Gli smalti semipermanenti danneggiano le unghie? Intervista alla professoressa Antonella Tosti

Indice

Come si manifesta la fragilità ungueale, fattori esogeni ed endogeni che possono causarla, come incide l’alimentazione

Come si manifesta la fragilità ungueale?

La fragilità delle unghie si manifesta con unghie che si spezzano, si sfaldano, diventano molli o prive di elasticità, diventano assottigliate e possono presentare fissurazioni. Talvolta la fragilità interessa solo la superficie dell’unghia, che si degranula e presenta piccole macchie biancastre.

Unghie fragili con fissurazioni (courtesy of Prof. Antonella Tosti)

Unghie sfaldate e spezzate

Fragilità ungueale: l’unghia si spezza ed il margine distale diventa dentellato (courtesy of Prof. Antonella Tosti)

Quali sono i fattori endogeni che  possono rendere fragili le unghie?

I fattori endogeni che possono indebolire le unghie e renderle fragili, sono quelli che alterano la funzionalità delle cellule della matrice dell’unghia che producono le cheratine che come ho appena detto formano le unghie. Comportano di fatto la formazione di un’unghia malata fin dalla sua nascita.

Tali fattori possono dipendere  da:

  • malattie infiammatorie,
  • traumi,
  • malattie causate da deficit nutrizionali.

E quali sono invece i fattori esogeni ?

I fattori esogeni invece indeboliscono l’unghia che si è già formata. Ossia l’unghia nasce normale, ma poi essendo esposta all’ambiente per un lungo tempo può subire danni. Considerate che un’unghia delle mani rimane esposta all’ambiente circa 6 mesi mentre un’unghia dei piedi per circa 12 mesi.  E una volta alterata, il danno, che consiste in un’assottigliamento dell’unghia e in una sua aumentata fragilità, rimane finche l’unghia non sia completamente ricresciuta. 

I fattori esogeni più comuni  che possono alterare le unghie sono:

  • l’esposizione continua a sostanze chimiche, contatto prolungato con agenti alcalini, solventi, acidi, detergenti,
  • ripetuti microtraumi,
  • l’utilizzo di sostanze aggressive utilizzate per la manicure,
  • lavaggi frequenti soprattutto con acqua calda,
  • l’applicazione costante dello smalto.

La fragilità delle unghie è determinata dai nostri geni?

Anche se non ci sono molti studi scientifici che dimostrano che la resistenza delle unghie sia un fattore genetico, probabilmente lo è, dal momento che è un fenomeno facilmente osservabile sui pazienti. Ci sono persone che hanno unghie forti e resistenti nonostante non se ne prendano minimamente cura.

Possiamo dire quindi che ci sono fattori predisponenti ad avere unghie fragili. Ma ancora non sappiamo quali siano.

L’alimentazione incide ed in che modo sulla salute delle unghie?

In realtà non ci sono molti dati scientifici che indicano che l’alimentazione incida sulla salute delle unghie. L’unica vitamina che sappiamo con certezza essere di aiuto è la Biotina o vitamina B8, che viene utilizzata anche in caso di problematiche che riguardano i capelli. Considerate che tutti i dati di cui disponiamo sulle unghie per la maggior parte derivano da studi  effettuati sullo zoccolo del cavallo, molto importate dal punto di vista economico. Ed è proprio da questi studi che è emerso che una carenza di biotina comporta un’indebolimento dello zoccolo del cavallo. Questo ci ha spinto ad effettuare alcuni studi sull’uomo i cui risultati hanno confermato che la biotina è utile anche per rinforzare le unghie nell’uomo. 

Per quanto riguarda gli  altri tipi di vitamine non ci sono dati scientifici che indichino un loro ruolo nel migliorare la salute delle unghie.

Va segnalato che sono usciti degli studi che indicano che l’assunzione di biotina può alterare il risultato di alcuni esami del sangue basati su sistemi enzimatici che contengono biotina come, ad esempio, quelli relativi alla tiroide e il test della troponina, utilzzato per la diagnosi dell’infarto. E’ quindi opportuno sospendere l’assunzione della biotina almeno 7 giorni prima di effettuare gli esami ed informare il medico che che si sta assumendo la biotina.

Che cosa è la biotina e in quali alimenti è presente?

La biotina  appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili: contribuisce alla formazione degli acidi grassi e facilita il metabolismo degli aminoacidi e dei carboidrati. Purtroppo, però, il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla autonomamente.

Per questo, per garantirsene quantità sufficienti a soddisfare i fabbisogni quotidiani, è importante assumerla dall’esterno, scegliendo i cibi giusti e, se necessario, ricorrendo a degli integratori.

E’ presente in molti alimenti, in particolare nel latte e nel formaggio, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nelle arachidi, nei piselli secchi, riso integrale, nelle verdure, nei funghi e nel lievito di birra.

Qual è il fabbisogno giornaliero di biotina?

Il fabbisogno giornialiero di biotina va in linea di massima  dai 10 ai 30 mg al giorno.

0 0 voti
Valutazione
Iscriviti
Notificami
guest
4 Commenti
Il più votato
Più recente Il più vecchio
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
4
0
Mi piacerebbe avere le tue opinioni, commenta pure.x