La blefaroplastica: la mia esperienza

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Riflessioni e consigli sull’intervento di blefaroplastica

Le mie riflessioni  sull’intervento di blefaroplastica

Se qualcuno mi chiedesse se tornando indietro nel tempo mi sottoporrei, in quella fase della mia vita, nuovamente all’intervento di blefaroplastica, risponderei di no. Questo non tanto per il disagio patito, che diventa alla fine irrilevante a fronte di un ottimo risultato, ma proprio per il fatto che l’intervento, nel mio caso, fu assolutamente inefficace. 

Con questo non voglio dire che la blefaroplastica  non sia un intervento utile e risolutivo. Non lo è stato per me, ma si tratta invece, di una procedura  assolutamente efficace laddove:

  • il paziente sia ben selezionato,
  • sussista l’indicazione corretta all’intervento,
  • venga utilizzata la tecnica più adeguata per quel determinato inestetismo.

E’ per questo motivo che ritengo importante, come sempre del resto,  rivolgersi a medici esperti, seri e competenti che  consiglino l’intervento chirurgico quando davvero necessario e non quando, per sollevare la palpebra superiore potrebbe essere sufficiente un goccio di botox o, per liftare  la palpebra inferiore, una passata di laser.

Inoltre probabilmente oggi, rispetto a 15 anni fa  sono disponibili nuove metodiche o medicazioni  che permettono un recupero più veloce, se pur variabile da soggetto a soggetto. 

Alcuni consigli

Oltre a quanto  già osservato dalla dottoressa Lavagno nell’articolo La blefaroplastica ed interventi chirurgici per il ringiovanimento dello sguardo: intervista alla dottoressa Lia Lavagno  rammento  i  consigli derivanti dalle mie esperienze, impartiti  nei vari  articoli dedicati alla chirurgia plastica (La rinoplastica ,  La mastoplastica additiva: la mia esperienza La scelta del medico: alcuni consigli,) che valgono in generale per qualunque tipo di intervento di chirurgia esetica che elenco di seguito:

avere la certezza che il chirurgo abbia senso estetico.  Potrete verificarlo chiedendo di 

  • vedere i suoi lavori
  • parlare e chiedere informazioni alle persone che da quel chirurgo sono state operate in particolare su: 
    • quale tecnica il chirurgo abbia utilizzato su di loro ,
    • qual’era il loro inestetismo,
    • i loro obiettivi.

avere le idee chiare su quale risultato si vuole ottenere: questo permetterà al chirurgo  di indicarvi se quel risultato è conseguibile o meno;

avere la certezza che il chirurgo ai cui vi rivolgerete sia esperto in interventi di quel tipo ci sono molti chirurghi plastici espertissimi nella rinoplastica,   ma che non  sono altrettanto capaci nella blefaroplastica e viceversa, semplicemente perché  hanno effettuato pochi interventi di quel tipo:

avere la certezza che il medico sia in grado di applicare le  varie tecniche in modo tale che possa proporvi la tecnica migliore per voi e non l’unica che conosce. E’ chiaro che ogni chirurgo predilige una tecnica, ma dovrebbe saper effettuare anche le altre;

diffidate di quei chirurghi che con eccessiva leggerezza e faciloneria vi spingono all’intervento;

informatevi bene, prima della  visita preliminare, su che cosa vuol dire effettuare una blefaroplastica in modo da porre domande adeguate e precise. Richiedete risposte altrettanto precise. Questo vi metterà in condizione di decidere in modo consapevole se effettuare o meno l’intervento. 

fate attenzione al prezzo. Per la blefaroplastica si va da un minimo di 3000 euro ad un massimo di 7000 (a Milano). Al di sotto della soglia minima è difficile scendere, a meno che il medico non stia risparmiando sulla vostra salute riducendo quegli elementi indispensabili che rendono  un intervento chirurgico sicuro.

Oltre a queste raccomandazioni vorrei aggiungere una considerazione.

Da questa mia esperienza, ho tratto  un insegnamento che vorrei trasferire anche a voi  e di cui, a volte, nell’entusiasmo di provare i  nuovi trattamenti, alla ricerca di un miglioramento su inestetismi quasi impercettibili, purtroppo anche io stessa  tendo a dimenticarmi. 

Tutte noi, amanti della bellezza e perfezioniste all’eccesso, dovremmo imparare che riuscire a migliorare un piccolo inestetismo è molto difficile e a volte impossibile. E che, prima di sottoporci ad un intervento chirurgico, dovremmo cercare di valutare con attenzione se il risultato che vogliamo ottenere è davvero conseguibile. Rischiamo, nella migliore della ipotesi di rimanere deluse (come è accaduto a me) o nel peggiore dei casi di aggravare la situazione iniziale, magari subendo un danno o un peggioramento. Teniamo sempre a mente che a rischio zero non esiste niente. Per questo è di fondamentale importanza  far capire bene al medico quali sono le nostre aspettative e se queste siano realizzabili con un intervento chirurgico e di quale tipo esso sia. A volte capita, da profani, di ritenere adeguato per il nostro inestetismo una metodica (magari perchè abbiamo visto il risultato sull’amica), che poi, nella realtà,  si rivela non indicata per noi. 

Ecco perchè è importante rivolgersi a chirurghi che, oltre ad essere capaci e sappiano valutare bene il paziente, siano anche onesti e che indichino, in tutta coscienza, quale sia  la soluzione migliore per risolvere la nostra problematica, prospettando la via chirurgica, solo quando se ne presenti l’effettiva necessità.   

Quindi come sempre idee chiare, pazienza e cautela…. massima cautela. 

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