Ellanse: il volumizzante che stimola la produzione di collagene. La mia esperienza

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Ellansé: meccanismo d’azione, riassorbimento, durata dell’effetto volumetrico, quale tipo di collagene stimola

Qual è il meccanismo di azione di Ellansè

Ellansè, una volta iniettato, induce un meccanismo in cui si distinguono due fasi:

  • nella prima fase il gel carrier CMC, responsabile per il 70% della volumizzazione immediata, viene aggredito dai macrofagi del nostro organismo e dopo 1/2 mesi viene completamente riassorbito e scompare,
  • nella seconda fase le microsfere di policaprolattone sospese nel gel carrier CMC,  una volta all’interno dei tessuti, si inseriscono nella matrice extra cellulare ed esercitando un’azione meccanica,  creando uno spazio tra le varie fibre presenti nel sottocute . Tale azione meccanica stimola i fibroblasti a produrre collagene. Quindi il volume che viene perso  dal gel carrier riassorbitosi, viene completamente rimpiazzato dal collagene autologo prodotto dal nostro organismo. E anzi, il volume del collagene autologo sarà leggermente superiore rispetto a quello perduto,  dal riassorbimento della CMC .  Importante sottolineare che le microsfere PCL non sono fagocitate a causa delle loro dimensioni.

L’aspetto sensazionale di Ellansè è dato dal fatto che  il volume  creato della CMC viene sostituito integralamente dal collagene autologo prodotto dal nostro organismo, addirittura provocando una leggera ipercorrezione rispetto al volume iniziale iniettato.

Come avviene la degradazione e il riassorbimento delle microsfere di PCL

Le microsfere sono come un “gomitolo”,  composto da tante catene di policaprolattone che  hanno una lunghezza definita e dalla loro lunghezza e degradazione dipende la durata del volume e dell’effetto estetico. Vediamo quindi  di capire come avviene il processo di degradazione delle microsfere di PLC. 

Inizialmente  le catene di PLC vengono  scisse in parti sempre più piccole  pur mantenendo il volume delle microsfere costante.

Alla fine del processo, quando le catene sono molto piccole e per idrolisi vengono trasformate in acqua e anidride carbonica, anche le particelle collassano e vengono idrolizzate con conseguente diminuzione del volume e della correzione.

Quanto dura l’effetto volumetrico di Ellansè

Abbiamo sottolineato che la lunghezza delle catene di PLC che formano Ellansè, determina la durata del prodotto e l’effetto  volumetrico.

Ellansè è disponibile in differenti formulazioni con durata d’azione di:

  • un anno (Ellansè S),
  • due anni (Ellansè M),
  •  tre anni (Ellansè L),
  • quattro anni (Ellansè E).

Questi prodotti sono identici tra loro dal punto di vista del meccanismo d’azione e della composizione,  ma differiscono solo nella lunghezza delle catene di PLC che formano le microsfere  che ne determinano la differente durata d’azione.

Quale collagene  stimola l’utilizzo di Ellansè

Inizialmente, più o meno nel primo mese dall’infiltrazione di Ellansè,  le microsfere PCL provocano una reazione da corpo estraneo che porta alla stimolazione di collagene di tipo III, tipico del tessuto di granulazione, il quale,  formando una sorta di «impalcatura» (detta «scaffold») tende a riempire lo spazio creato e fissa le microsfere sul posto, prevenendo il rischio di migrazione, e mantenendo  il volume. 

Trascorso  un mese, le microsfere di PLC  stimolano i fibroblasti a produrre collagene di tipo I strutturale (collagene  longevo con un’emivita di 15 anni), con mantenimento costante del volume iniziale.

Importante sottolineare   che  il PLC non è in sé uno stimolante del collagene,  ma sono le microsfere e lo stretching sul fibroblasto che inducono la produzione di collagene

Finché le microsfere di PLC, sono presenti   la stimolazione del collagene prosegue  e il volume viene mantenuto.

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