Profhilo: il bio-rimodellamento del collo

Indice

Per saperne di più: gli studi su Profhilo

Tra i numerosi studi condotti su Profhilo  cito:

Hyaluronan Hybrid Cooperative Complexes as a Novel Frontier for Cellular Bioprocesses Re-Activation

A. Stellavato, L. Corsuto, A. D’Agostino, A. La Gatta. P. Diana, P. Bernini, M. De Rosa, C. Schiraldi, pubblicato su PloS One. ottobre, 2016, che ho trovato molto interessante.

Si tratta di uno studio effettuato “in vitro” per verificare che azione svolge Profhilo sull’elastina,  sul collagene e sui fibroblasti.

In questo studio sono stati utilizzati modelli di colture umane di cheratinociti/fibroblasti per meglio imitare la condizione in vivo  (effettiva, reale della pelle) e tentare di chiarire il meccanismo di azione biochimico/biologico del prodotto.

Per verificare l’efficacia di Profhilo, sono stati scelti come parametri di  riferimento  le modificazione che subiscono i livelli di elastina e collagene, per il ruolo fondamentale che essi rivestono nel rimodellamento della pelle, che quando invecchia,  perde le sue caratteristiche di tonicità ed elasticità, proprio a causa del ridursi di queste componenti.

Il processo di invecchiamento cutaneo infatti potrebbe essere di fatto considerato come un’ alterazione del meccanismo di produzione di

  • collagene,
  • elastina,
  • acido ialuronico.

Cosa comporta una riduzione dell’Acido Ialuronico

La degradazione dell’ HA, insieme al riassorbimento osseo, svolge un ruolo importante nella formazione delle rughe e nel manifestarsi di altri segni di invecchiamento. È ampiamente descritto che uno dei fattori che influenzano l’invecchiamento cutaneo è l’esaurimento dell’HA endogeno nella matrice extracellulare. Inoltre la riduzione dell’HA può portare a alterazioni fisiologiche dei  cheratinociti e fibroblasti.

Possiamo quindi dire che l’HA è essenziale per la salute della pelle e la sua giovinezza.

Quali tipi di collagene si riducono con l’invecchiamento

Nel nostro organismo sono stati identificati 28 tipi di collagene. I più importanti per la vitalità della pelle  sono:

  • il collagene di tipo I, che costituisce la maggior parte del collagene presente nel nostro organismo (90%) e si trova, oltre che nei tendini e nelle ossa, soprattutto nella pelle, dove rappresenta il principale componente strutturale della matrice extracellulare del derma,
  • il collagene di tipo III, presente nel derma e nelle pareti dei vasi sanguigni,
  • il collagene di tipo IV, che assume una struttura a reticolo con funzione di sostegno e forma la membrana basale,
  • il collagene di tipo VII è fondamentale per ancorare le fibrille della membrana basale al tessuto cutaneo   sottostante.

Questi tipi di collagene  formano fibre che disponendosi parallelamente alla superficie cutanea le conferiscono forza e resistenza. Inoltre il collagene di tipo IV è parte integrante della membrana basale, una struttura di sostegno che si trova tra il tessuto connettivo e quello epiteliale a cui si ancorano le cellule e che, grazie alle sue proprietà meccaniche, fornisce supporto ai tessuti.

Si ipotizza che l’invecchiamento della pelle e la formazione delle rughe sia determinata dalla riduzione di questi tipi di collagene.

Con il passare degli anni infatti lo spessore della matrice del derma costituita per la maggior parte da collagene di tipo I e, in proporzione minore, da collagene di tipo III tende a ridursi.

Gli studi condotti su Profhilo hanno dimostrato, come già accennato, la capacità del prodotto:

  • di stimolare la sintesi del collagene di tipo I, III, IV, VII,
  • di stimolare la sintesi dell’elastina,
  • di mantenere e favorire la normale vitalità dei fibroblasti, dei cheratinociti e degli adipociti,
  • favorire un rimodellamento della matrice extracellulare in termini di elasticità e supporto,
  • di avere una resistenza maggiore nei confronti della ialuronidasi endogena  che consente al prodotto una maggiore durata. 

