La radiofrequenza ad aghi: meccanismo d’azione, caratteristiche del macchinario utilizzato, indicazioni al trattamento, zone di applicazione, numero di sedute e loro frequenza, controindicazioni, precauzioni pre e post, effetti collaterali e complicanze, sensazioni dolorose, costi
Qual è il meccanismo d’azione della radiofrequenza ad aghi
Con la radiofrequenza ad aghi, attraverso un manipolo monouso dotato di microaghi che creano dei microfori nell’epidermide e che frazionano la cute, si libera all’interno della cute, l’energia termica (calore) in profondità.
Il manipolo con 64 microaghi
Gli aghi veicolano il calore in profondità
In questo modo è possibile:
- bypassare l’epidermide lasciandola quasi completamente intatta,
- veicolare l’energia termica ad un profondità che la radiofrequenza tradizionale, per le sue caratteristiche fisiche, non riuscirebbe a raggiungere.
Il meccanismo d’azione della radiofrequenza frazionata è quello di creare un danno termico controllato nelle zone in cui gli aghi, attraverso cui si veicola l ‘energia e quindi calore, perforano la cute. Tali perforazioni sono eseguite frazionando la cute in modo tale lasciare intatto il derma circostante, il quale , agendo come una “riserva biologica “, favorisce il naturale processo di guarigione dell’organismo, consentendo un rapido recupero.
Il danno termico, inducendo la naturale risposta dell’organismo a riparare il danno, stimola la produzione di
- nuovo collagene,
- elastina.
La stimolazione detta neocollagenogenesi, avrà come conseguenza un miglioramento della texture e della tonicità cutanea nel corso del tempo.
Di fatto gli aghi inseriti nello spessore cutaneo liberano energia (calore) in profondità determinando danno tissutale che deve essere riparato. Tale processo riparativo comporta:
- la contrazione delle fibrille di collagene già esistenti,
- la stimolazione alla produzione di nuovo collagene.
A questo consegue contrazione e rassodamento della pelle.
Quale macchinario è stato utilizzato per il trattamento eseguito dalla dottoressa Zorzan
Il macchinario utilizzato dalla dottoressa Zorzan si chiama iPix e presenta alcune caratteristiche:
La radiofrequenza ad aghi iPix
- è una radiofrequenza multipolare,
- sul manipolo si possono applicare due tip dotate rispettivamente di:
- 64 aghi, utilizzata per trattare le zone più ampie,
- 24 aghi utilizzata per trattare le zone più piccole, come contorno occhi o prolabio,
La tip con 64 aghi

Le varie fasi in cui avviene il rilascio dell’energia
- gli aghi rilasciano energia ad una profondità compresa tra gli 0,5 ed i 3 mm,
Le differenti profondità che possono raggiungere i micro aghi
- l’energia elettromagnetica trasferita al tessuto attraverso aghi si converte in calore raggiungendo una temperatura compresa tra 55°/72°C, determinando una denaturazione del collagene con conseguente contrazione immediata delle fibre stesse le quali si accorciano e diventano più spesse
Effetti della temperatura sul collagene della radiofrequenza ad aghi e ablativa
A seconda della zona da trattare e dell’inestetismo presente il medico può decidere come variare:
- l’intensità di erogazione,
- la profondità alla quale gli aghi possono penetrare,
- la modulazione dell’impulso di radiofrequenza erogato.
Perchè utilizzare aghi NON isolati?
La maggior parte delle radiofrequenze esistenti utilizzano aghi isolati per tutta la loro lunghezza ad eccezione della punta. E’ quindi solo in quel punto, in profondità, nello strato del derma interessato, che si libera l’energia termica e quindi calore.
Aghi isolati che emettono energia solo in profondità
In I-PIX invece gli aghi come appena osservato NON SONO ISOLATI ma liberano calore in tutta la loro lunghezza.
Questo consente
- una migliore e più omogenea conduzione dell’energia evitando di raggiungere temperature troppo elevate riducendo drasticamente la formazione di fibrosi sub-dermica,
- un’ azione più ampia e allo stesso tempo un recupero veloce.
Gli aghi non isolati consentono una più omogenea conduzione dell’energia
Come viene eseguito il trattamento di Radiofrequenza ad aghi
Come avviene il trattamento con la radiofrequenza ad aghi è visibile nell’ultimo paragrafo in cui racconto la mia esperienza con questa tecnologia
Per quali inestetismi è indicata la radiofrequenza ad aghi
La radiofrequenza frazionata è indicata per trattare:
- la lassità cutanea del viso, in particolare modo della zona mandibolare e del collo,
- la lassità cutanea del corpo: interno braccia, interno coscia, addome, glutei,
- le cicatrici da acne e chirurgiche,
- le smagliature,
- la pelle danneggiata da fotoinvecchiamento,
- le rughe sottili e profonde,
- i pori dilatati.
