Gli smalti semipermanenti danneggiano le unghie? Intervista alla professoressa Antonella Tosti

Indice

Scollamento dell’unghia dal letto ungueale e micosi, i traumi da manicure, i prodotti consigliati per rinforzare le unghie

Quando l’unghia è scollata dal letto ungueale si tratta sempre di micosi?

Lo scollamento dell’unghia dal letto ungueale si chiama onicolisi. L’onicolisi può dipendere da:

  • psoriasi,
  • onicomicosi,
  • traumi

Esempio di onicolisi

In realtà, in caso di onicolisi,  raramente siamo in presenza di onicomicosi, molto molto rara soprattutto nelle unghie delle mani. Comunemente sentiamo parlare di micosi  tutte le volte che siamo in presenza di distacco della lamina dal letto ungueale, ma è un errore.

Quali sono i fattori traumatici che possono comportare onicolisi?

I fattori traumatici sono quelli che ho elencato in precedenza:

  • lavaggi troppo frequenti,
  • manicure scorrete.

Quali problematiche possono comportare alle unghie i microtraumi da manicure?

I microtraumi da manicure spesso causano:

  • solchi trasversali che danno all’unghia un’aspetto ondulato o striato,
  • onicolisi dovute molto spesso all’operazione di pulizia al di sotto dell’unghia che andrebbe effettuata sempre con grande cautela e senza strumenti appuntiti. Il rischio è quello di provocare il distacco di quella che è l’adesione naturale dell’unghia al letto ungueale, detta banda onicodermica, che una volta scollata può comportare problematiche future difficilmente risolvili se non con cure ad hoc. Quindi il mio consiglio è quello di non andare mai a pulire sotto le unghie con strumenti,
  • fragilità ungueale: l’uso continuativo di cosmetici per unghie può provocare una fragilità ungueale soprattutto a causa dell’effetto disidratante dei solventi utilizzati per rimuovere lo smalto.

Solchi trasversali dovuti a microtraumi ripetuti da manicure (Courtesy of Prof. Antonella Tosti)

Onicolisi da manicure (courtesy of Prof. Antonella Tosti)

L’applicazione costante dello smalto può inoltre provocare sulla lamina ungueale:

  • una degranulazione degli strati più superficiali della lamina stessa sulla quale possono formarsi piccole chiazze biancastre,
  • formazione di striature,
  • formazione di macchie gialle.

 

Unghie con degranulazione della lamina (Courtesy of Prof.ssa Antonella Tosti)

Quali sono i prodotti indicati per irrobustire le unghie fragili?

Oltre all’assunzione di biotina sono molto validi gli smalti che contengono derivati del chitosano, una proteina che si trova nel guscio del granchio. Si applicano localmente e servono per rendere le unghie più forti.

Sotto il profilo cosmetico sono tantissimi i rinforzanti per unghie in commercio.

Raccomando  di fare molta attenzione al loro INCI ((International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).

Infatti molto spesso, questi prodotti, contengono:

  • la Formaldeide (Formaldehyde) o i suoi derivati, che sono in realtà dannosi. Tanto è vero che qui negli USA, l’FDA li ha vietati proprio perché possono creare allergie e problematiche di varia natura. Attenzione anche alla resina di formaldeide (formaldeide resin) e ai potenziali cessori di questa sostanza: sodium hydroxymethyl glycinate, benzylhemiformal, imidazolidinyl urea e diazolidinyl urea,
  • acrilati che danno l’illusione di rinforzare le unghie perché effettivamente, una volta applicati, le unghie stesse  sembrano più resistenti, ma in realtà le indeboliscono. In sintesi si tratta di prodotti che non rendono l’unghia più forte attraverso la modificazione della sua struttura.

In che senso la formaldeide o i suoi derivati sono dannosi? 

La Formaldeide  è un gas irritante che, assorbito per via respiratoria e/o cutanea, può causare irritazioni a carico delle mucose, e  dermatiti da contatto. Presenta attività cancerogena. Per questo, non viene più utilizzata per la preparazione degli smalti.

Altre sostanze tossiche sono:

  • il Toluene, un solvente aromatico utilizzato fino a pochi anni fa nella preparazione degli smalti. Il toluene risulta tossico in quanto l’inalazione del composto può provocare irritazione delle mucose mentre il contatto diretto può provocare irritazione della pelle,
  • il DBP (Dibutilftalato) una sostanza filmante utilizzata fino a qualche anno fa  per la preparazione di smalti a lunga durata. A partire dal 2006, molti produttori hanno deciso di eliminarla gradualmente per la tossicità dimostrata.
0 0 voti
Valutazione
Iscriviti
Notificami
guest
4 Commenti
Il più votato
Più recente Il più vecchio
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
4
0
Mi piacerebbe avere le tue opinioni, commenta pure.x