La mia esperienza con la LESC sull’addome
Ho eseguito la LESC nella zona dei fianchi e dell’addome, perchè, anche in questa area, come era già avvenuto per la schiena e i fianchi nella loro porzione posteriore (cosiddette maniglie dell’amore), la “cubizzazione” (assenza totale di punto vita) causata dai maledetti rotolini di grasso, non si era modificata di un millimetro e non ero riuscita a sortire il benchè minimo risultato nonostante i miei innumerevoli e variegati sforzi che contemplano attività fisica regolare, Dieta mima digiuno, SARMs, massaggi.
E allora la tecnica della LESC con la quale avevo ottenuto così buoni risultati, mi era sembrata, tra tutte le tecniche minivasive di rimozione delle adiposità localizzate, quali Criolipolisi, Intralipoterapia, HIFU, Endolift, la più efficace se pur un pò più invasiva. E, facendo una valutazione costo beneficio, mi pareva la più adatta al mio caso.
Infatti, nonostante in questo blog e durante le mie dirette sui social abbia affrontato svariate tipologie di trattamenti finalizzati alla riduzione del grasso localizzato, nessuna di queste mi ha mai convinto appieno. E vi spiego perchè. Ritengo, ma si tratta di una considerazione tutta personale, che le procedure in cui il grasso non viene aspirato fisicamente, ma viene lasciato in sede e debba essere eliminato attraverso le vie linfatiche, ha scarsa possibilità di successo. O comunque il risultato è molto aleatorio e dipende da come il nostro organismo risponde a questo meccanismo.
E’ vero che anche nella LESC, in parte, la cellula adiposa va incontro ad apoptosi e viene eliminata naturalmente dall’organismo nelle settimane seguenti. Ma quello che davvero è importante, è la quantità di grasso che, una volta emulsionato, viene aspirato ed eliminato. E quello, una volta rimosso, è eliminato definitivamente, indipendentemente da come il nostro organismo lavorerà in modo più o meno efficace nelle settimane successive. E lo si vede bene in questa immagine, in cui si ha un confronto immediato del pannicolo adiposo del fianco, prima e immediatamente dopo essere stato sottoposto a LESC. Il resto del lavoro dovrà compierlo l’organismo. Ma anche se questo lavoro non dovesse essere svolto in modo efficente, il pannicolo adiposo è già comunque ridotto almeno della quota di grasso aspirata durante la procedura.

Come avviene il trattamento
Come viene eseguita la LESC è ben visibile nel video sotto pubblicato in cui è possibile osservare le varie fasi della procedura:
- disegno dell’area da trattare,
- anestesia,
- emulsione del grasso e riduzione della lassità cutanea alternando gli ultrasuoni in modalità continua e pulsata,
- aspirazione del grasso,
- stimolazione dermica con una cannula utilizzata per il prelievo delle staminali,
- medicazione.
Tutta la procedura, disegno compreso, ha una durata di un’ora e mezzo. Ma la maggior parte del tempo è necessario per la preparazione. Il trattamento vero e proprio, di emulsione e di aspirazione del grasso, ha una durata di circa 30 minuti.
Il disegno pre-operatorio

Le cannule utilizzate per la “mia” LESC
Differenze tra il trattamento con la LESC eseguito sulla schiena e quello eseguito sull’addome
Il trattamento eseguito sull’addome è stato leggermente differente rispetto a quello eseguito sulla schiena prima dell’estate.
Infatti dal momento che la zona dell’addome presentava più lassità che grasso, il dott. Toschi ha deciso di utilizzare:
- il macchinario principalmente in modalità pulsata (30 secondi in modalità pulsata, 1 minuto in modalità continua, 30 secondi in modalità pulsata),
- un cannula zigrinata nella sua arte finale, solitamente impiegata per il prelievo delle cellule staminali, per “grattare” il derma e stimolarlo a “fare retrazione cutanea” .
La cannula utilizzata per la stimolazione dermica
Le sensazioni sperimentate e gli effetti collaterali post LESC
Il trattamento, come sopra sottolineato, viene eseguito praticando, nell’area da trattare, un’anestesia locale Tumescente con una soluzione detta di Klein, in modo tale da eliminare il dolore.