Quali sono le zone in cui può essere eseguita la radiofrequenza frazionata
La radiofrequenza ad aghi può essere utilizzata:
- sul collo,
- sul viso compresa la palpebra inferiore,
- sul décolleté,
- in tutte le zone del corpo che presentano lassità cutanea (interno braccia, interno coscia, addome, glutei)
Numero delle sedute e loro frequenza
Il protocollo standard prevede 3 sedute, da eseguire a distanza di 30/40 giorni l’una dall’altra. Il numero delle sedute può variare in relazione alla gravità dell’inestetismo da trattare.
E’ anche possibile ridurre il numero delle sedute a due inserendo, tra una seduta e l’altra, alternandoli, trattamenti con sostanze biorivitalizzanti.
Oppure, terminato il ciclo di sedute, è possibile, per potenziare il risultato o mantenerlo più a lungo possibile, associare altri trattamenti, quali fili biorivitalizzanti o infiltrazioni con acido polilattico o altri biorivitalizzanti.
In ogni caso, una volta terminato il ciclo di sedute, per mantenere il risultato, si consiglia una seduta di richiamo con la radiofrequenza frazionata una volta all’anno.
Dopo quanto tempo si osservano i risultati e quanto si mantengono
Come in tutti i trattamenti basati sulla stimolazione del collagene, i risultati non sono immediati, ma si potrà cominciare ad apprezzarli a distanza di un mese dalla seconda seduta, quando ci si appresta ad effettuare la terza. I risultati definitivi si potranno notare a distanza anche di 3/4 mesi circa dalla terza seduta.
Indicare quanto si mantengono i risultati è sempre molto difficile. Molto dipende da come ogni singolo paziente risponde al trattamento. Possiamo indicare un tempo medio che è generalmente di 6/8 mesi.
Il trattamento con la radiofrequenza ad aghi è doloroso?
Il trattamento è doloroso. Per questo viene applicata la crema anestetica, lasciata in posa almeno un’ora, prima della seduta.
Quali sono le controindicazioni al trattamento
Le controindicazioni assolute al trattamento sono essenzialmente relative a pazienti con infezioni in atto o che presentino eritema. Nel caso di pazienti soggetti ad herpes ricorrenti sarà necessario programmare una terapia a base di antivirali da effettuare prima del trattamento.
Effetti collaterali e complicanze
Gli effetti collaterali riguardano:
- rossore accentuato di durata variabile da qualche ora a un paio di giorni. Tale rossore dipende dalla potenza utilizzata,
- gonfiore di durata variabile da qualche ora a qualche giorno,
- rari ematomi, a volte voluti,
- formazione di microcrosticine che non lasciano alcun esito sempre che vengano lasciate al loro decorso e la loro caduta, che avviene in periodo variabile da 4 a 7 giorni per il viso 15/21giorni per il corpo , non sia accelerata. Le crosticine permangono per una durata variabile che va da:
- 4 a 7 giorni per il viso,
- 15 a 21 giorni per il corpo. La pelle del corpo ripara infatti con maggiore difficoltà.
Le complicanze possono riguardare:
- iperpigmentazioni post infiammatorie
- infezioni se il trattamento non viene eseguito rispettando le norme igieniche consuete.
Precauzioni pre trattamento
Non sono necessarie particolari precauzioni da osservare prima del trattamento, a parte evitare:
- l’applicazione di creme irritanti per la cute,
- di esporsi al sole non tanto per l’abbronzatura, ma per l’eventuale infiammazione che il sole potrebbe determinare .
Precauzioni post trattamento
Al termine del trattamento viene applicata una crema lenitiva e riparatrice che deve essere applicata anche nei giorni successivi, a domicilio. E’ anche importante mantenere la zona molto idratata in modo tale che le crosticine tendano a staccarsi in modo a-traumatico.
E’ inoltre indispensabile utilizzare una crema con protezione solare 50 ed evitare in ogni caso di esporsi volontariamente al sole almeno fino a quando le crosticine non siano cadute e comunque per almeno un paio di settimane.
E’ possibile truccarsi il giorno successivo al trattamento.
La radiofrequenza ad aghi può essere abbinata ad altri trattamenti?
Ormai è chiaro che in medicina estetica la sinergia tra trattamenti è un’arma vincente:
- potenzia i risultati,
- consente di raggiungere l’obbiettivo più rapidamente,
- permette risultati più evidenti e duraturi.
Quindi a seconda dell’inestetismo da correggere e dei risultati che si vogliono ottenere, sarà possibile associare la radiofrequenza ad aghi, con le tempistiche stabilite dal medico:
- ad enerjet 2.0 soprattutto nel caso di smagliature o nelle cicatrici da acne,
- a fili di biostimolazione da applicare successivamente ai cicli effettuati con la radiofrequenza,
- a biostimolanti o bioristrutturanti di vario tipo, primo su tutti l’acido polilattico.
Costo del trattamento
Il trattamento di Radiofrequenza frazionata ha un costo di circa
- 250 euro seduta nel viso,
- 350 euro nel corpo.