Precauzioni dopo mastopessi, tempi di recupero, controindicazioni, dopo quanto tempo sono apprezzabili i risultati, quanto si mantengono, mastopessi in caso di paziente portatrice di protesi, interventi alternativi, costi
Quali sono le precauzioni da osservare dopo l’intervento?
E’ consigliabile:
- riposo domiciliare almeno per la prima settimana evitando sforzi con i pettorali per almeno,
- evitare la guida per la prima settimana,
- non fumare per almeno un mese dopo l’intervento, per permettere una cicatrizzazione ottimale e ridurre il rischio di deiscenza delle ferite,
- utilizzare un reggiseno contenitivo (viene fatto indossare alla dimissione) per circa un mese per ridurre sanguinamenti, edema ed evitare di sollecitare le cicatrici,
- evitare attività fisica per almeno un mese .
Le normali attività quotidiane che non richiedono sforzo fisico possono essere riprese 4/5 giorni dopo l’intervento.
Quali sono i tempi di recupero?
Generalmente nell’arco di 2-3 settimane si ha un recupero completo.
Consiglio però sempre di considerare un mese in caso di ritardi di guarigione o di attività sportive/lavorative intense.
Quali sono le controindicazioni all’intervento?
Le controindicazioni all’intervento sono quelle comuni a tutti gli interventi chirurgici.
In particolare è necessario sottolineare che è bene non effettuare la mastopessi in pazienti che:
- non hanno un peso corporeo stabile,
- hanno intenzione di affrontare una gravidanza a breve termine, in quanto si potrebbero avere una recidiva della ptosi e potrebbe quindi essere necessario un secondo intervento correttivo.
Dopo quanto è apprezzabile il risultato?
Il risultato è in parte apprezzabile una volta terminato il gonfiore, quindi dopo circa due mesi, anche se per il risultato definitivo è necessario aspettare almeno 6 mesi.
Quanto tempo si mantiene il risultato?
La durata del risultato dipende da vari fattori:
- dall‘età della paziente,
- dall’elasticità della cute,
- dalla dimensione del seno. Nel caso di seni di grandi dimensioni la durata del risultato è inferiore,
- dallo stile di vita. Soprattutto l’abitudine del fumo incide in modo considerevole.
In ogni caso la durata del risultato è di circa 5 anni.
La mastopessi è un intervento di massima precisione. Potrebbe richiedere dei ritocchi successivi?
Se l’intervento è ben programmato ed eseguito, non si dovrebbe avere nessuna necessità di rivederlo. È vero anche che a volte in chirurgia plastica possono essere necessari “ritocchi” successivi. Personalmente preferisco effettuare una programmazione quasi maniacale dell’intervento per ridurre al minimo la necessità di migliorie a cui dover ricorrere in tempi diversi che possono essere fonte di notevole disagio anche psicologico per la paziente.
Se la paziente ha eseguito in precedenza una mastoplastica additiva ci sono maggiori difficoltà ad eseguire una mastopessi?
Assolutamente no! È necessaria solo una più attenta pianificazione delle misure.
Cosa accade nel caso di una paziente già portatrice di protesi che deve eseguire una mastopessi abbinata ad una mastoplastica additiva ?
Per pianificare correttamente una mastopessi con protesi bisogna prima di tutto pensare a quale sarebbe il piano migliore per le protesi, sopra o sotto muscolare. In una paziente già sottoposta a mastoplastica additiva, se le protesi sono già nella giusta posizione e non devono essere sostituite, ci si può dedicare anche al solo rimodellamento della ghiandola senza intervenire sulle protesi stesse. Non esiste una legge universale, si deve sempre pensare a qual è la situazione ottimale per qualità e stabilità del risultato e di conseguenza programmare la procedura.
La mastopessi è più complicata della mastoplastica additiva?
No, anzi per certi aspetti è più semplice e sicura perchè non ha tutte le complicanze associate all’impianto di protesi.
Bisogna però ricordare che, all’intervento di mastopessi, potrebbe essere indispensabile associare quello di mastoplastica additiva. Si tratta quindi, lo sottolineo, di due interventi distinti ed è indispensabile quindi valutare bene con il proprio chirurgo, la procedura più indicata per la propria situazione in relazione a quello che può essere il risultato che la paziente desidera conseguire.
