I fili di trazione per il viso funzionano? L’esperienza di Faceboost.

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BOX RIASSUNTIVO

I fili di trazione riassorbibili  rappresentano uno strumento mini-invasivo di medicina estetica,  finalizzato a riposizionare e riallineare i tessuti  ptosici, per contrastare quello che avviene con il processo di invecchiamento.

I diversi tipi di fili di trazione, tutti  riassorbibili, possono essere realizzati in:

  • acido polilattico e acido glioclico di cui sono composti i coni (Silhouette Soft),
  • acido polilattico  Caprolactone e acido ilauronico con spine bidirezionali(APTOS, Definesse). Garantiscono un potente effetto biostimolante, permettono attraverso la presenza del caprolactone, materiale anch’esso totalmente biocompatibile e riassorbibile, un rilascio molto graduale e costante dell’acido polilattico per un lungo periodo di tempo, 360 giorni circa,
  • PDO- polidiossanone   un materiale di origine sintetica, utilizzato sia in chirurgia generale che in chirurgia cardiovascolare già da molti anni per i fili di sutura.  Il PDO  è un materiale biologicamente inerte. Viene idrolizzato (si degrada per reazione chimica) dopo un certo tempo nel tessuto. Si tratta quindi di un materiale:
    • assolutamente sicuro,
    • completamente riassorbibile,
    • non provoca  allergie.

Si tratta di materiali che esercitano tutti un’azione biorivitalizzante.

I fili di trazione promettono di:

  • trazionare  e sollevare i tessuti ceduti  creando un effetto lifting immediato, grazie:
    • ai coni bidirezionali o “spine” di cui sono dotati,
    • alla reazione fibrotica che la pelle crea intorno al filo,
  • biorivitalizzare grazie all’azione dei materiali di cui sono composti.

Le  differenti tipologie di fili di trazione  si differenziano per,

  • il materiale di cui sono composti, 
  • l’ago guida,
  • il sistema di ancoraggio,
  • il diametro e la lunghezza .

La scelta tra i diversi tipi di fili dipende dal:

  • risultato che si vuole ottenere,
  • dalla zona  del viso in cui devono essere inseriti,
  • dal tipo di pelle,
  • dal livello di lassità.

Per un buon  risultato  è fondamentale la selezione del paziente.

Sono da escludere in linea di massima i pazienti:

  • con eccessiva lassità,
  • obesi,
  • con pelle eccessivamente sottile e con tessuto adiposo poco rappresentato.

I fili possono essere inseriti per trazionare e ripristinare la lassità cutanea:

  • della zona mandibolare
  • degli zigomi
  • del collo
  • del sopracciglio.

Solitamente la seduta è unica, ma nel caso in cui il risultato non fosse soddisfacente è possibile

  • impiantare altri fili in sedute successive per  perfezionare il risultato fino ad ottenere l’effetto desiderato,
  • eseguire trattamenti complementari che massimizzino l’effetto del filo.

Possiamo dire che l’effetto:

  • di trazione dei tessuti svolto dal filo è IMMEDIATO. Anzi a volte si sperimenta, per i primi giorni successivi al trattamento, un’ipercorrezione (tessuti eccessivamente liftati),
  • rivitalizzante svolto dai vari materiali si dovrebbero cominciare ad osservare dopo circa 2/3 settimane dal trattamento quando inizia il processo di stimolazione del collagene.

La durata dell’effetto dipende da:

  • il tipo di filo utilizzato,
  • la tecnica utilizzata nell’inserimento.

Gli effetti collaterali che possono presentarsi nel  post trattamento sono:

  • lividi,
  • rossore,
  • gonfiore,
  • indolenzimento e dolore.

Si tratta di effetti collaterali che si esauriscono completamente nel giro di 10 giorni circa

Il trattamento non presenta complicanze  se viene eseguito in modo adeguato e il filo viene posizionato nel piano corretto.

In alcuni casi  possono verificarsi complicanze (in gran parte derivanti da mal practice) quali:

  • infezioni che devono essere tempestivamente trattate,
  • superficializzazione del filo nel caso in cui questo venga posizionato troppo superficialmente con la conseguenza che questo potrebbe intravedersi attraverso la pelle  in controluce,
  • migrazione o addirittura l’estrusione totale del filo che possono causare asimmetrie,
  • lesioni a strutture vascolari e nervose, se il filo viene  posizionato troppo  in profondità,
  • reazioni da corpo estraneo,
  • parestesie dovute a  lesioni che si risolvono spontaneamente ,
  • limitazioni dei movimenti e della mimica temporanei, 
  • irregolarità superficiali,
  • asimmetrie.

Dopo il trattamento è importante:

  • astenersi da attività fisica intensa per circa una settimana,
  • evitare di massaggiare energicamente la zona in cui i fili sono stati inseriti. Anche il semplice lavaggio del viso deve essere fatto con delicatezza,
  • evitare saune, sole, lampade solari e tutto ciò che crea “calore”,
  • evitare per la  settimana successiva al trattamento movimenti esasperati dei muscoli facciali e l’eccessiva apertura della bocca. Quindi meglio evitare visite dentistiche, risate sguaiate e cibi troppo duri che richiedono  ampi movimenti dei muscoli masticatori,
  • assumere un antibiotico per tre giorni,
  • cercare di dormire in posizione supina evitando di appoggiare il viso sul cuscino. Lo sfregamento potrebbe far spostare il fili e compromettere l’esito della procedura. Inoltre è consigliabile di dormire con la testa sollevata almeno per un paio di giorni  successivi al trattamento per ridurre al minimo i gonfiori.

I costi variano molto a seconda della tipologia di filo utilizzato. Il prezzo praticato dal dott. Giovanni Salti per il trattamento è di 400 euro per due fili in PDO con spine  bidirezionali.

La mia esperienza: BUONA, se pur di durata limitata nel tempo

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