BOX RIASSUNTIVO
L’Aloe Arborescens è una pianta perenne. Fa parte delle grande famiglia delle Aloacee ed è utilizzata soprattutto, come pianta medicinale date le sue proprietà disintossicanti e rigeneranti.
Nel Mondo esistono oltre 350 varietà di Aloe. Le due varietà in assoluto più utilizzate e più diffuse sono:
- l’Aloe Arborescens
- l’Aloe Vera (Aloe Barbadensis miller).
Dagli studi pubblicati è emerso che l’aloe arborescens ha proprietà:
- anti fungina,
- antibatterica,
- anti ulcera,
- cicatrizzante,
- antinfiammatoria,
- antiossidante,
- ipoglicemizzante e quindi in grado di combattere il diabete antidiabetica,
- immunomudolatorie,
- antitumorali (fegato, duodeno, pancreas, instestino, colon).
Le attività biologiche dell’aloe sono dovute ai suoi componenti che sono:
- le glicoproteine
- i polisaccaridi
- i Peptidi
- gli enzimi,
- composti fenolici,
- i sali minerali: tra cui calcio, cromo, ferro, fosforo, germanio, magnesio, manganese, potassio, rame, selenio, sodio e zinco,
- le vitamine,
- gli Aminoacidi: dei 22 aminoacidi presenti in natura, l’Aloe ne contiene ben 20, tra cui 7 dei 9 aminoacidi essenziali,
- Acido salicilico.
C’è chi sostiene che l’Aloe sia irritante o tossica per il suo contenuto di derivati antracenici come l’aloina, aloenina, barbaloina. Si tratta di sostanze che rendono il prodotto colorato, conferiscono un sapore amaro e un effetto lassativo, e che da anni vengono impiegati nella preparazione di farmaci OTC (over the counter) e di amari.
Alcuni studi hanno esaminato a quale dosaggio il succo di aloe arborescens potesse diventare tossico. I vari studi hanno concluso che e l’aloe Arborescens diventa effettivamente tossica, quando si supera il dosaggio del 4% del peso corporeo.
Ma ad un dosaggio di 3 cucchiai da minestra o 3 misurini da 10/15 ml al giorno non è né irritante né tossica .
Tra i vari preparati è preferibile assumere il succo di aloe Arborescens preparato secondo la ricetta di padre Romano Zago, quello che ha un maggior numero di studi scientifici al proprio attivo.
Il succo di aloe, preparato secondo la ricetta di Padre Romano Zago, un padre francescano che vive in Brasile è un frullato che contiene:
- foglie di Aloe Arborescens,
- miele biologico,
- grappa.
La dose corretta da assumere è pari ad un cucchiaio da minestra (circa 10 gr) tutti i giorni, tre volte al giorno, 20-30 minuti prima dei pasti principali.
Subito dopo l’assunzione è molto importante non bere acqua o altri liquidi per almeno 30 min per non ridurre l’effetto terapeutico del preparato.
Per evitare problemi intestinali si consiglia di iniziare ad utilizzare il succo con gradualità assumendo, nei primi tre giorni di terapia, un cucchiaino da caffè (2,5 gr) tre volte al giorno ai pasti principali. Dopodichè, se non si avvertono problematiche di nessun tipo, è possibile passare alla dose piena.
Per capire per quanto tempo deve essere assunto il succo di Aloe, è necessario distinguere tra persone sane, che utilizzano il succo solo per prevenzione o pazienti oncologici o affetti da patologia.
Nel caso in cui si utilizzi il succo a scopo:
- preventivo è consigliabile assumere il succo di aloe in un quantitativo pari ad un barattolo (circa 750 gr) due volte all’anno, preferibilmente ai cambi di stagione. A questo dosaggio la cura, ha una durata di circa un mese. Nel caso in cui si voglia effettuare una cura più intensiva è possibile consumare due barattoli, uno di seguito all’altro, osservando una pausa della durata di 7-10 giorni tra i due preparati.
- curativo (trattamento del Cancro o di altre patologie) è fondamentale sentire il parer del proprio medico curante. NIENTE FAI DA TE.
E’opportuno evitare l’assunzione di aloe arborescens in caso di:
- colite,
- diverticolite,
- colite ulcerosa,
- morbo di Crohn.
Il succo di Aloe arborescens secondo la ricetta di Padre Zago è acquistabile on line su moltissimi siti.
Quelli che utilizzo personalmente sono:
I prezzi vanno dai 35 euro (750gr) ai 49 euro (830gr)
Mia esperienza con il succo di Aloe Arborescens: MOLTO POSITIVA