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Il colore e la pigmentazione della pelle nelle diverse etnie
La pigmentazione della pelle è la differenza più ovvia tra differenti gruppi razziali e dipende, prevalentemente, dalla quantità di melanina presente, il naturale pigmento della cute che oltre a “colorare” la nostra pelle, la protegge dal danno degli UV.
Il colore della pelle è chiaramente un carattere ereditario, ma fa parte di una risposta biologica complessa che ha lo scopo di regolare la resistenza della pelle all’esposizione solare.
La melanina ha un duplice scopo:
- una funzione protettiva contro l’azione nociva dei raggi ultravioletti,
- è in grado di neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi ultravioletti prevenendo così l’invecchiamento cutaneo e alcune malattie degenerative.
Infatti, per preservare la salute della propria pelle e comportarsi correttamente durante l’esposizione alla luce solare, è di fondamentale importanza conoscere il proprio fototipo.
Il fototipo di una persona è una classificazione utilizzata in dermatologia che si basa sulla qualità e sulla quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle. Esso indica le reazioni della pelle successiva all’esposizione alle radiazioni ultraviolette ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere tramite essa.

Tentare di alterare il colore della pelle può comportare conseguenze sulla sua salute:
- il desiderio di abbronzatura di coloro che hanno la pelle chiara, porta ad un aumento della probabilità di sviluppare il cancro della pelle,
- il desiderio di alcune donne con la pelle nera di avere una tonalità più chiara, più apprezzata a livello culturale, può portare all’uso inappropriato di prodotti che la danneggiano.
La pigmentazione della pelle è particolarmente importante anche per un altro motivo, fondamentale per chi si occupa di cosmesi: influenza i cambiamenti associati all’invecchiamento.