I fili di trazione per il viso funzionano? L’esperienza di Faceboost.

Indice

Fili di trazione: varie tipologie, come sceglierli, selezione del paziente, come avviene il trattamento, zone in cui possono essere utilizzati, numero di sedute

Le varie tipologie di fili

Da questa slide è possibile evidenziare quanti siano le tipologie di fili in PDO.

I fili in PDO possono essere

  • lisci o screw e in questo caso hanno solo un’azione rivitalizzante,

Fili in PDO screw

Fili in PDO lisci

  • spinati (barbed) che a loro volta possono presentare spine:
    • unidirezionali, 
    • bidirezionali,
    • multidrezionali,
    • a spirale. 

In realtà anche i fili di trazione composti da acido polilattico e da Caprolactone possono essere spinati e presentare spine unidirezionali o bidirezionali.

 

 

Fili Bidirezionali e convergenti dotati di spine

Le spine  lungo il filo, aprendosi  come un ombrello per formare una struttura di supporto che solleva il tessuto ptosico,  fungono da ingranaggi che  afferrano e sollevano la pelle rilassata.

Quindi le  differenti tipologie di fili di trazione  si differenziano per,

  • il materiale di cui sono composti, 
  • l’ago guida,
  • il sistema di ancoraggio,
  • il diametro e la lunghezza .

Come scegliere i fili di trazione

La scelta tra i diversi tipi di fili dipende dal:

  • risultato che si vuole ottenere,
  • dalla zona  del viso in cui devono essere inseriti,
  • dal tipo di pelle,
  • dal livello di lassità.

In sintesi, ogni tipologia di filo esercita un un determinato effetto  e selezionare il filo adatto per un paziente  è fondamentale per ottenere il risultato desiderato.

In questo schema, tratto da uno studio, è interessante osservare come gli autori  hanno fornito indicazioni rispetto alla scelta delle differenti tipologie di filo di trazione da utilizzare a seconda dell’ineststismo presente e del risultato che si desidera ottenere

 

L’importanza della selezione del paziente

Per un buon  risultato  è importante la selezione del paziente. Questo schema spiega bene quali sono i soggetti che sarebbe meglio escludere dalla procedura e quelli  invece per i quali risulta indicata. Inoltre anche per quelli in cui risulti indicata è importante a seconda dei risultati che si devono ottenere la scelta del filo più indicato

I candidati ideali per  l’applicazione dei fili di trazione sono i soggetti  con segni iniziali di ptosi dei tessuti  e che necessitano di una trazione minima. Di solito si tratta di donne o uomini tra i 35 ei 45 anni. I fili sono indicati perché questi pazienti hanno iniziato a vedere più prominenza della mandibola, un aspetto medio del viso rilassato (o minimamente cascante) o leggere borse sotto gli occhi o sul collo.

Sono da escludere in linea di massima i pazienti:

  • con eccessiva lassità,
  • obesi,
  • con pelle eccessivamente sottile e con tessuto adiposo poco rappresentato.

Come avviene il trattamento

Come avviene il trattamento è ben visibile nel video sotto pubblicato nel paragrafo dedicato alla mia esperienza.

Il filo viene inserito, lungo precise linee di tensione cutanee (linee di Langer, linee virtuali che identificano i punti di maggiore tensione e resistenza alla trazione della pelle), mediante un ago guida (ago cannula a punta smussa) dopo aver creato un accesso . Una volta effettuato l’inserimento, il filo viene tirato verso l’alto di una misura pari all’effetto che si vuole ottenere e i coni o le spine si aggrappano alla pelle trazionandola. Alla fine del trattamento il filo che fuoriesce dalla pelle nel suo punto di inserimento viene tagliato.

Quali sono le zone in cui possono essere utilizzati i fili di trazione

I fili possono essere inseriti per trazionare e ripristinare la lassità cutanea:

  • della zona mandibolare
  • degli zigomi
  • del collo
  • del sopracciglio.

In alcuni casi possono essere utilizzati anche per sollevare la punta del naso e per eseguire una rinoplastica non chirurgica.

In pratica, con questo tipo di trattamento, si riesce a ridefinire tutto l’ovale del viso, ritardando l’eventuale ricorso alla chirurgia.

Il trattamento con i fili di trazione è doloroso?

Il dolore sperimentato durante i trattamenti è sempre molto soggettivo. In ogni caso prima del trattamento viene effettuata un’anestesia locale dell’area da trattare.

Numero di sedute e loro frequenza

Solitamente la seduta è unica, ma nel caso in cui il risultato non fosse soddisfacente è possibile

  • impiantare altri fili in sedute successive per  perfezionare il risultato fino ad ottenere l’effetto desiderato,
  • eseguire trattamenti complementari che massimizzino l’effetto del filo.
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