Come si attivano i differenti estrogeni, i recettori alfa e beta, il ruolo del progesterone
Come si attivano i differenti estrogeni?
Per comprendere realmente i differenti meccanismi d’azione dei differenti estrogeni dobbiamo comprendere in che modo si attivano.
Gli estrogeni esplicano la loro azione attraverso il legame ai recettori.
Le donne possiedono due recettori che legano gli estrogeni e che sono presenti nelle cellule della mammella :
- i recettori Alfa,
- i recettori Beta.
I recettori alfa mediano le azioni proliferative e sono infatti soprattutto localizzati in:
- ipotalamo,
- mammella,
- utero.
La stimolazione dei recettori alfa è responsabile della stimolazione anomala delle cellule del tessuto mammario: ciò può essere correlato a un aumentato rischio di tumore alla mammella.
I recettori beta sono ubiquitari, sono molto più numerosi degli alfa e mediano le azioni antiproliferative e riparative.

La stimolazione dei recettori beta svolge azione modulante sulla crescita delle cellule del tessuto mammario ed è correlata ad un rallentamento della crescita delle cellule tumorali.
I vari estrogeni hanno pertanto azioni differenti a seconda dei recettori su cui vanno ad agire.
L‘Estradiolo è in grado di attivare sia i recettori beta che i recettori alfa. Inoltre come già osservato è l‘ormone femminile più potente, circa 100 volte più dell’Estriolo.
L’Estriolo, se pur considerato come già osservato l’ormone “buono”, perchè in grado di attivare i recettori beta, in realtà ha un’efficacia limitatissima e del tutto periferica, e quindi la sua azione è ininfluente essendo meno potente di 80/100 volte dell’Estradiolo.
Quindi nelle Terapie Ormonali Sostitutive quando gli estrogeni endogeni vengono sostituiti con estrogeni esogeni, l’azione più efficace sarà quella svolta dall‘Estradiolo.

Da ciò si evince che l’Estriolo, tanto enfatizzato nelle terapie bioidentiche, può essere molto utile da utilizzare in sede vaginale, ma per via sistemica il suo effetto e’ molto blando.
Tanto è vero che anche nelle terapie bioidentiche l’Estriolo funge semplicemente di supporto all’estradiolo e per essere efficace a questo deve essere associato.
E’ quindi l’Estradiolo ad esercitare SEMPRE il ruolo di reale protagonista.
Quale ruolo svolge il Progesterone?
Il progesterone in natura viene prodotto:
- dal corpo luteo delle ovaie, nella fase che va dall’ovulazione fino alla fase premestruale,
- dalle ghiandole surrenali se pur in piccolissima quantità,
- dalla placenta, durante la gravidanza.
Il ruolo del progesterone è quello di modulare gli effetti degli estrogeni.
Ha un’azione calmante, favorisce infatti il sonno e il rilassamento muscolare,
Ha effetti diuretici perche’ antagonizza i recettori dell’aldosterone e quindi puo’ avere un effetto favorevole sulla pressione arteriosa.
Contribusce ad aumentare la temperatura corporea e quindi il consumo calorico. Non a caso infatti le donne in premenopausa, fase in cui i cicli anovulatori sono frequenti e conseguentemente non presentano un rialzo del progesterone sierico, tendono ad aumentare di peso.
Nelle Terapie Ormonali Bioidentiche si enfatizza il fatto che il progesterone utilizzato è quello micronizzato.
Vorrei sottolineare che il progesterone micronizzato viene utilizzato da molti anni nelle Terapie ormonali Sostitutive, ancor prima che nascesse il concetto di bioidentico.
In uno studio di coorte francese Breast cancer risk in relation to different types of hormone replacement therapy in the E3N-EPIC cohort. condotto da Fournier A, e colleghi e pubblicato su International Journal of Cancer ad Aprile 2005, si dimostrò che nel gruppo di donne che assumevano, oltre agli estrogeni, il Progesterone micronizzato non si era verificato un aumento dell’incidenza di tumore mammario, paritariamente all’uso del DIIDROGESTERONE (peraltro mai citato), un progestinico di sintesi , non bioidentico, ma del tutto analogo nei suoi effetti.