La mia esperienza con Kleresca Skin Rejuvenation
Ho effettuato Kleresca Skin Rejuvenation solo sul viso.
Vorrei sottolineare che tutto quello che riferisco come mia esperienza è relativo a Kleresca Skin Rejuvenation e non Kleresca Acne di cui conosco solo la frequenza delle sedute, ma del quale non so dirvi niente nè termini di efficacia nè di tempi di di recupero.
Come avviene il trattamento è ben visibile nel video pubblicato.
Come potete osservare si tratta di una metodica molto semplice e veloce.
Il trattamento non è doloroso. Anzi direi che la sensazione di calore che si avverte quando si è sottoposti alla lampada è quasi piacevole soprattutto se il trattamento viene effettuato in inverno come ho fatto io. E anche il pizzicore che si avverte quando il gel inizia ad attivarsi è molto lieve e non è fastidioso.
Effetti collaterali dopo Kleresca Skin Rejuvenation
Alla fine della prima seduta la pelle è rimasta molto arrossata (vedi foto sotto pubblicata), molto di più che nelle sedute successive. Non so bene da cosa sia dipeso. Probabilmente dal fatto che quando sono stata sottoposta la prima volta a Kleresca la mia pelle era già leggermente irritata dal freddo intenso (era Febbraio). L’arrossamento e rimasto per circa 24 ore, mentre, nelle sedute successive, è svanito nel giro di un paio di ore.

Una volta cessato il rossore sono comparse molte lentiggini e macchiette scure come quelle che fuoriescono dopo aver preso il sole senza protezione.


Lentiggini e macchie comparse dopo la seduta con Kleresca
E questo è capitato anche nelle sedute successive. Era come se mi fossi sottoposta ad una lampada abbronzante. In pratica le macchie fuoriuscivano dopo la seduta, tendevano leggermente ad attenuarsi nei giorni successivi, senza scomparire mai completamente, per poi ripresentarsi nuovamente alla seduta successiva.
Dal momento che avevo letto che poteva trattarsi di un semplice effetto collaterale transitorio, ho aspettato e non mi sono preoccupata. Notando però che le macchie tra una seduta e l’altra non sparivano mai completamente, ho temuto che l’effetto non fosse momentaneo come veniva descritto. Tra l’altro non riuscivo a spiegarmi il meccanismo che portava alla formazione della macchia. Come era possibile una situazione di quel tipo se la luce a cui ero stata sottoposta non era UV?
Ho chiamato quindi il dottor Tretti al quale ho chiesto di spiegarmi se il problema dipendesse, come al solito, dalla mia pelle molto sensibile o fosse un problema comune ad altri pazienti e destinato a scomparire, una volta concluso il ciclo di trattamento.
Ecco cosa mi ha spiegato.
Quando ci abbronziamo entra in gioco la luce UV che colpisce il derma, stimola un ormone che a sua volta stimola i melanociti a produrre melanina la quale si accumula negli organelli interni dei melanociti (melanosomi) che, carichi di melanina, la trasferiscono all’interno dei cheratinociti (le cellule più numerose dell’epidermide. Hanno principalmente una funzione protettiva da aggressioni di organismi patogeni, calore, radiazioni UV, perdita d’acqua), formando una barriera che ci permette di proteggerci da ulteriori radiazioni UV. L’abbronzatura, come sappiamo, rappresenta di fatto una protezione. La melanina, in questo caso, si trova all’interno dei cheratinociti ed è stabile nei confronti della pigmentazione.
Kleresca funziona tramite impulsi fluorescenti multi-onda che nel corso dei 9 minuti via via decade e che quindi potremmo definire temporizzata. La temporizzazione della fluorescenza, attiva il metabolismo dei fibroblasti che rappresentano il target principale del trattamento, ma ha anche effetti metabolici sui melanociti. In questo caso però la fluorescenza, non essendo presente la luce UV, che agirebbe come stimolo alla produzione di melanina, tende semplicemente a stimolare il melanocita, in modo molto rapido, a scaricare quel poco di melanina residua, presente in tutti noi (altrimenti saremmo albini), all’interno del melanosoma. Questo processo avviene in modo talmente veloce che la melanina non riesce ad entrare nei cheratinociti ma rimane negli spazi intercellulari.
Quindi l’effetto “visivo” è molto simile a quello che si ha quando ci abbronziamo senza protezione, ma poichè la melanina con Kleresca si trova negli spazi intercellulari viene ricaptata molto più velocemente rispetto al caso di un’ abbronzatura vera e propria. I tempi di questa “pseudo abbronzatura” variano molto da soggetto a soggetto ed in relazione al metabolismo di ognuno, ma sono transitori e destinati a scomparire sicuramente alla fine del trattamento.
Effettivamente è avvenuto proprio così. Alla fine del ciclo di trattamento, in circa 15 giorni, la mia pelle è tornata bianca e senza macchie tale e quale a quella che avevo prima di iniziare Kleresca.
Cosa ho ottenuto con Kleresca
Non ho notato i benefici di Kleresca durante le varie sedute, ma a distanza di un mese dalla fine dell’intero ciclo.
Anzi vi dirò che durante il trattamento, un pò per il colore che aveva assunto la pelle (un colorito abbronzato innaturale che sembrava più frutto di un auto-abbronzante che derivante da una vera e propria abbronzatura), un pò per le macchiette diffuse, un pò perchè la pelle con Kleresca tende a disidratarsi leggermente, mi sembrava di essere peggiorata. E invece una volta finito l’intero ciclo la pelle pian piano è come rifiorita ed è diventata:
- più luminosa,
- piu compatta,
- più distesa.
Consiglio quindi Kleresca a chi vuole effettuare un trattamento che migliora la qualità globale della pelle in modo
- efficace,
- senza tempi di recupero,
- indolore.
L’unica cosa che raccomando, è di avere pazienza e fiducia. Come tutti i trattamenti che non sono correttivi, ma che agiscono stimolando la produzione di nuovo collagene, bisogna saper aspettare…..