quindi a distanza di due mesi dalla prima applicazione.
Quali sono gli effetti collaterali del trattamento con Acido Polilattico
Se il trattamento è eseguito correttamente, gli effetti collaterali sono analoghi a quelli riscontrabili con qualunque altro trattamento iniettivo quindi è possibile:
- un minimo rossore in sede d’infiltrazione,
- lividi molto rari se il trattamento è stato eseguito con cannula,
- minimo edema dovuto all’acqua infiltrata, utilizzata per diluire il prodotto.
Quali sono i tempi di recupero post trattamento
Il trattamento consente la ripresa immediata delle attività quotidiane.
Quali sono le precauzioni da osservare nel post trattamento
Nel post trattamento non devono essere osservate particolari precauzioni.
- E’ consigliabile non esporsi al sole al meno il giorno successivo al trattamento e proteggere gli eventuali ematomi che potrebbero formarsi,
- E’ INDISPENSABILE eseguire un massaggio di almeno 5 minuti alla sera per una settimana nella zona trattata per consentirà al prodotto di diffondersi in modo uniforme.
Quali sono le complicanze derivanti dall’utilizzo del polilattico
Le complicanze derivanti dall’utilizzo dell’acido polilattico sono relative alla formazioni di Noduli, più o meno infiammati, dovuti ad accumuli e/o ad eccesso di prodotto.
Un esempio di Nodulo da polilattico.The courtesy of Riccardo Forte
Le complicanze sono tutte riferibili ad:
- errori di preparazione,
- cattiva distribuzione del prodotto,
- errato piano di infiltrazione,
- errata indicazione,
- errata sede anatomica,
- ipercorrezione,
- risposta individuale (rara).
Si tratta quindi complicanze TUTTE derivanti da MALPRACTICE.
Come si trattano i noduli dopo un trattamento con acido polilattico
L’acido polilattico non ha il suo antidoto. Quindi nel caso si presentino dei noduli questi possono essere dissolti:
- iniettando cortisonici o acqua fisiologica nel nodulo in modo tale da reidratare il polilattico e rompere il nodulo. Si tratta di un metodo ormai superato,
- utilizzando Endolift, Ultrasuoni focalizzati (HIFU) o radiofrequenza monopolare che riescono a sciogliere il nodulo e ad eliminarlo.
Quali sono i soggetti che non devono essere trattati con acido polilattico
Non possono essere trattati con acido polilattico i pazienti:
- con malattie autoimmuni attive (artrite reumatoide),
- soggetti a malattie che richiedono terapia con interferone.
Costi
Il trattamento con acido polilattico ha un costo di circa 400 euro a fiala.
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