Cellulite: i trattamenti più efficaci per migliorarla. Video live con il prof. Domenico Amuso

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Qualche giorno fa alle mie dirette quotidiane sui social ho invitato il prof. Domenico Amuso, specialista in medicina dello sport, medico e chirurgo estetico, per parlare di cellulite, ma soprattutto per capire, quali siano attualmente i trattamenti più efficaci per migliorarla. Il prof. Amuso è uno dei massimi esperti in questo campo. Studia la CELLULITE da più di 20 anni e, sull’argomento, ha scritto due libri:

Cellulite l’altra faccia della Luna“, appena uscito e che non ho ancora letto.

Durante la nostra chiacchierata, sotto pubblicata, alla quale siete intervenute in moltissime,  il prof. Amuso, ha confermato quello che aveva già sottolineato nella precedente intervista.

Mi scuso per l’audio dell’intervista, non sempre perfetto, dovuto a problemi di  connessione. Ma con un pochino di pazienza si riesce ad ascoltare tutto. Tra l’altro si tratta di una chiacchierata che, oltre ad essere interessante e assolutamente densa di informazioni, è anche divertente. Tutto in perfetto  Mimmo Amuso style: dirompente, vulcanico, rivoluzionario, senza peli sulla lingua. E, come si definisce lui, da rompiscatole della medicina estetica.

Sintetizzo quanto ci ha raccontato.

La cellulite è una patologia e non un inestetismo. E quindi non può essere trattata come un inestetismo.

E’ una patologia del derma e non della cute.

Proprio perchè spesso viene trattata come inestetismo i trattamenti proposti non sono efficaci.

E’ una patologia degenerativa, se pur non grave.

Colpisce il 98% delle donne.

Esiste un legame, ancora da chiarire completamente,  tra  cellulite ed ormoni. Gli ormoni coinvolti sembrerebbero essere gli estrogeni.

Nè la pillola anticoncezionale, nè la Terapia Ormonale Sostitutiva sono responsabili della comparsa della cellulite.

Gli uomini sono colpiti in minima percentuale.

La cellulite negli uomini, se curata, scompare.

La cellulite nelle donne si può curare, può migliorare, ma NON SCOMPARE MAI definitivamente.

La ritenzione idrica non causa la cellulite.

Determinate abitudini di vita (abuso di fumo e di alcool, indossare tacchi troppo alti ed indumenti troppo stretti, stare troppo a lungo in piedi, ecc…),  che rappresentano i fattori secondari predisponenti alla patologia, possono comportare  ristagno di liquidi transitorio e temporaneo e possono favorire la cellulite.

La cellulite sembra essere legata allo stress ossidativo (SO) da intendersi “come un fattore emergente di rischio per la salute nel quale, il fenomeno biologico dello stress – inteso come la risposta globale di un qualsiasi organismo vivente a stimoli (stressori appunto, nel neologismo anglosassone), ossia variazioni ambientali endogene o esogene, di natura fisica o chimica- viene a trovarsi intimamente e indissolubilmente associato ai fenomeni ossidativi, una delle due facce della medaglia delle reazioni di ossido-riduzione (redox)”. Nel caso specifico lo stresso ossidativo riduce la quantità di ossigeno disponibile ai fibroblasti che producono collagene. Questo altera l’equilibrio di base e comporta  formazione della cellulite.

Se la cellulite è legata allo stress ossidativo alcuni integratori alimentari, se ben formulati, utilizzati anche come antiossidanti (vit. D, Omega3, curcumina, vit. E, licopene, acido ascorbico, Coenzima Q10) e flavonoidi (quercitina, luteolina, ecc…)  sembra possano funzionare anche se non esistono prove scientifiche a supporto di tale tesi. Anche la BROMELINA sembra essere efficace per migliorare il ristagno del liquidi. E’ importante sottolineare che se seguiamo un’alimentazione corretta, in quella in linea di principio, dovremmo avere a disposizione,  tutto quello di cui il nostro organismo necessita.

Un eccesso di attività fisica, aumentando la produzione di radicali liberi e quindi comportando stress ossidativo,   comporta  un aumento della cellulite 

Al contrario la completa sedentarietà favorisce la comparsa della cellulite.

La cellulite non è legata al grasso. Anche dal punto di vista istologico l’adiposità localizzata e la cellulite hanno un aspetto diverso. Come sono diversi i motivi per cui si formano. Spesso, ad esempio, l’adiposità localizzata è legata alla genetica.

La cellulite deve essere trattata con un approccio multidisciplinare.

Dovrebbero  essere sempre presenti più figure professionali:

  • il medico perchè la cellulite potrebbe nascondere una malattia degenerativa,
  • il fisioterapista e/o una capace ed esperta estetista.

I massaggi non servono per migliorare la cellulite. L‘unica tipologia di massaggio utile per migliorare la cellulite è il LINFODRENAGGIO  con metodo Vodder

Non esistono creme che curano e risolvono la cellulite. Esistono delle buone creme che possono idratare bene la pelle, darle un aspetto migliore e preparare la zona da trattare affinchè risponda meglio ai trattamenti.

La dieta migliore da seguire per migliorare la cellulite  è quella mediterranea.

Attualmente l’unico modo per eliminare completamente la cellulite consiste nell’assunzione di Anabolizzanti. Pratica purtroppo consigliata e seguita in molte palestre e nel mondo del fitness, ma assolutamente da non seguire per i rischi che comporta per la salute.

Non esiste uno sport specifico che può curare la cellulite. Gli sport più adeguati che possono comportare un miglioramento dello stato generale metabolico della pelle, sono tutti quelli aerobici.

Il 98% delle terapie proposte per curare la cellulite non servono a niente.

Non esiste una terapia migliore in assoluto, ma il trattamento più indicato per quel paziente. Qualunque sia il trattamento utilizzato, fondamentale è che apporti ossigeno nel tessuto trattato.

In ogni caso le terapia in linea di massima più indicate sono quelle che agiscono sul metabolismo del tessuto ammalato

Anche se la mesoterapia è una buona metodica da sola non basta.

L’approccio, come già osservato, deve essere multidisciplinare e deve riguardare:

  • l’alimentazione,
  • lo stile di vita,
  • l’attività fisica, 
  • i vari trattamenti, valutando quelli più efficaci a seconda di quale sia la situazione di partenza della paziente.

Questa intervista ha già scatenato parecchie polemiche, come del resto accadde con la precedente. Quando non si “segue il gregge” è sempre così.

Ma finalmente noi pazienti, almeno per questa volta, come avevo sottolineato nell’intervista precedente, possiamo avere una visione realistica e delle indicazioni  chiare e precise su quale sia l’approccio più adeguato per affrontare una problematica così diffusa e sentita come quella della  cellulite  e rispetto alla quale ci vengono vendute, ahimè, ancora tante, troppe illusioni.

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