Se alla mastopessi si abbina l’inserimento della protesi quali possono essere le complicanze?
Le complicanze della mastopessi rispetto ad una mastoplastica additiva sono lievemente inferiori. Se oltre alla mastopessi si dovesse eseguire anche la mastoplastica additiva, l’intervento presenterà tutti i rischi legati all’impianto protesico:
- contrattura capsulare,
- dislocamento,
- rottura delle protesi.
Nel caso in cui si inseriscano anche le protesi, il rischio di contrattura capsulare è analogo a quello che si ha quando si esegue solo la mastoplastica un’additiva?
Il rischio è sostanzialmente lo stesso. Effettuare la mastopessi oltre alla mastoplastica additiva non comporta un rischio maggiore di contrattura capsulare.
Esistono trattamenti di medicina estetica alternativi alla mastopessi? Penso ad esempio ai fili di trazione …
Purtroppo, nel caso di seno cadente, l’unica via percorribile è quella chirurgica
Quali sono i costi di un intervento di questo tipo?
Domanda molto difficile. I costi variano molto in base al tipo di clinica, al chirurgo e alla difficoltà dell’intervento.
Personalmente il costo di una MIA mastopessi varia fra i 5000 e i 6000 euro, comprensivi di due chirurghi, anestesista e clinica. Possono esservi costi inferiori in caso di chirurghi che operano da soli e che effettuano la procedura in anestesia locale. Non essendo una procedura salvavita ed essendo programmabile in qualsiasi momento, non consiglio MAI di cercare di risparmiare e di mettersi in condizioni di rischio operandosi in strutture e situazioni non adeguate. Nè va della vostra salute e del vostro benessere psico fisico. Non rischiate mai.
[nextpage title=”Alcuni casi clinici del dottor Calì Cassi, le considerazioni di Faceboost. “]
Caso 1
Mastopessi con mastoplastica additiva. Risultato a tre settimane
Caso 2
Mastopessi con mastoplastica additiva. Risultato a quattro settimane
Caso 3
Mastopessi, risultato ad un anno
Caso 4
Mastopessi con mastoplastica additiva. Risultato a tre mesi
Risultato a 6 mesi
Le mie considerazioni sulla mastopessi
Nonostante sia sempre più convinta di dovere eseguire la mastopessi con cambio protesi entro breve (ho un seno sceso più dell’altro e una protesi che non gode di ottima salute), l’intervento mi dà qualche preoccupazione soprattutto per i tempi di recupero, abbastanza lunghi e per le cicatrici. Di fatto, avendo già eseguito due interventi al seno (vedi art. La mastoplastica additiva: la mia esperienza ), il prossimo sarebbe il terzo, e anche l’areola subirebbe la terza incisione con cicatrice sicuramente più visibile di quella attuale. E a questa si aggiungerebbe anche la cicatrice verticale.
Certo è che vedendo questi risultati, la voglia di eseguire l’intervento mi verrebbe, anche perchè, come ho già avuto modo di sottolineare, vista la mia età, o decido di eseguire l’intervento a breve, o ne ne farò di niente (sempre che alla fine non siano le protesi che, per raggiunti limiti di età, mi impongano una decisione rapida). Sarebbe ridicolo, almeno questo è il mio pensiero, avere un seno da trentenne su un corpo che rivela tutti i segni dell’invecchiamento. Infatti, pur essendo assolutamente favorevole, sia alla medicina estetica che alla chirurgia plastica, ritenendoli strumenti che possano aiutarci a piacerci di più e a vivere meglio con noi stesse e con il nostro corpo, è di fondamentale importanza mantenere un’armonia senza scadere nel ridicolo.
Decisone difficile e da ponderare bene, come sempre quando si decide di sottoporci ad interventi soprattutto chirurgici. Comprarsi un corpo nuovo non è come comprarsi un abito nuovo. Ricordiamolo sempre a noi stesse.
Quindi, come raccomando sempre, cautela, massima cautela.