Quindi la procedura non è assolutamente dolorosa, ma solo fastidiosa. Devo dire che il trattamento, nella zona addominale è stato comunque più fastidioso che nella schiena. Per vari motivi:
- la zona è sicuramente più sensibile,
- con la modalità pulsata la punta della cannula ha un picco di potenza maggiore che si traduce in calore sulla pelle. Per cui nel movimento di via e vieni dello strumento, se la punta esce leggermente di più, la sensazione di calore si può avvertire,
- il passaggio finale della cannula che gratta il derma, essendo superficiale, comporta un leggero dolore, se pur tollerabile.
Il trattamento deve essere comunque confortevole. Per cui, nel caso in cui, durante la procedura, si avvertisse il minimo fastidio, è sempre possibile chiedere al medico di aggiungere dell’anestetico, per eliminarlo completamente. Cosa che ho richiesto più volte durante la procedura, contrariamente a quanto era accaduto la volta precedente, in cui avevo richiesto il “rabbocco” un’unica volta.
Una volta cessato l’effetto dell’anestesia la zona invece è risultata ancora meno dolente della volta precedente. Solo un leggero indolenzimento sui fianchi molto simile, a quello che si avverte dopo aver preso un colpo, tale comunque, da non necessitare neppure di un antidolorofico.
Devo sottolineare che, il mio trattamento è stato molto poco invasivo e le zone (parte centrale dell’addome e due fianchi) non hanno richiesto un lungo lavoro. Il tempo complessivo di emissione dell’ultrasuono (in modalità pulsata e continua) è stato di due minuti per ogni zona.
La quantità di grasso complessivo eliminato è stato di 150 cc.
Le zone trattate, come potete osservare dalle foto, sono risultate, una volta tolta la medicazione, quindi dopo 4 giorni:
- senza nessun livido,
- con un gonfiore minimo.
Le precauzioni osservate dopo la LESC
Dopo la LESC ho seguito le indicazioni raccomandate.
Ho assunto per:
- tre giorni l’antibiotico prescritto,
- un mese Limdaryal gocce (30 gocce da diluire in un litro di acqua).
Ho indossato la guaina notte e giorno (anche durante l’attività fisica) per 15 giorni.
La mia guaina post LESC
Ho sospeso l’attività fisica per 4 giorni.
Ho tolto la medicazione dopo 4 giorni.
La medicazione
Nei giorni successivi al trattamento, ho potuto fare la doccia, ma cercando di evitare il più possibile di bagnare la medicazione che altrimenti avrei dovuto cambiare.
Dopo aver tolto la medicazione ho lasciato solo gli steri-strip che sono caduti da soli dopo 10 giorni .
La cosa più fastidiosa di tutta la procedura è il dover indossare la guaina notte a giorno. Quindi sconsiglio di sottoporsi a questo trattamento in estate, a meno che non ne siate costretti per esigenze particolari.
Cosa ho ottenuto con la LESC
Devo dire che, anche questa volta, sono veramente molto soddisfatta dei risultati ottenuti.
Le foto, scattate ad un mese di distanza dal trattamento, parlano da sole. E tra l’altro si tratta di i risultati dovrebbero essere destinati a migliorare nei prossimi tre mesi.
Spero solo che il risultato si mantenga continuando a fare attività fisica e seguendo un’alimentazione corretta.
Come potete osservare la zona vicino all’ombelico presenta ancora un pochino di lassità, ma il dott. Toschi mi ha garantito che migliorerà ancora.
Infatti i risultati sono destinati a perfezionarsi nei prossimi tre mesi.
Quindi, torno a ribadire quello che avevo già affermato dopo la precedente esperienza: da parte mia, consiglio assolutamente la LESC perchè è un trattamento:
- efficace,
- mininvasivo,
- con tempi di recupero brevissimi,
- non doloroso,
- non presenta effetti collaterali rilevanti,
- non prevede particolari precauzioni.
E come sempre, se doveste ricorrere a questa procedura, non dimenticate di raccontarmi come vi siete trovate.