La mia esperienza con il laser a pico secondi PicoFractional della Lumenis
Come vi ho già raccontato all’inizio dell’articolo, per migliorare la texture cutanea del mio collo e decolletè, oltre che per ridurre le macchie cutanee presenti essenzialmente sul decolletè, ho eseguito il trattamento con il laser a Pico secondi in modalità frazionata, come consigliatomi dal dottor Stefano Vertuè.
Il macchinario laser che è stato utilizzato è il PiQo4 della Lumenis, utilizzato in modalità PicoFractional . Si tratta di uno dei laser a pico secondi più innovativi e rivoluzionari presenti sul mercato attualmente.

Con questo macchinario, come già spiegato, è possibile eseguire :
- la rimozione dei tatuaggi o delle iperpigmentazioni utilizzando i manipoli visibili nell’immagine sotto pubblicata,
I manipoli utilizzabili per la rimozione dei tatuaggi o delle macchie
- il ringiovanimento cutaneo, se il laser a pico secondi viene eseguito in modalità frazionata con il manipolo del PicoFractional.
Il manipolo del PicoFractional
Ho eseguito un’unica seduta di trattamento immediatamente prima dell’estate.
Prima di iniziare con il trattamento di ringiovanimento con il laser PicoFractional il dottore ha stabilito, come di prassi, di eseguire, una settimana prima del trattamento laser, una seduta di biorivitalizzazione, per preparare e rinforzare la pelle, rendendola maggiormente pronta ad affrontare “l’insulto” del laser.
Nel mio caso, come potete vedere dal video, sono stati eseguiti due passaggi con il manipolo PicoFractional
Nel primo passaggio sono state utilizzate basse fluenze.
Nel secondo passaggio il trattamento è stato più intenso. Ed è propio questo secondo passaggio che consente risultati analoghi a quelli di un laser ablativo frazionato.
In entrambi i passaggi il trattamento non è assolutamente doloroso. Solo durante il secondo passaggio del PicoFractional si avverte:
- un leggero pizzicore, simile ad un solletichio
- un calore generalizzato sulla zona trattata.
Come potete ascoltare nel video, al passaggio del manipolo si sente emettere un suono. Si tratta del cosiddetto “popping sound”, il tipico rumore dovuto all’effetto fotoacustico che emette il laser quando impatta la melanina che scaldata in modo molto rapido viene dilatata e produce delle onde pressorie che si traducono in questo rumore.
Come potete notare, dopo il secondo passaggio le pelle appare molto arrossata e c’è quasi una leggera fuoriuscita di sangue.
Il mio decollete ed il mio collo immediatamente dopo il trattamento
Ebbene quel rossore così intenso scompare nel giro di un paio d’ore.
Il mio decolletè e il mio collo la sera stessa del trattamento
Dopo il trattamento ho osservato le precauzioni raccomandate consistenti nell’applicazione di una crema:
- molto idratante la sera,
- con fattore di protezione 50+ durante il giorno da riapplicare ogni due ore.
Quali risultati ho ottenuto con il laser Picofractional
Come già accennato ho eseguito una sola seduta di trattamento, sebbene il dottor Vertuè me ne avesse consigliate almeno due prima di partire per le vacanze.
Nonostante ciò, già a distanza di 15 giorni dal trattamento, ho potuto riscontrare ugualmente risultati buoni soprattutto sul decolletè:
- le macchie si erano notevolmente ridotte, ma soprattutto la righe a raggiera erano quasi completamente scomparse,
- la pelle del decolletè era risultata più compatta e più ispessita.

A livello del collo invece non ho notato miglioramenti evidenti se non a livello tattile. La pelle sotto le dita è apparsa di fatto ridensificata. Sono certa che con le prossime sedute otterrò un notevole miglioramento….
Infatti, dal momento che il trattamento è così efficace e vorrei ulteriormente migliorare la situazione esistente, la prossima settimana eseguirò una seconda seduta e magari anche una terza… E poi avevo promesso al dottor Vertuè, che è bravissimo, che sarei tornata per finire il ciclo lasciato a metà…
Ovviamente vi terrò aggiornate. Non appena terminato il ciclo riprenderò l’articolo e pubblicherò le foto dei risultati raggiunti….