“I dati qui presentati indicano che questa nuova composizione ibrida HA-based (Profhilo) stimola la sintesi del collagene e dell’elastina in modo maggiore rispetto all’HA lineare, contribuendo a raffinare la morfologia cellulare e potenzialmente migliorare le funzioni cutanee, l’elasticità e l’omeostasi dei tessuti. In particolare, i dati relativi ai collageni hanno mostrato un aumento più elevato di collagene di tipo  I e III e di elastina tramite l’utilizzo di complessi cooperativi ibridi rispetto ad altre formulazioni HA. Questi dati sostengono che i trattamenti iniettivi con formulazioni a base di complessi ibridi di HA ad alto e basso peso molecolare nel derma potrebbe contrastare i segni fisiologici di invecchiamento, portando ad un effetto di biorivitalizzazione SANA”.

L’altro studio che ho trovato molto interessante è

Efficacy and tolerance of an injectable medical device containing stable hybrid cooperative complexes of high- and low-molecular-weight hyaluronic acid: a monocentric 16 weeks open-label evaluation” di  A. Sparavigna e A. Tenconi, pubblicato su Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology a Settembre 2016, quindi recentissimo, avente lo scopo di verificare, in vivo, l’efficacia  e  il livello di tollerabilità (comparsa di eventuali effetti collaterali)   di Profhilo.

In questo studio sono state arruolate 64 donne  bianche, di età compresa tra i 38 e i 60 anni. Non tutte (8) hanno portato a termine lo studio e si sono ritirate per motivi personali.

Tutte le partecipanti sono state sottoposte a due trattamenti con Profhilo effettuati a distanza di 4 settimane l’uno dall’altro, utilizzando la tecnica BAP.

I soggetti sono stati valutati dopo 4, 8, 12 e 16 settimane, utilizzando strumenti convalidati, valutazione soggettiva e misure oggettive. La valutazione dei risultati estetici comprendeva la documentazione fotografica.

Per quanto riguarda il grado di efficacia dei Profhilo, sono state utilizzate tre scale di valutazione relative:

  • alla gravità delle rughe (WSRS),
  • alla  perdita di volume facciale (FVLS),
  • alla regolarità della superficie della pelle.

L’efficacia del trattamento è visibile dai grafici sottostanti in cui è notiamo come dalla ottava  settimana successiva all’utilizzo di Profhilo, l’effetto volumizzante , antirughe e di idratazione diventino  significativi.

Notare come il livello di gravità delle rughe tende a diminuire progressivamente fino alla dodicesima settimana per poi mantenersi costante alla sedicesima

La perdita di volume: si riduce fino alla dodicesima settimana per poi aumentare di nuovo alla sedicesima

Lo stesso vale per le irregolarità della pelle che tendono a ridursi progressivamente fino alla dodicesima settimana per poi aumentare, se pur di poco, alla dodicesima ed ulteriormente alla sedicesima settimana.

Notare come aumenta l’idratazione fino alla dodicesima settimana per poi cominciare a calare leggermente alla sedicesima

Per quanto riguarda il livello di tollerabilità di Profhilo, quattro settimane dopo la seconda sessione di trattamento, i ricercatori hanno giudicato il prodotto tollerato:

  • bene nel 30% dei casi, 
  • in modo  eccellente nel 70% dei casi.

L‘autovalutazione sulla  tollerabilità da parte dei pazienti è stata

  • buona (48%) 
  • eccellente (52%).

Reazioni cutanee locali minori e temporanee quali ematomi ed edema sono state osservate solo nel 23% dei soggetti nella zona di iniezione del prodotto.

Conclusioni

I risultati dello studio indicano l’efficacia e la sicurezza del bio-rimodellamento effettuato attraverso l’utilizzo di complessi  ibridi stabili a base di HA a basso ed alto peso molecolare.

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