Principi su cui si basano le nuove logiche iniettive
Strategia iniettiva per ottenere un effetto lifting
Poiché l’invecchiamento dei compartimenti prima descritti avviene in modo piuttosto prevedibile, l’obiettivo di ripristinare i volumi dovrebbe seguire una sequenza abbastanza standardizzata in modo tale da ottenere un ringiovanimento volumetrico completo in più sedute.
Secondo il dottor Salti la strategia iniettiva da seguire dovrebbe svolgersi in due o più fasi e dovrebbe riguardare:
- prima i piani profondi,
- successivamente il piano sottocutaneo superficiale da effettuarsi in una seconda sessione, di solito distanziata di circa 25-45 giorni dalla prima.
Inoltre nella logica descritta dal dott. Salti, si preferisce iniziare prima a trattare i compartimenti laterali e poi quelli centrali del viso. Utilizzando tale metodica si riesce ottenere un effetto di trazione iniziale che permette di dover fare ricorso, nei trattamenti successivi, ad un quantitativo inferiore di prodotto nei compartimenti mediali del viso.
Rispetto ad un tempo, in cui si faceva riferimento solo al tessuto adiposo, importanza fondamentale nella nuova logica iniettiva, rivestono i legamenti. Prendere in considerazione i legamenti ha il preciso scopo di:
- ottenere un effetto lifting senza variare i volumi,
- ridurre le quantità di prodotto utilizzate.
Di fatto l’invecchiamento, come precedentemente osservato, avviene nei compartimenti:
- profondi, soprattutto nella zona mediale del viso,
- superficiali, soprattutto nei compartimenti laterali quindi tempia e zona preauricolare che, perdendo volume, hanno necessità di un ritensionamento.
I legamenti sono un continuum che parte dalla cresta temporale e arriva fino alla mandibola.
The courtesy of Dott. Giovanni Salti
I legamenti che entrano maggiormente in gioco quando si vuole creare un effetto lifting nella parte superiore del viso, sono i legamenti che si trovano nella zona perioculare a loro volta connessi con quelli della parte inferiore del viso.
The courtesy of Dott. Giovanni Salti
Quindi la strategia da applicare è quella di utilizzare i legamenti in modo tale da ottenere un sollevamento ed uno spostamento dei tessuti verso l’alto.
A dimostrazione che tale effetto sia possibile, uno studio The posterior temporal supraSMAS minimally invasive lifting technique using soft-tissue fillers.Suwanchinda A,et al., pubblicato su Journal of Cosmetic Dermatology ad Agosto 2018, rivela come un’infiltrazione minima di prodotto (0,5 cc di acido ialuronico) effettuata al di sopra della fascia temporale determini uno spostamento di circa 1,5/2 mm a livello della mandibola e della parte inferiore del viso.
E’ quindi possibile “muovere” e trazionare i tessuti della parte inferiore del viso infiltrando semplicemente la zona temporale e la zona periauricolare (Supra Smas area Tightening vedi foto sotto), utilizzando un prodotto che riesca ad avere un buon effetto lifting.
Di fatto, infiltrando il prodotto nella zona temporale si ottiene un duplice effetto:
- riempire una zona che ha perso volume,
- imprimere una trazione ed un sollevamento della parte bassa del viso.
Per ottenere un effetto lifting del legamento, che poi si ripercuoterà su tutta la catena legamentosa, sarà indispensabile effettuare l’infiltrazione laddove si trova il legamento (alla base del legamento sul piano periosteo). Per fare questo il dott. Salti inizia con l’infiltrazione di tutti i legamenti orbitali.
The courtesy of Dott. Giovanni Salti
La zona che rimane nella zona posteriore, rispetto ai legamenti orbitali (Supra SMAS tightening area) viene successivamente trattata superficialmente per sfruttare l’effetto tensore che è stato descritto nello studio citato.